sabato, febbraio 22, 2025

UN PRIMO STOP ALLA VORACE INVASIONE DEL GRANCHIO BLU: L’INTRODUZIONE DELLA VONGOLA PORTOGHESE.


Oristano 22 febbraio 2025

Cari amici,

Che l’invasione delle specie aliene nei nostri mari sia diventato un serio problema è ormai una triste certezza. Negli ultimi anni, per esempio, nei nostri mari stiamo vivendo con grande preoccupazione l’invasione del GRANCHIO BLU, che ha già messo in crisi la pesca delle vongole, in particolare nel Delta del Po. Questa specie, fortemente invasiva, oltre a mettere in crisi il millenario ecosistema, sta mettendo in ginocchio l’economia locale (secondo le stime, il settore della pesca ha subito perdite che superano i 100 milioni di euro), con rilevanti danni sia ecologici che economici. I pescatori del Delta del Po hanno provato in ogni modo ad allontanare il granchio blu, ma senza successo; poi, finalmente, una luce è apparsa all’orizzonte, che pare capace di  dare scacco matto al granchio blu.

Gli studiosi, che da tempo sono alla ricerca di soluzioni, hanno ipotizzato, per contrastare questo terribile granchio blu, di importare (per ripopolare le zone devastate), le VONGOLE PORTOGHESI. Si è mosso anche il Governo italiano, che ha promosso un piano straordinario del valore di 54 milioni di euro, che prevede diverse fasi: dalla bonifica delle acque alla protezione delle aree di produzione, e, in particolare, proprio l’importazione delle vongole portoghesi, da utilizzare sia per il ripopolamento delle zone colpite, ma soprattutto in quanto in grado di resistere ai predatori come il granchio blu.

Si, amici, ripopolare gli allevamenti del Nord Italia decimati dal granchio blu, facendo arrivare le vongole dal Portogallo, appare oggi una valida soluzione. Pescate in banchi naturali sulla costa Atlantica, potrebbero essere immesse nel Delta del Po, andando così a rivitalizzare, con il tempo, un'economia in ginocchio. Un recente studio di Confcooperative Fedagripesca conferma la validità della soluzione ipotizzata, riaccendendo la speranza di riportare nelle tavole le vongole veraci made in Italy. Questo, dopo aver necessariamente bonificato le acque infestate dal killer e recintato adeguatamente le aree di produzione delle nostre.

Se è pur vero che le Vongole portoghesi (Cerastoderma edule), rispetto alle nostre, si sono dimostrate estremamente resistenti a condizioni avverse e a predatori come il granchio blu, avendo queste vongole una capacità di adattamento molto elevata, riproducendosi rapidamente anche in ambienti difficili, è anche vero che, in realtà, sono molto più piccole di quelle nostrane.  A differenza delle vongole veraci italiane, che stanno soffrendo la presenza del granchio blu, le vongole portoghesi, però, presentano una forte resistenza agli attacchi dei nemici come questo temibile granchio alieno.

Una caratteristica, quella della resistenza, che le rende una risorsa preziosa nelle nostre aree colpite dal granchio blu, poiché riescono a stabilirsi e riprodursi velocemente, creando popolazioni alquanto resistenti. Una delle ragioni per cui sono meno appetibili per il granchio blu è la loro struttura: formano banchi molto densi e le loro dimensioni ridotte le rendono meno attraenti come preda rispetto alle vongole veraci italiane, più grandi e vulnerabili. Lo studio prima ricordato, inoltre, ha stabilito che l’introduzione delle vongole portoghesi risulterebbe utilissima come “barriera protettiva”, impedendo al granchio blu di attaccare direttamente le colture di vongole italiane, riducendo, in questo modo. l’impatto devastante sulle risorse locali.

Conti alla mano, per far tornare attivi gli impianti già devastati, servirebbero almeno 200 quintali al giorno di vongole portoghesi, per un minimo di 10mila quintali, solo per iniziare; un quantitativo che raddoppia, se si prende in considerazione anche il polo produttivo dell’Emilia-Romagna. Ma a frenare l'entusiasmo dei produttori ci sono anche ostacoli amministrativi. La vongola portoghese, infatti, come spiega Fedagripesca, ha una taglia minima di cattura di 35 millimetri e quindi occorre una deroga per i pescatori portoghesi che consenta loro di rivendere esemplari più piccoli, adatti all'immersione nelle nostre acque.

Cari amici, purtroppo l’introduzione casuale o voluta di specie aliene continua ad essere un grande pericolo per l’equilibrio millenario sia dei mari che della nostra terra. Quanto ai modi per combattere il granchio blu e porre rimedio ai danni fatti, la soluzione delle vongole portoghesi potrebbe essere una buona opportunità per cercare di tamponare il danno fatto. Tuttavia, anche questa soluzione non è scevra da pericoli, poiché introdurre una specie non nativa potrebbe, comunque, alterare gli originari equilibri naturali. Tuttavia, considerata l’emergenza, il ripopolamento con vongole portoghesi appare, al momento, la scelta oggi più sostenibile, anche se richiede una gestione attenta dell’intervento per minimizzare i rischi.

A domani.

Mario

 

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