lunedì, febbraio 17, 2025

PER QUANTO ANCORA VALIDO, PRESTO DOVREMO DARE L'ADDIO AL CODICE A BARRE: VERRÀ SOSTITUITO DAL QR CODE.


Oristano 17 febbraio 2025

Cari amici,

Ci sono scoperte che durano secoli e scoperte che a mala pena arrivano al mezzo secolo. Faccio questa battuta per parlare con Voi di un processo di cambiamento che riguarda un sistema di vendita consolidato e ancora utilissimo: il CODICE A BARRE. Questo ingegnoso sistema, che consente di leggere velocemente alla cassa il prezzo dei prodotti acquistati, è ormai così noto e diffuso che sembra strano che meno di cinquanta anni fa non esistesse!

La straordinaria e innovativa idea di trovare un sistema per automatizzare e velocizzare le operazioni di cassa, ebbe inizio in un’azienda alimentare, con l'introduzione di un sistema di lettura che utilizzava dei codici. Questo marchingegno fu sviluppato da due studenti di ingegneria dell'Università di Drexel, Norman Joseph Woodland e Bernard Silver nel 1948. Inizialmente, organizzare un sistema con un “codice con delle righe (barre) lette da uno scanner", non appariva semplice, perchè  bastava una piccola sbavatura delle righe per creare delle serie problematiche che ne impedivano l'esatta lettura.

Il sistema iniziò a funzionare egregiamente il 26 giugno 1974 in un supermercato Marsh a Troy nell’Ohio, dove la cassiera Sharon Buchanan scansionò per la prima volta il barcode stampato sul pacchetto di gomme da masticare Wrigley gusto juicy fruit che il signor Clyde Dawson acquistò per 67 centesimi! Era l'inizio di un successo planetario! Cominciò così una delle più grandi rivoluzioni nel mondo dei beni di largo consumo, gettando le prime basi per l’espansione del mercato mondiale, permettendo, con l’adozione di un linguaggio univoco, la visibilità dei prodotti lungo l’intera supply chain senza confini e senza barriere. Nel 1977 venne creato il sistema di identificazione standard GS1 anche in Europa. Il 1977 è considerato il vero anno di inizio nel mondo del CODICE A BARRE.

Il passaggio...

Ebbene, amici, ora, dopo meno di 50 anni il Codice a barre sta per essere collocato in pensione, sostituito da un nuovo sistema, il QR Code, composto da codici bidimensionali che garantiscono la possibilità di disporre di una mole di informazioni sui prodotti decisamente superiore, vista la richiesta sempre crescente, anche da parte dei consumatori, di conoscere dati alquanto dettagliati sul prodotto acquistato, in particolar modo nei riguardi del cibo.

Con il QR Code, il consumatore può avere informazioni complete su quanto acquistato: trova la tracciabilità del prodotto alimentare, la sua provenienza, la catena di fornitura, il numero di lotto, la data di scadenza, il peso, il prezzo al chilo, il costo finale del prodotto, comprese le eventuali offerte promozionali. Inoltre, il cliente, diventato ogni giorno più attento ed esigente, potrà trovarvi anche altri elementi utili, come i valori nutrizionali, le informazioni sugli allergeni, ed altri utili dati.

Amici, viviamo nella società del tutto e subito e il progetto per il passaggio dal Codice a barre al QR Code viene dichiarato operativo a partire dal 2027. Una scadenza ravvicinata ed ambiziosa, ma conoscendo la velocità dei cambiamenti di questo millennio si presume che la scadenza entro i termini prefissati potrà anche essere rispettata, seppure il cambio previsto di problematiche ne ha davvero ancora tante da risolvere!

Cari amici, è quasi certo che non ci saranno traumi, perchè il consumatore, in realtà, ha da tempo già preso confidenza con i QR Code. I QR Code sono ormai la norma nel settore della ristorazione, usati per la consultazione del menù digitale e talvolta per inviare le comande senza l’intervento del cameriere. Presto, dunque, inizieremo a vederli ancor più spesso, poiché tra circa due anni li troveremo su ogni prodotto che compriamo al supermercato. Una volta a casa, potremo divertirci leggendo per filo e per segno la vita e le caratteristiche del prodotto che abbiamo acquistato! L'innovazione, sempre più veloce, continua ogni giorno a cambiarci la vita!

A domani, cari amici lettori!

Mario

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