Oristano
26 Febbraio 2018
Cari amici,
Chi abita in una grande
città sa che ogni giorno deve combattere contro un nemico molto spesso
invisibile ma insidioso e dannoso come non mai: l’inquinamento. Le centraline, in anni come quello attuale a
bassa piovosità, sono sempre in allarme, costringendo le Amministrazioni a
drastici provvedimenti per limitare il crescente inquinamento e la gente è
costretta a convivere con mali spesso di grande pericolosità. Il male più
grande è certamente quello causato dall’inquinamento automobilistico: decine di migliaia di auto che
riempiono di vapori malefici l’aria che poi viene giocoforza respirata da
grandi e piccini.
Che fare allora? Si è
provato a bloccare la circolazione in certe ore della giornata, ad usare le
targhe alterne, ad incentivare l'acquisto di auto che utilizzano carburanti meno inquinanti, ma a
tutt’oggi questi rimedi appaiono più che altro palliativi, senza entrare nella
soluzione del problema. Purtroppo la mobilità urbana non può certo essere
drasticamente limitata, in quanto l'auto è usata dalla gran parte delle persone della fascia
produttiva, che altrimenti non potrebbe raggiungere il posto di lavoro. Che fare,
allora? In Germania si sta vagliando un’idea che appare, tutto sommato,
abbastanza interessante: far viaggiare gratis la gente nei mezzi pubblici.
Apparentemente può sembrare una provocazione, ma, forse, la proposta non è proprio
così peregrina!
Si, offrire di
viaggiare gratis sui mezzi di trasporto pubblico, nell’intento di ridurre al
minimo l'inquinamento atmosferico dovuto alle auto, appare qualcosa di serio; l’iniziativa studiata in
Germania, presa anche per rispettare gli obiettivi di riduzione degli
inquinanti previsti dall’UE, al momento vede favorevoli e contrari. L’idea è certamente geniale, ma allo stesso tempo
ricca di insidie (e di costi); vedrà attuata la prima sperimentazione in
cinque città: l'ex capitale della Germania Ovest, Bonn, e i centri industriali
di Essen, Mannheim, Reutlingen e a Herrenberg, a Sud di Stoccarda.
Questo iniziale “PROGETTO-PILOTA” ha avuto il felice
gradimento de sindaci delle «città-campione» selezionate, ma le Aziende di
trasporto urbano non nascondono le criticità del piano; innanzitutto bisognerebbe aumentare
considerevolmente e in gran fretta i mezzi, senza contare gli ulteriori, enormi,
costi di esercizio: la mobilità ticket-free andrebbe a costare una cifra
aggirantesi sui 12 miliardi di euro all’anno! Il borgomastro dell’ex capitale
della Germania-Ovest, Bonn, ha dichiarato: «Non siamo ancora in fase di pianificazione,
il governo mi ha informato delle linee-guida solamente nel fine-settimana, però
sono contento della notizia».
Il problema è certo di
grande serietà e impegno, anche perché ci si muove nella logica della necessità di
disattivare, quanto prima possibile, la procedura di infrazione per eccesso di
emissioni inquinanti, tuttora in corso da parte dell’UE. Sono stati il Ministro
per l’ambiente Barbara Hendricks, quello dell’agricoltura Christian Schmidt e il
capo della Cancelleria Peter Altmaier, a firmare ed inviare la lettera-comunicazione
dell’iniziativa al Commissario dell’Unione Europea, nell’intento
di dimostrare l’interessamento alla soluzione del problema.
Una proposta, quella in
‘cottura’, che, secondo alcuni ha anche lo scopo di lasciarsi alle spalle lo
scandalo del 'dieselgate', che scosse non poco l'industria dell'auto tedesca; a
leggere tra le righe del contenuto della lettera inviata al Commissario europeo
all'Ambiente, il maltese Karmenu Vella da parte di tre Ministri di Berlino,
inclusa la responsabile dell'ambiente Barbara Hendricks, il collegamento
appare con una certa evidenza.
La lettera in parola
contiene anche l’idea di istituire delle «zone a bassa emissione» per veicoli
di grandi dimensioni, di aumentare i taxi elettrici e di fornire ulteriori incentivi
ai mezzi eco-compatibili. Ciò nonostante, le difficoltà logistico-strutturali
alla base dell’ambizioso progetto, permangono. L’organizzazione delle società
di trasporto tedesche (Vdv) in relazione alla soluzione del problema afferma: «Non
conosciamo nessun produttore in grado di fornire così tanti bus elettrici in tempi
brevi. Neppure quanto il trasporto gratuito peserà, davvero, sulle casse delle
nostre aziende». Eppure, per quanti dubbi sussistano, una soluzione
dovrà essere trovata, e anche a breve!
Cari amici, come ben
potete comprendere, il problema non è solo tedesco ma riguarda molte nazioni,
tra cui l’Italia. La cosa comica è che, mentre in Germania si pensa a far
viaggiare gratis le persone nei mezzi pubblici, da noi il biglietto rincara, continua
a subire aumenti! Eppure, al pari della Germania anche l’Italia è a rischio
infrazione, dopo i richiami dell’Ue per non aver centrato gli obiettivi di
miglioramento della qualità dell’aria! Sembra proprio un controsenso: come si
fa ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici se il costo dei biglietti aumenta?
Il Comune di Milano intende aumentare il costo del biglietto Atm da 1,50 a 2
euro, mentre a Roma, l’Atac, l’azienda municipalizzata della capitale, sembra
ormai prossima al collasso.
Non pensate anche Voi
che il prossimo governo che scaturirà da queste imminenti elezioni, si troverà delle
grandi, belle gatte da pelare?
A domani.
Mario
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