martedì, dicembre 16, 2025

I PERICOLI E I RISCHI DEL MONDO DIGITALE. L’IMMENSITÀ DELLA RETE PER FUNZIONARE AL MEGLIO HA I SUOI GUARDIANI. PER LA NOSTRA TRANQUILLITÀ C’È IL SISTEMA “CLOUDFLARE”.


Oristano 16 dicembre 2025

Cari amici,

Che al giorno d’oggi, oramai, tutta la vita economica e sociale si svolga utilizzando la rete Internet è una realtà inequivocabile. Praticamente tutto, dalle Banche ai Supermercati, dalla Farmacie All’Assistenza sanitaria, dalle Imprese alla Pubblica Amministrazione, viene amministrato utilizzano la rete. Ci siamo talmente abituati al mondo di INTERNET, che non abbiamo mai pensato a cosa potrebbe succedere se, all’improvviso, tutto si bloccasse, come quando manca la luce!

Proviamo a metterci nei panni di uno di un uomo d’affari che, in possesso di una bella Carta di credito si trova all’estero e si reca in uno sportello automatico per prelevare e lo trova non funzionante. La sua Carta o il Bancomat, non funzionano, né al ristorante, né al supermercato, in farmacia o in albergo! Privo di contanti, è come un pesce fuor d’acqua! Tutto, infatti, si ferma: dall’economia all’informazione e alla comunicazione. Eppure il blackout non è un’astrusa ipotesi, ma una concreta, possibile realtà. E qualche avvisaglia, in effetti, il mondo l’ha già vissuta, come il blackout accaduto nel luglio 2019 e nuovamente nel giugno 2022.

La rete Internet, amici lettori, in realtà è immensa. Milioni e milioni di siti sono presenti in tutto il mondo e, una rete così grandiosa, ha bisogno di un coordinamento, di un servizio, che consenta di svolgere al meglio il lavoro di ogni sito. Come ha sottolineato anche la BBC, si stima che il 20 per cento dei siti di tutto il mondo utilizzi una forma di servizio offerta da una società: la CLOUDFLARE. Questa, infatti, svolge un servizio di “intermediazione” tra il visitatore (l’utente, uno di noi che si collega) e il server del sito, garantendone sicurezza e funzionamento.

Fondata a San Francisco nel 2009, la società CLOUDFLARE è impegnata nel Content delivery network, (rete per la consegna dei contenuti), ma svolge anche servizi di DNS, ossia il sistema che assegna i nomi ai nodi della Rete. Tra le altre cose, offre anche servizi di sicurezza, volti a proteggere da eventuali attacchi informatici, che puntano a rendere indisponibili un server o una rete, sovraccaricandoli con un’ampia quantità di traffico da molteplici fonti compromesse. Ciò implica che, quando Cloudflare va in down, anche i portali e siti che vi si appoggiano smettono di funzionare.

Di recente tutto il mondo ha assistito ad una improvvisa giornata nera di Internet. Attorno alle ore 12.17 del 12 di novembre, infatti, migliaia di siti web e applicazioni hanno smesso di funzionare a livello globale. Un blackout digitale che ha coinvolto piattaforme social tra cui X, servizi di intelligenza artificiale come ChatGPT o altri strumenti di OpenAI e i collegamenti con numerose testate di informazione. La ragione? Un necessario fermo di CLOUDFLARE, che ha dovuto aggiornare la propria struttura operativa per continuare a garantire sicurezza, connessione e prestazione a milioni di siti web e app online in tutto il mondo.

Amici, l’WEB è una giungla moderna, dove sono presenti particolari “bestie feroci”, che operano ben nascoste, e i loro “attacchi informatici” cercano di mandare in tilt un sito sommergendolo di richieste. CLOUDFLARE, come una sorta di ‘buttafuori esperto’, riconosce chi sta creando il caos e lo blocca prima ancora che raggiunga la porta d’ingresso. Lo fa analizzando i comportamenti sospetti, filtrando il traffico malevolo e lasciando passare solo gli utenti reali. La combinazione di velocità e sicurezza ha trasformato questo servizio in un alleato quasi indispensabile. Insomma il servizio di Cloudflare è diventato un pezzo essenziale dell’infrastruttura di Internet: invisibile, ma onnipresente! Una protezione che funziona così bene da farci dimenticare la sua esistenza.

Cari amici, quando navighiamo in rete, non pensiamo mai a ciò che accade dietro le pagine che scorrono sullo schermo. Eppure, a proteggere molti dei siti che visitiamo ogni giorno c’è proprio CLOUDFLARE, una sorta di ‘scudo digitale’ capace di fermare attacchi informatici, velocizzare il caricamento delle pagine e garantire che un sito resti online anche nei momenti più affollati. È una presenza discreta, ma decisiva. Pensiamoci, cari lettori: il WEB, purtroppo, non è tutto rose e fiori!

A domani.

Mario

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