giovedì, febbraio 13, 2025

FUNZIONERANNO AD ARIA COMPRESSA I MOTORI DELLE AUTO DEL FUTURO? INTANTO LA GENERAL MOTORS CI STA LAVORANDO SERIAMENTE...


Oristano 13 febbraio 2025

Cari amici,

Che in tutto il mondo si stia alacremente lavorando per arrivare a scoprire motori non inquinanti, è una realtà incontestabile! Il problema è serio, in quanto il nostro pianeta, se non verranno banditi quanto prima i motori a combustione che utilizzano carburanti fossili, come benzina e gasolio! Insomma, potremo aver imboccato una strada senza ritorno. Per eliminare i carburanti fossili si sta provando di tutto: dal Gpl al Metano, dall’idrogeno all’elettrico, fino al biogas, ma sembra che l’uovo di Colombo non sia stato ancora trovato!  Sul mercato le novità sono tante, alcune in buona fase di sviluppo, e, tra queste, fa scalpore il curioso progetto di General Motors, azienda di ottimo livello, che pare avere le idee chiare su come lanciare una sfida addirittura rivoluzionaria. Quale? Il motore che ha in studio è un motore ad “ARIA COMPRESSA”!

La General Motors, come ben sappiamo, nel mondo dei motori è un colosso mondiale, e la sua formidabile struttura non manca certo di potenti armi tecnologiche ed economiche per poter arrivare a trovare rivoluzionarie innovazioni nel settore dei motori di nuova generazione. Il Gruppo è guidato da una donna: Mary Teresa Barra, nata Makela (Waterford, 24 dicembre 1961), un'imprenditrice statunitense, nominata Amministratrice delegata di General Motors, dal 15 gennaio 2014, in sostituzione, nell'incarico, di Dan Akerson. Mary Barra è una manager di alto spessore, ed è la prima donna ad occupare una tale posizione in una industria automobilistica a livello mondiale, tanto che la rivista Fortune, nel 2017, l’ha riconferma la donna più potente del mondo. Per il suo valore, risulta anche il CEO più pagato al mondo nel settore automobilistico!

Quello allo studio nella General Motors è un motore particolarissimo, che, tralasciando i motori di vecchia concezione, per funzionare utilizza l’aria compressa! La fenomenale notizia è stata diffusa sul mercato di recente, annunciata dai vertici del gruppo d’oltreoceano. La mossa appare proprio in linea con il piano globale del rispetto della sostenibilità, in quanto il motore ad aria compressa risulta assolutamente non inquinante: ovvero ad emissioni zero.

L’ipotesi di funzionamento di un motore ad aria non è proprio recente. I motori pneumatici, o ad aria compressa, sono stati ipotizzati diversi secoli fa, e sono dei particolari  motori che per poter creare il movimento meccanico sfruttano l'espansione dell'aria fortemente compressa. I motori ad aria compressa possono essere concepiti in vario modo: a movimento lineare, con pistoni e cilindri, rotativo come la turbina a gas, oppure a lamelle (rotore con pale simili alla ruota di un mulino). Motori di questo tipo erano già stati sperimentati nell’Ottocento, ma successivamente furono abbandonati; sono tornati poi in auge nel 2010. Ma proviamo a vedere, almeno per sommi capi, in che modo questi motori funzionano.

L'aria compressa, contenuta negli appositi serbatori, esce a pressione elevata, circa 300 bar, e l'espansione dell'aria viene utilizzata per muovere un pistone o una turbina a gas collegati ad un albero motore. Non avendo alcun tipo di combustione, il motore ad aria compressa è privo di qualsiasi emissione inquinante e deve essere rifornito attraverso la bombola.  In passato (ed in una certa misura anche oggi) i motori ad aria compressa erano molto utilizzati nelle attrezzature minerarie. Sono esistite pale meccaniche, nastri trasportatori ed argani mossi dall'aria compressa.

Amici, con il crescente inquinamento dell’aria, con l’aumento delle temperature, che potrebbero portare il nostro pianeta alla distruzione, credo che valga la pena di studiare ogni possibile tentativo per trovare adeguate soluzioni per eliminare o almeno mitigare l’inquinamento. Ecco il motivo per cui si ritorna a parlare di questa tecnologia, usata in passato e poi accantonata. A pensare per prima ad un rinnovato utilizzo del motore ad aria fu la Peugeot, quando presentò un’auto "Hybrid Air", che utilizzava un serbatoio ad aria compressa che, però, coadiuvava il motore a benzina, che, quindi, non spariva del tutto.

Ora la palla è passata alla General Motors, azienda che intende sfruttare, credo in modo alquanto innovativo, i motori ad aria compressa, in cui la pressione dell’aria aumenta ed il pistone è spinto al massimo, per poi rilasciare l’aria e tirare indietro il pistone tramite una molla. Non vengono generate emissioni inquinanti, e, rispetto ai motori termici, quelli ad aria risultano più economici. Inoltre, non richiedono batterie come quelli elettrici.

Cari amici, a detta degli esperti il progetto appare molto interessante, e gli studi per la sua concretizzazione sono in fase molto avanzata. Questo possibile, rivoluzionario motore, ha ancora bisogno di studi approfonditi, tra i quali certamente anche quelli sulla sicurezza (l’aria compressa ad altissima pressione in realtà potrebbe risultare pericolosa), oltre ad altri numerosi test, ma la strada tracciata potrebbe essere quella buona! Insomma, Mai perdere la speranza di un futuro migliore e meno inquinato!

A domani.

Mario

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