mercoledì, dicembre 24, 2025

IL NOSTRO CERVELLO? NON FINISCE MAI DI ACQUISIRE NUOVE ABILITÀ, PERCHÉ CONTINUA AD AGGIORNARSI PER TUTTA LA VITA. ALLENIAMO, DUNQUE, OGNI GIORNO IL NOSTRO CERVELLO.


Oristano 24 dicembre 2025

Cari amici,

Il nostro CERVELLO non è un organo statico, che, dopo aver acquisito inizialmente quanto necessario, ovvero aver raggiunto una certa maturità, sta fermo ad osservare il procedere della nostra vita. È proprio tutto il contrario! Questo nostro organo è straordinariamente curioso e creativo, e, come un alunno diligente, è pronto ad imparare sempre nuove abilità. Insomma, il nostro cervello non ha mai pensato di mettersi in pensione, perché continua ad aggiornare, giorno dopo giorno, le sue capacità per tutta la vita.

Sta dunque a noi, amici lettori, utilizzare al meglio le capacità del nostro cervello, sfruttando le sue potenti funzioni cognitive. Si, il nostro compito è quello di «allenare la nostra mente» in vario modo, perchè le sue prestazioni possono essere da noi migliorate durante tutta l’esistenza e, di rimando, noi possiamo usufruire di questa sua capacità di aggiornarsi godendone anche in età avanzata, supportandoci e dandoci anche risultati alquanto gradevoli.

La realtà, amici, è che dovremmo costantemente adottare questo «esercizio cerebrale» allo stesso modo come facciamo con il nostro quotidiano esercizio fisico, che ci consente di tenere in forma il nostro corpo. Il meglio sarebbe abbinare, accoppiare l’esercizio fisico a quello mentale, il cosiddetto «brain endurance training», un allenamento mentale e di resistenza sperimentato di recente da ricercatori dell’Università di Birmingham, nel Regno Unito, con buoni risultati sulle performance cognitive e fisiche anche in chi non è più giovanissimo. I ricercatori hanno utilizzato dei volontari, un gruppo di donne sedentarie di oltre 65 anni; per 8 settimane queste persone si sono allenate con 20 minuti di esercizi cognitivi di vario tipo, seguite da 20 minuti di allenamento di resistenza con pesi e 25 minuti di allenamento aerobico; il miglioramento delle prestazioni cerebrali è stato di circa l’8%, quello delle performance fisiche di circa il 30%, in entrambi i casi superiore a quello che si è ottenuto in chi ha allenato solo il corpo.

Insomma, l’allenamento misto di corpo e mente è risultato alquanto positivo, in quanto anche il cervello si allena proprio come un muscolo, usandolo attraverso lo studio e l’attività cognitiva assidua: grazie agli stimoli a cui è esposto (lettura, conversazioni, danza o altro: tutto è utile); il cervello, dunque, aggiorna di continuo le conoscenze precedenti, formando nuove connessioni e vie di comunicazione fra i neuroni. Quanto più è plastico e veloce nel farlo, in risposta ai nuovi bisogni, tanto più lavora meglio. Come la ginnastica fortifica i muscoli, così una buona e costante attività mentale mantiene in salute il cervello.

Come spiega Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia (SIN), «L’inattività, invece, lo indebolisce. Il cervello è come un atleta: si può nascere con muscoli forti, ma non si diventa campioni senza un allenamento che migliori tutte le caratteristiche indispensabili ad arrivare al traguardo. A un centometrista, per esempio, occorrono muscoli forti ma anche veloci ed elastici, sostenuti da legamenti efficienti e una postura perfetta. Lo stesso vale per il cervello: l’intelligenza intesa come quoziente intellettivo non basta, tutte le componenti si possono e devono allenare con attività intellettive di ogni genere».

Tutto questo, però, entro certi limiti. Gli allenamenti, sia del corpo che della mente, vanno fatti senza esagerare, perché, come per l’allenamento muscolare, il superlavoro cerebrale può avere effetti deleteri: lo stress per richieste eccessive, attraverso ormoni come il cortisolo, impedisce per esempio la sedimentazione della memoria e compromette l’apprendimento. «Guai anche a “intasare” il cervello con troppe informazioni pensando di stimolarlo: se sono continuamente “sovrapposte”, finiamo per creare confusione», dice l’esperto.

Allora ci chiediamo: Quali sono gli esercizi giusti per tenere in forma il nostro cervello? «Così come muscoli diversi devono essere potenziati tramite allenamenti differenti, allo stesso modo il cervello ha varie capacità da esercitare: memoria, attenzione, concentrazione, linguaggio, logica, creatività, ragionamento e così via», afferma Alessandro Padovani. Stimoliamo, dunque ogni giorno il nostro cervello: ad esempio con le parole crociate, leggendo un buon libro, imparando a suonare uno strumento, oppure studiando una nuova lingua; sempre, comunque, senza mai trascurare la relazione sociale.

Cari amici, dobbiamo tenere sempre «impegnato» il nostro cervello ad ogni età, riducendo i comportamenti abitudinari e dedicandoci a nuove esperienze, rafforzando in questo modo la rete delle connessioni fra i neuroni e creando una riserva cognitiva consistente, alquanto utile con l’andare degli anni. È grazie a questa riserva di «contatti» fra cellule, infatti, che è possibile garantire il funzionamento delle connessioni e rimpiazzare (almeno in parte) funzioni venute meno per l’invecchiamento delle cellule nervose. Continuare ad allenare il nostro cervello ci consentirà una vecchiaia attiva, più lunga e sana.

A domani.

Mario

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