giovedì, maggio 03, 2018

HAI MAI MANGIATO LE UOVA ALLA SCOZZESE? UNA RICETTA SAPORITA E PARTICOLARMENTE NUTRIENTE, SIA CON LA CARNE CHE CON LE VERDURE.


Oristano 3 Maggio 2018
Cari amici,
Oggi la mia ricetta suggerita ha come protagonista le uova. Su questo alimento voglio spendere qualche parola in positivo, visto che le uova, da parte di tutta una schiera di benpensanti, sono considerate “pesanti”, di difficile digestione, quindi sconsigliate senza eccezioni. Ciò tuttavia non corrisponde al vero, in quanto non è l’uovo in se ad essere nemico della nostra salute, ma l’uso esagerato che se ne può fare. Le uova, quindi, non sono da consumare tutti i giorni, ma possiamo certamente inserirle nel nostro menù settimanale. Le uova, non dimentichiamolo, sono state a lungo il cibo della tradizione contadina, che ha sfamato intere generazioni, in quanto economiche ed estremamente nutrienti. Allora, non mettiamole al bando, ma sappiamo invece utilizzarle nella giusta misura.
Veniamo allora alle varie ricette che possiamo usare nella loro uso. Oggi suggerisco uno dei modi “sfiziosi” con cui le possiamo portare a tavola: preparate “alla scozzese”, una ricetta tipica della nebbiosa e parsimoniosa Scozia. Le Scotch Eggs, come detto prima, sono un piatto sostanzioso, adatto in particolare alla stagione invernale, ma ottimo anche nelle altre stagioni; sono consigliate come piatto unico, ma possono essere accompagnate anche da un contorno di verdure (perfetti gli spinaci o la bietola), oppure da una fresca insalata di stagione. In Scozia, pensate, le Scotch Eggs sono consumate anche come “stuzzichino”, perfetto da gustare assieme a un drink nel loro sostanzioso happy hour.
Nella preparazione c'è varietà di scelta: le uova le possiamo ricoprire con un impasto di carne oppure di verdure. Partiamo dall’ingrediente principale: le uova. Possiamo usare quelle normali di gallina, oppure quelle di quaglia, particolarmente gradite in Scozia. Per 4 persone, scegliamo 8 uova, le facciamo bollire per 4-5 minuti e, dopo averle passate in acqua fredda, le sgusciamo per bene riponendole in un piatto fondo. Scegliamo ora se “impanarle” con un impasto di verdure o di carne. Si, amici, la composizione dell’impasto ci permette di dare libero sfogo alla nostra fantasia, così come di accontentare i nostri eventuali ospiti e le loro preferenze.
Se scegliamo un’impanatura vegetale, prepariamo 500 grammi di bietole o spinaci; li lessiamo e scoliamo per bene, strizzando all’occorrenza; su un tagliere sminuzziamo molto bene la verdura cotta, passando l’impasto in una ciotola. Uniamo ora alla verdura 300 grammi di ricotta vaccina, 100 grammi di parmigiano reggiano grattugiato, un pizzico di noce moscata grattugiata e una manciata di pan grattato e saliamo; a nostro piacere possiamo aggiungere un tocco di pepe. Dopo aver creato un bel composto uniforme e amalgamato possiamo iniziare a rivestire le uova.
Dopo aver preparato in 3 terrine della farina, del pan grattato e 2 uova ben sbattute con la frusta, possiamo procedere. Prendiamo un tocco di impasto lo appoggiamo nel cavo della mano creando una fossetta dove metteremo l’uovo sgusciato; lo rivestiamo per bene con l’impasto creando una bella pallina, simile ad un grossa polpetta. Continuiamo allo stesso modo, rivestendo tutte le altre uova, poggiandole man mano su un tagliere. Al termine, una per una, le passiamo prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pan grattato; se la pazienza ci basta, possiamo ripetere l’operazione, garantendo così una doppia panatura.
Se invece decidiamo di ‘panare’ l’uovo con della carne, sostituiamo le verdure con: 300 grammi di salsiccia fresca (spellata e sgranata), 100 grammi di polpa di vitello macinata, la scorza grattugiata di un limone, unendo sale, pepe, prezzemolo e salvia q.b. L’impasto verrà ben amalgamato, come indicato in precedenza con quello di verdure; anche il confezionamento successivo ripete perfettamente il procedimento precedente. Siamo arrivati al termine: ora c’è solo da procedere alla frittura.
Dopo aver messo sul fuoco una padella a bordi alti, riscaldare per bene l’olio (intorno ai 175°; l’olio può essere sia di semi di arachide, che extra vergine d’oliva) e friggere 2-3 pezzi alla volta per circa 5 minuti, rigirando in continuazione in modo da creare una doratura uniforme. Scolare poi su dei fogli di carta assorbente, servendo subito dopo le uova a tavola ben calde. Accompagnare preferibilmente questo piatto unico con una bella varietà di verdure, preferibilmente fresche di stagione, sorseggiando un vino frizzante rosso o rosato come un Nieddera. Buon appetito!
A domani.
Mario

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