mercoledì, dicembre 10, 2025

LA RISCOPERTA DI UN ANTICO CAVOLO: IL CAVOLO RICCIO. GIÀ CONSUMATO IN ANTICHITÀ, E IN PARTICOLARE NEL XVII SECOLO, TORNA ORA PREPOTENTEMENTE IN CUCINA.


Oristano 10 dicembre 2025

Cari amici,

Il CAVOLO fa parte della famiglia delle crucifere (brassicacee), che comprende tante varietà che vanno dalla verza al cavolo nero, fino ai cavoletti di Bruxelles, tutte con grandi benefici per la nostra salute.  Il cavolo è, dunque, un ortaggio dalle importanti proprietà nutrizionali, apprezzato per la sua versatilità in cucina, e i suoi importanti benefici per la salute. Tra i numerosi tipi di cavolo c’è il CAVOLO RICCIO, la cui storia è davvero antica e interessante, che affonda la sua fama nei secoli.


Questo ortaggio, infatti, era già consumato nell’antica Grecia e a Roma, dove era apprezzato per la sua resistenza al freddo e la lunga conservabilità. La sua fama attraversò anche il Medioevo, divenendo davvero popolare nel XVII secolo, nel quale questo cavolo riccio fece la sua comparsa nelle importanti cucine di corte e borghesi. Non costituiva, infatti,  solo un contorno, ma veniva usato anche come colorante naturale. Il suo colore verde intenso veniva utilizzato per colorare torte, dolci e vari tipi di impasti, conferendo ai dessert un aspetto unico. 

Come spesso succede, però, nulla è immutabile. Col passare del tempo il cavolo riccio iniziò a perdere lentamente importanza, soppiantato da altri ortaggi, ma come insegnano i corsi e i ricorsi della storia, oggi il cavolo riccio sta vivendo una rinascita e trova nuovamente ampio impiego in cucina. Oggi sta tornando in auge come fonte di vitamine, ben ricco di antiossidanti e con più ferro di molti tipi di carne. Inoltre, fa bene al cuore, rafforza il sistema immunitario e offre infinite possibilità in cucina. Con la riscoperta, oggi questo cavolo finisce spesso nelle padelle e nei frullatori, perché è raccomandato da medici e dietologi. Essi sostengono che sia uno degli ortaggi più sani che possiamo mangiare. Il cavolo riccio si distingue per le sue caratteristiche foglie, verdi e molto frastagliate. In esse si nasconde tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno: dalle fibre, alle vitamine e ai minerali, fino alle sostanze che sostengono il cuore.

Si, amici, il cavolo riccio è uno degli ortaggi più salutari al mondo. Contiene più ferro del pollo, del vitello o del maiale, il che lo rende un’ottima alternativa per chi segue una dieta vegetariana o vegana. Il ferro presente nelle piante è meno assimilabile rispetto a quello contenuto nei prodotti di origine animale, ma è sufficiente combinare il cavolo riccio con alimenti ricchi di vitamina C (ad esempio peperoni o agrumi) per aumentarne la biodisponibilità. Questo rende il cavolo riccio un ottimo supporto per chi soffre di anemia. Non è solo il ferro, però, a renderlo salutare. È anche una fonte di vitamine A, C e K, che rafforzano il sistema immunitario, la vista e le ossa. L’alto contenuto di antiossidanti aiuta a neutralizzare i radicali liberi, grazie al quale questo ortaggio ha un effetto antietà e mostra un grande potenziale antitumorale. I composti di zolfo in esso contenuti supportano il funzionamento del fegato e i processi di disintossicazione dell’organismo.

Da non dimenticare il cuore: il cavolo riccio ha un effetto antinfiammatorio, riduce i livelli troppo elevati di colesterolo LDL cattivo e favorisce la corretta pressione sanguigna (fornisce potassio). In questo modo agisce come un cerotto protettivo per il sistema circolatorio. Il consumo regolare di questo ortaggio riduce il rischio di malattie cardiache, aterosclerosi o ictus. Vale anche la pena menzionare l’alto contenuto di fibre: questo ingrediente migliora la digestione, dà un senso di sazietà e aiuta a mantenere un peso corporeo sano. Tanto più che in 100 grammi contiene solo 40 kcal.

Il cavolo riccio, amici, non è solo un ingrediente oggi alla moda in cucina, ma un supporto naturale e reale per la salute. Come in tutti i prodotti, sia di origine animale che vegetale, anche il cavolo nero ha i suoi punti negativi: non è adatto a chi ha problemi alla tiroide, in quanto contiene goitrogeni, che possono influenzare il metabolismo dello iodio e ridurne la concentrazione nell’organismo o contribuire all’ipertrofia della ghiandola. Non è raccomandato nemmeno a chi soffre di calcoli renali, a causa dell’elevata quantità di ossalati, dannosi per questa patologia.

Cari amici, credo che la natura ha tutte le sostanze che ci servono, e che, opportunamente utilizzate, ci danno tutti i rimedi per la nostra salute. Viva il cavolo riccio!

A domani.

Mario

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