giovedì, febbraio 01, 2018

ARRIVANO I “LEC”, L’ULTIMA EVOLUZIONE NEL CAMPO DELL'ILLUMINAZIONE. UN LUNGO PERCORSO, INIZIATO CON LA LAMPADINA A FILAMENTO. CONSUMARE MENO, ILLUMINANDO MEGLIO.



Oristano 1 Febbraio 2018
Cari amici,
Voglio iniziare il mese di Febbraio parlando di LUCE!
In poco più di un secolo (140 anni) la lampadina elettrica, nata rendendo incandescente un filamento di carbonio, si è fortemente evoluta; è passata gradualmente da quelle a incandescenza a quelle al neon, dalle lampade a risparmio energetico (avvenuto in varie fasi), a quelle a LED, osannate fino a pochissimo tempo fa. Il percorso però, a quanto pare, non era ancora finito! Di recente è stato fatto un ulteriore passi avanti: un sofisticato nuovo sistema ha perfezionato l’illuminazione a LED ricavandone una migliore: quella a LEC. Un percorso incredibilmente camaleontico quello della lampadina, che ha portato questo “corpo illuminante” di cui nessuno, una volta scoperto, ha potuto fare a meno, a raggiungere livelli di altissima tecnologia! Proviamo velocemente a ricostruire il percorso fatto dalla prima fumosa lampada elettrica, nata nel 1878.
Primo inventore della lampadina a incandescenza fu il britannico sir Joseph Wilson Swan, che brevettò la sua innovativa scoperta nel 1878. La lampadina inventata da Swan era costituita da uno spesso filamento di carbonio che, riscaldandosi, emetteva luce e gas. Quest'idea aveva però non pochi difetti: l'interno del bulbo della lampadina si copriva rapidamente della fuliggine emessa dal filamento incandescente annerendosi, vanificando in parte la luce emessa. Inoltre, questo tipo di lampadina consumava tantissima elettricità.
Ad apportare miglioramenti a questa idea, comunque geniale, fu l’americano Thomas Edison, che l'anno seguente (1879) brevettò una lampadina modificata, con un filamento più sottile e ad alta resistenza elettrica. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti. Nell'era moderna, il 1° Settembre 2012, è entrato in vigore in tutta Europa il divieto di vendita delle lampadine a incandescenza, e conseguentemente il mercato iniziò a distribuire in lungo e in largo le nuove lampade a risparmio energetico, che, seppure con un costo iniziale superiore, compensavano la maggior spesa d’acquisto con la maggiore durata e un buon risparmio nei consumi. Successivamente arrivarono i LED, che riuscirono a rivoltare ancora una volta il grande mercato delle lampadine, trasformandolo totalmente.
La tecnologia LED (Light-Emitting Diodes), la straordinaria invenzione premiata con il Nobel per la Fisica nel 2014, costituìva una vera e propria rivoluzione nell’illuminazione: i sistemi illuminanti giungevano allo stato solido, sistema in cui la luce era ottenuta mediante semiconduttori anziché con l’utilizzo di un filamento o di un gas. L’illuminazione a LED, sopratutto, risultò nettamente più efficiente dal punto di vista energetico, con considerevoli risparmi nei consumi, oltre ad avere una durata maggiore e più eco-sostenibile. L'evoluzione però non si ferma, come ben sappiamo, e anche il sistema dei LED si rivelò ancora ulteriormente migliorabile.
Si, amici, sul mercato sono arrivano ora i LEC (acronimo di Light-emitting electrochemical cell). Questo nuovo sistema è basato su celle elettrochimiche che emettono una luce ancora più intensa e più efficiente dei LED. La rivista Nature Communications ha descritto questo nuovo “sistema illuminante” come qualcosa di straordinario: di grande flessibilità, sottile e leggero allo stesso tempo, tanto da poter soddisfare tutta una serie di possibili applicazioni. Per fare degli esempi: dalla diagnostica alla segnaletica stradale, dall’illuminazione pubblica esterna a quella di strutture interne sia pubbliche che private. I ricercatori che hanno messo a punto il nuovo sistema a LEC (studiosi delle Università svedesi di Umeå e Linköping coordinati da Ludvig Edman), hanno dichiarato che questi nuovi componenti luminosi sono stati realizzati con tecniche di stampa e colorazione low cost, simili a quelle impiegate per i quotidiani.
Se con l’avvento dei LED i consumi di energia per l’illuminazione si erano fortemente abbassati, riducendo non solo i costi delle bollette ma anche aumentando l’eco sostenibilità, essendo considerati una fonte di luce pulita e meno inquinante, figuriamoci, ora, con i LEC! Il nuovo sistema, oltre ad essere capace di fornire energia a basso costo anche nelle regioni del mondo prive di reti elettriche, contribuirà a migliorare ulteriormente sia la luminosità che l’efficienza. I LEC, infatti, superano qualitativamente e quantitativamente la precedente tecnologia dei LED.
Le straordinarie caratteristiche dei LEC sono state confermate dal coordinatore del progetto dell’Università svedese, Ludvig Edman, che ha affermato: “La loro particolarità è legare due caratteristiche che finora è stato difficile mettere insieme: luminosità ed efficienza energetica”. Un aspetto quest’ultimo che, secondo i ricercatori svedesi, rende i LEC assolutamente competitivi nei confronti di tutti i precedenti sistemi illuminanti.
Cari amici, sono certo che anche quest’ultima scoperta dei LEC non sarà l’ultima frontiera dei corpi elettrici illuminanti, nati nel lontano 1878. Il futuro credo ci riserverà ancora molte altre sorprese in questo campo!
A domani.
Mario



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