venerdì, dicembre 19, 2025

INVERNO E RISCALDAMENTO. LA RISCOPERTA DELLA PIROLISI. LA STUFA PIROLITICA È OGGI UNA SCELTA ANTI-CRISI.


Oristano 19 dicembre 2025

Cari amici,

Con l’economia che stenta a mantenere il valore dei redditi bassi o medio-bassi, con i recenti aumenti di gas e luce, derivanti dalle conseguenti crisi energetiche, riscaldarsi d’inverno sta diventando un vero enigma. Ciò ha aguzzato la fantasia, e certi rimedi usati nel passato stanno tornando in auge. Per potersi riscaldare senza spendere un patrimonio, si sta facendo strada la riscoperta di una tipologia di riscaldamento alquanto utilizzata in passato: l’utilizzo di stufe ad alta efficienza, come la “STUFA PIROLITICA”.

Innanzitutto è giusto precisare cosa è la “PIROLISI”. È questo un particolare metodo di riscaldamento, molto usato nelle zone fredde delle Alpi, dei Paesi dell’Est, della Russia e della Germania, che utilizza la legna in stufe particolari, dove la combustione avvia un processo ad accumulo di calore con rilascio graduale che dura anche 8-10 ore, dopo aver provveduto allo spegnimento del fuoco. La stufa pirolitica non brucia solo legna, in quanto si può utilizzare tutto ciò che è organico: i gusci di noce, gli scarti legnosi, i noccioli di prugne, di pesche e di frutti grandi, gli scarti di produzione agricola e tutti materiali che possono essere trasformati in pellet.

Caratteristica principale di questa stufa sono i bassi consumi, oltre ad un ridotto impatto ambientale, tanto da farla annoverare come “la stufa anti-crisi” di questo particolare periodo. Ma vediamo meglio come funziona questa particolare macchina da riscaldamento domestico. Il principio fondamentale è la “gassificazione del combustibile adottato (legna o pellet); nella stufa, al centro della camera di combustione, è presente un cilindro, all’interno del quale viene posto il combustibile. Per accenderlo, quindi a stufa spenta, si versa una piccola quantità di alcool sullo strato superficiale della legna o pellet e si dà vita alla fiamma. A questo punto il materiale legnoso, acceso in superficie, inizierà a produrre gas.

Una volta iniziato il processo, infatti, quando inizia a bruciare la crosta esterna, il materiale sottostante si scalda senza prendere fuoco. Grazie alla temperatura alta, si innesca il processo di gassificazione (senza fiamma); Il combustibile sottoposto a queste temperature rilascia del gas, che sale verso l’alto; Il gas, salendo, incontra l’ossigeno che entra da appositi fori e alimenta la fiamma; quando la stufa si spegne, la stufa ad accumulo continua a diffondere calore; il calore accumulato si diffonde  per circa 8-10 ore dallo spegnimento della fiamma. Ma vediamo l’efficienza di questa stufa, ovvero “resa e costi” di questo sistema riscaldante. Per riscaldare un ambiente di 30 metri quadrati per 8-10 ore sono necessari all’incirca 3,4 chili di carburante. Per quel che concerne i costi d’acquisto, questi sono molto variabili, a seconda del livello di personalizzazione della stufa scelta. Una stufa ad accumulo pirolitica realizzata artigianalmente, progettata e montata sul posto, completa di tutte le fasi di lavorazione può costare diverse migliaia di euro. Ad esempio, una stufa standard, semplice, costa in media sui 3000-3500 euro.

Amici, il processo di gassificazione riesce a consumare praticamente tutte le sostanze della legna, e, alla fine del ciclo, rilascia soltanto una piccola quantità di cenere minerale. Riguardo ai fumi che vengono rilasciati nell’aria, se si osserva il camino di uscita, si nota come la stufa a pirolisi non produce alcun fumo e nessun odore. Inoltre, la resa della legna è molto alta poiché la fiamma non si raffredda, riuscendo quindi a lavorare con una combustione completa. Si potrebbe dire che la stufa pirolitica è una soluzione ecologica sotto diversi punti di vista.

Cosa la rende davvero ecosostenibile? In primo luogo, non emette fumi e trattiene le emissioni di CO2, evitando di influire sull’inquinamento atmosferico; non necessitando di elettricità, non richiede consumi di combustibili; può anche essere utilizzata per cucinare, e in questo caso, utilizzando la gassificazione anziché la combustione, i cibi cucinati non assorbono i fumi tossici che sono deleteri per la salute; circa i vantaggi in termini di resa ed efficienza, il rilascio graduale di calore è estremamente vantaggioso.

Cari amici, nelle case dove è possibile, credo che l’utilizzo di questa stufa sia davvero un’ottima scelta. Alta efficienza, bassi consumi e ridotto impatto ambientale sono tutte valide ragioni per dire sì alla stufa pirolitica. Tra i buoni motivi per scegliere una stufa pirolitica si trova anche la sua semplicità di utilizzo: l’installazione di questa stufa è, infatti, davvero molto semplice e non richiede grandi lavori di manutenzione. Quanto alla sicurezza, non necessitando di alcun collegamento all’energia elettrica, questo tipo di stufa può certamente essere considerata più sicura di altre opzioni.

A domani.

Mario

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