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L'ISOLA DI TRISTAN DE CUNHA |
Oristano 9 febbraio 2025
Cari amici,
Oggi voglio riproporvi
una riflessione sull’isola più remota al mondo: l’isola di TRISTAN DA CUNHA.
Di quest’isola ho già parlato con Voi il 26 febbraio dello scorso anno, postando
il pezzo che potete leggere cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2024/02/lisola-di-tristan-de-cunha-il-posto-piu.html.
Magari, cari lettori, leggendoli entrambi potrete riflettere ancora meglio sulla
differenza tra vivere in una città alveare, tra stress e inquinamento, oppure in un’isola deserta!
Oggi riprendo la
riflessione su quest’isola perché, in realtà, sta diventando sempre più
difficile vivere in una megalopoli di milioni di abitanti, che continua a creare
serissimi problemi a tutti! Nel mondo in effetti c’è chi ama vivere in città-alveare, e chi, invece, odia
gli affollamenti, sognando di vivere una
vita serena in un luogo semplice, sereno, quasi incantato, dove sentirsi "libero" dagli asfissianti condizionamenti che una
città caotica e rumorosa crea. Se l’uomo riscoprisse il piacere di vivere in modo semplice, a
contatto con la natura, senza fretta, seguendone i suoi ritmi millenari, di
certo trascorrerebbe una vita meno angosciata e meno stressante di quella
attuale. Senza esagerare, però, a meno che, come capita a pochissimi, non ci
piaccia vivere in perfetta, totale solitudine, Volete un esempio? Eccolo.
C’è un posto al mondo che
può essere definito il più inaccessibile del pianeta Terra: è l’isola di TRISTAN DA CUNHA, definita l’isola più remota
al mondo! Questo luogo lontanissimo è l’unica isola abitata di un piccolo
gruppo di isole dell’Oceano Atlantico meridionale, ed è nota per essere la Comunità
permanente più isolata sulla Terra! L’isola è territorio britannico d’oltremare
ed è amministrato dall’isola di Sant’Elena come “capitale”. Sant’Elena è
l’altra isola abitata più vicina (quella che ospitò Napoleone), distante “solo” 2500 km.! La città
continentale più vicina a questo luogo “fuori dal mondo” è Città del Capo in
Sud Africa, ed è da qui che l’isola riceve i rifornimenti tramite navi
mercantili.
La curiosa storia di
quest’isola sperduta parte dal 1506, quando, durante un viaggio diretto in
India, l’Ammiraglio portoghese, Tristão da Cunha la individuò: era totalmente
disabitata. Per secoli, nonostante la scoperta, l’isola rimase disabitata, fino
al 1810, quando 3 uomini, tra cui un italiano, stabilirono il primo
insediamento permanente sull’isola. Furono gli inglesi, nel 1816 ad occuparla,
annettendola all’Impero Britannico, per evitare che ii francesi se ne
impossessassero, e potessero utilizzarla come base per liberare Napoleone
Bonaparte dalla sua prigione di Sant’Elena.
Eliminato il possibile possesso
francese (con l’arrivo degli inglesi i francesi si ritirarono), un caporale
scozzese, certo William Glass, decise di restare nell’isola con la sua famiglia
insieme a due amici. Da quel momento in poi, di tanto in tanto, arrivarono nell’isola
altri marinai, in gran parte naufraghi, che decisero di rimanere. Cinque donne
di colore vennero poi portate, nel 1827, dall’isola di Sant’Elena a Tristan De
Cunha, per sposarsi con gli uomini che si trovavano sull’isola, che erano, come accennato, di
origine italiana e olandese.
Nel 1867, il principe
Alfred, Duca di Edimburgo, figlio della regina Vittoria, visitò l’arcipelago che
comprendeva le due isole abitate. L’insediamento principale di Tristan De Cunha
contava già circa 100 abitanti, fu per questo chiamato Edinburgh of the
Seven Seas. Nell’inverno del 1885 gli abitanti dell’isola rimasero a corto
di cibo e il governo britannico pensò di trasferirli a Città del Capo, ma essi
rifiutarono. Mandò allora sull’isola un missionario, il Rev. William F., che
registrò 16 famiglie e 107 individui, come popolazione presente. La Comunità, decisa comunque a restare, visse in ristrettezze fino alla Seconda guerra mondiale, tanto che l’unica
valuta di scambio in uso erano le patate.
Certo, oggi nel Terzo
Millennio anche sull’isola si vive con un po’ di tecnologia! Dal 2001 gli
abitanti sono collegati al mondo con la televisione, e, dal 2005, c’è un codice
postale per ricevere la posta e, finalmente, nel 2006 è arrivato anche il
collegamento Internet! Per quanto così isolata, credo comunque che agli amici che adorano la
solitudine piaccia la possibilità di vivere, almeno per un po’, su quest’isola,
essendo un buon metodo per cercare di liberarsi dai rumori, dal traffico e
dallo stress, che continuano a tormentarci ogni giorno che passa!
Cari amici, oggi andare a
visitare l’isola di Tristan da Cunha e magari rimanere per un periodo
sull’isola non è tanto difficile. Certo richiede tempi lunghi: una preparazione
di almeno un anno, oltre al benestare dall’Amministrazione dell’isola, che può
richiede anche in visione la fedina penale del richiedente. La nave parte per l'isola 10 volte all'anno, però ha solo12 posti, che, risultano super
richiesti, in quanto da tempo prenotati! Non ci sono altri mezzi di trasporto,
nessun aeroporto e le navi ci mettono 6-7 giorni ad arrivare al porto di
Edinburgh of the Seven Seas e il biglietto costa tra gli 800 e i 1300 €. Indubbiamente l'idea è stimolante, anche se c'è da prenotarsi per tempo, ma credo che qualcuno di Voi stia già iniziando a provare il desiderio di inoltrare la prenotazione!
A domani cari lettori.
Mario
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