domenica, maggio 06, 2018

IL RISO E LA SUA STRAORDINARIA VERSATILITÀ: GLI ARANCINI, PER ESEMPIO, SONO UN PIATTO RICCO E PRELIBATO IN TUTTE LE MENSE.


Oristano 6 Maggio 2018
Cari amici,
Il riso è un prodotto straordinario, se pensiamo che costituisce l’alimento principale per circa la metà della popolazione mondiale. Di riso ho parlato ampiamente su questo blog in diverse occasioni, l’ultima volta è stata l’anno scorso, precisamente il 18 Dicembre 2017 (ecco il link per andare a leggere il pezzo http://amicomario.blogspot.it/2017/12/il-riso-e-le-sue-straordinarie.html). Proprio per la sua grande diffusione il riso ha un utilizzo che spazia in un’infinità di ricette, dalle più semplici alle più complesse. In Italia, terra che vanta nel mondo non solo il suo grande patrimonio storico e artistico, ma anche una tradizione culinaria notevole, costituita da una straordinaria e sapiente ricchezza enogastronomica, essa ha saputo, nel tempo, valorizzare il riso in modo eccelso.
Una cucina, quella italiana, d’eccellenza, che sa unire capacità e fantasia, con ingredienti genuini e ricette tradizionali, in un tripudio di colori e sapori, capaci di conquistare anche i palati più esigenti. Sul riso, per esempio, l’Italia ha partorito un’infinità di ricette, che utilizza tutte le varietà: dall’arborio al carnise, dall’apollo al venere, quello nero particolarmente pregiato (una volta in Cina era destinato solo alla mensa dell’imperatore), solo per citare le più note. 
Ebbene amici, oggi voglio riparlare con Voi di riso e, per ragioni di spazio, mi limiterò ad una sola ricetta; ne ho scelto una particolarmente gradita e sfiziosa: quella degli arancini, anch’essa, comunque, abbinabile ad una grande varietà di componenti aggiuntive, come ragù, prosciutto, varietà di formaggi e verdure, etc.
La ricetta degli arancini di riso (su questi la Sicilia credo abbia il primato), a prescindere dai gusti personali circa gli ingredienti aggiuntivi, il risultato è quello di servire un piatto sempre stupendo: bello da vedere e da gustare. La ricetta che riporto oggi include, come ingredienti, prosciutto e formaggio. Eccola.
ARANCINI DI RISO CON PROSCIUTTO E FORMAGGIO
Ingredienti per 4 persone (5 arancini a testa).
800 grammi di riso (carnise o apollo), 150 grammi di formaggio dolce sardo, 150 grammi di prosciutto cotto (tagliato grosso per farlo a dadini), 4 uova, 50 grammi di burro, una bustina di zafferano, 100 grammi di parmigiano grattugiato, una bustina di pangrattato, farina, sale e olio q.b.
PREPARAZIONE. Fate lessare il riso in acqua salata lasciandolo un po’ al dente; dopo averlo scolato versatelo in un capace recipiente. Prendete la bustina di zafferano, sciogliete il contenuto in acqua tiepida e versate il tutto sopra il riso mescolando per bene. Dopo aver aggiunto 2 uova rimestate ancora, sempre con un cucchiaio di legno, mescolando per amalgamare il composto. Unite ora il burro e il parmigiano, in modo da creare, sempre mescolando, un composto ben omogeneo, lasciandolo riposare. È tempo, ora di tagliare a dadini piccoli sia il prosciutto che il dolce sardo, che terrete in un piatto a parte.
Ora cominciate a preparare gli arancini. Con le mani un po’ inumidite, prendete un tocco del composto su una mano, appiattitelo sul palmo creando una fossetta al centro, dove metterete un dadino di prosciutto e uno di dolce sardo. Ora, aiutandovi con l’altra mano, richiudete l’impasto, realizzando delle palline (possibilmente della stessa grandezza), più o meno come delle piccole polpette, che appoggerete su un recipiente. Continuate in questo modo fino all’esaurimento degli ingredienti.
Utilizzando altri due recipienti (bastano un piatto piano capiente e uno fondo), metterete in quello piano il pan grattato e in quello fondo le due uova rimaste, che provvederete a sbattere per bene realizzando un composto filante. Ora, uno per uno, passate gli arancini prima nelle uova sbattute e poi nel pan grattato, assicurandovi che tengano per bene il rivestimento.
Dopo aver riposto gli arancini rivestiti dell’impanatura nel precedente recipiente, siete pronti per completare la ricetta: friggendoli in abbondante olio extra vergine d’oliva. Attenzione alla temperatura dell’olio: caldo ma non fumante, perché altrimenti gli arancini verrebbero troppo scuri, con la superficie bruciacchiata e poco cotti all’interno. Man mano che li scolerete, passateli prima nella carta assorbente da cucina, in modo che si presentino a tavola ben asciutti. 
Personalmente preferisco mangiarli come piatto unico, cosa che consente di gustarli al meglio, senza le interferenze di altri sapori. Gli arancini vanno serviti caldi, accompagnati possibilmente da un vino rosso o rosato fresco leggermente frizzante, come un Nieddera (sia rosso che rosato). Ora non mi resta che augurarvi buon appetito!
A domani.
Mario
P.S.
Per chi è curioso, vorrei anticipare che una ricetta alquanto sfiziosa è quella che utilizza il riso nero VENERE, con all'interno degli arancini varietà di pescato... In una delle prossime ricette credo che mi piacerà farvela conoscere!
M
Arancini di riso venere al sapore di mare

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