Oristano
11 Maggio 2018
Cari amici,
Nell’antico Egitto lo
scarabeo era il simbolo della resurrezione. Gli egizi lo avevano eletto a tale
grande simbolo di speranza in quanto credevano che lo scarabeo, grazie alla grande
palla di sterco che con fatica faceva rotolare davanti a sé, custodisse al suo
interno la forza della vita in grado di rigenerarsi. Questa ‘palla’
faticosamente mossa dall’insetto, seppure da molti considerata sporca, per gli
egizi era strettamente legata al disco solare che ogni giorno “rinasce” dopo la
notte. Anche il nome datogli dal popolo egizio, Kheperer, era simile a quello del dio Khepri, il Sole, che costantemente risorge, rigenerando ogni giorno
la Terra.
Amici, su questo blog
che quotidianamente leggete, forse avrete già notato che la particolare storia
di quest’insetto l’ho raccontata anni fa, precisamente nel Gennaio del 2014.
Per chi non l’avesse letta ecco il link per poterla andare a leggere: http://amicomario.blogspot.it/2014/01/lo-scarabeo-sacro-agli-egizi-che-lo.html.
Considerazione, la mia, vicina a quella degli antichi egizi, nel considerare lo scarabeo non un insetto umile e pure sporco, ma dotato di grandi capacità! Basta andare a leggere quanto scrissi nel post prima menzionato.
Considerazione, la mia, vicina a quella degli antichi egizi, nel considerare lo scarabeo non un insetto umile e pure sporco, ma dotato di grandi capacità! Basta andare a leggere quanto scrissi nel post prima menzionato.
Ebbene, credo di non essere solo in questa mia passione. La mia
convinzione, per esempio, è che l’amore che il caro amico Roberto Cau riserva allo scarabeo,
parta dalla stessa convinzione: anche per lui penso che lo scarabeo sia visto nella logica
positiva della resurrezione, e in particolare di quella culturale. Ragionamento che parte dal presupposto che la Oristano Culturale
langue da tempo in un limbo di stasi, di stagnazione, fossilizzata come un reperto storico! Lui è uno di quelli che si arrovella nel pensare a "come rivitalizzarla questa cultura", per evitarne la morte certa.
Oristano ha bisogno di uomini e donne che la facciano rivivere, con la ripresa delle arti e delle diverse espressioni intellettuali, in modo tale da riportare la nostra città ed il territorio ai
fasti dell’antico, luminoso passato.
Roberto Cau è un uomo
attivo, determinato, che da tempo si 'messo in testa' di rivitalizzare la
cultura nel nostro territorio. Per farlo cerca di mettere in campo le sue
ricette. Lo ha fatto ponendo a frutto il suo ingegno
multiforme, (è pittore, grafico, scrittore ed editore); ha fondato nel
2002 la casa editrice EPDO -
"Edizioni il Pittore D'Oro", e con questa "prima trave" ha cercato di abbattere il
muro della stagnazione. EPDO promuove e stampa cataloghi e monografie di
pittori e scultori, raccolte di poesie, saggi, racconti ed opere letterarie di
scrittori del territorio, della Sardegna e del Mediterraneo. Insomma, Roberto, con le
sue sole forze, si è trasformato in un attivo promotore e divulgatore
culturale. Nel 2013 ha anche fondato il M.EPDO
- Museo EPDO - Museo dello "SCARABEO SACRO".
Per Roberto lo scarabeo
è un chiodo fisso, è onnipresente; lo è nelle sue numerose Opere Pittoriche, raccolte
in un contenitore dal titolo “Antichi viaggi di Uomini Scarabeo”; lo è nei
numerosi libri che ha scritto, che lo riportano, lo menzionano, lo osannano.
Tutte le sue opere possono essere considerate Belle, Curiose, Entusiasmanti, capaci
di generare meravigliose e dense sensazioni. Si, emozioni profonde,
difficili da descrivere. In realtà Roberto ha un fine ultimo: ricreare nel
nostro territorio, attraverso il millenario spirito egizio dello Scarabeo, quel
vento di cultura multiforme già presente in modo forte in passato.
Di recente, per cercare
di stimolare ulteriormente gli oristanesi capaci e di “Buona Volontà”, ha
ideato la concessione di un premio, una forma di riconoscimento, da assegnare a
quelli che, stimolati anche da lui, hanno deciso di seguirlo nella strada della
ripresa culturale di Oristano. Per questi, in particolare quelli che con il
loro impegno hanno dimostrato di voler tracciare serie “nuove vie culturali”,
ha creato “L’ATTESTATO CULTURALE EPDO”, scegliendo,
caso per caso nei vari campi dell’arte, i destinatari più meritevoli.
Indegnamente ho anch’io ho fatto parte di questi, essendo stato scelto per la
mia attività svolta nella scrittura di libri e testi (anche via web)
riguardanti il nostro territorio.
Cari amici rendicontare
qui, in questa mia riflessione, quanto portato avanti da Roberto in questi anni
diventerebbe non solo difficile ma addirittura impossibile. Qui, però, posso,
darvi tutti i consigli necessari per “entrare nel suo mondo”, utilizzando
proprio come chiave lo Scarabeo! Ecco, prima di chiudere questa mia riflessione, i link da cliccare
per entrare in questo suo mondo affascinante che vi conquisterà:
Ovviamente, per soddisfare la Vostra curiosità, potrete
trovare molte altre cose di Roberto Cau anche su Facebook.
Un sincero grazie a
Roberto, uomo-scarabeo, per il suo multiforme ingegno e per aver voluto che questo fosse il
tramite, la chiave, per far risorgere la cultura ad Oristano!
A domani.
Mario
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