Oristano 23 Settembre 2015
Cari amici,
Il futuro è appena
iniziato! Alcun di Voi ricorderanno certamente il film di fantascienza Star Trek del 1979, nel quale il
capitano James Kirk (William Shatner), comandante dell’astronave Enterprise,
combatteva per salvare la terra dall’invasione aliena. Nella fantasiosa guerra
degli umani contro gli extraterrestri nulla sembrava in grado di arrestare gli
invasori che, catturata la bellissima Ilia, tenente dell’astronave, la tennero
prigioniera per poi restituirla rimandandola indietro sull’Enterprise. Quella
che tornò indietro, però, in realtà era solo un magnifico androide, identico in
tutto e per tutto al corpo umano della donna. Il dottor McCoy, dopo aver
sottoposto a una bio-scansione il “replicante” si accorse con grande meraviglia
della straordinaria qualità dell’androide, così simile al corpo vero della
donna, tanto da esclamare: «Idraulica in micro miniatura, sensori, scaglie
multi-processate formato molecola, micro pompe osmotiche... Ogni funzione del
corpo umano è perfettamente riprodotta, persino l'umidità dell'occhio»!
Per quegli anni questo
film è stato considerato solo frutto di una fantasiosa immaginazione, tanto
lontana dalla realtà, ma oggi? Credo che nel frattempo molte cose siano
cambiate. In questo trent’anni la scienza ha fatto passi da gigante. Quello che
ieri era concepito solo dalla mente fantastica dei visionari, oggi, almeno in
parte, è già realtà. L’uomo oggi è in
grado di fabbricare macchine capaci di costruire altre macchine (robot
industriali), costruire congegni meccanici, persino più piccoli delle cellule
viventi, fabbricare materiali più forti e più leggeri di qualsiasi altro
materiale presente in natura. Dal più grande al più piccolo, nulla è escluso
dalla nuova tecnologia. Minuscoli dispositivi oggi possono viaggiare
all’interno del corpo umano per controllarlo e ripararlo. La scienza è in grado
di fabbricare macchine tanto piccole da avere la dimensione di un virus,
macchine che potrebbero lavorare a velocità che nessuno di noi può ancora
pienamente apprezzare.
Tutto questo grazie
alla scoperta del meraviglioso mondo della nanotecnologia,
ramo della scienza che si occupa della materia “su scala dimensionale inferiore al
nanometro”, ovvero al miliardesimo di metro (in genere tra 1 e 100
nanometri) e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala.
Il termine "nanotecnologia" è nato per indicare la capacità di “manipolazione
della materia” a livello atomico e molecolare, mediante l’utilizzo
di lunghezze dell'ordine di pochi passi
reticolari (un passo reticolare è la distanza che separa i nuclei atomici
in un solido).
Le recenti scoperte, in questo
meraviglioso mondo dell’infinitamente piccolo, hanno consentito di realizzare
cose prima impensabili: non solo a livello teorico ma reale, trasportato nell’uso corrente. Per rendere concreta l’idea pensate a dei “nano robot” che
penetrano nel corpo di un malato di cancro attraverso il sangue e vanno a
distruggere selettivamente le cellule cancerose lasciando intatte le altre;
oppure alla possibilità di ricostruire un cuore del tutto simile a quello
biologico, ma assemblato in stampa 3D e poi ricollocato al posto di quello
malato, ridonando diversi decenni di vita ad un post-infartuato.
Negli ultimi 25 anni
nei laboratori di tutto il mondo si sono fatti esperimenti che i non addetti ai
lavori possono definire proprio 'da stregone': materiali che sanno cambiare forma,
altri che si dilatano se colpiti dalla luce, oppure che sanno immagazzinare
energia o recapitare, da specializzati postini, i giusti farmaci all’interno
del nostro organismo. E' una rivoluzione talmente grande che non si riesce
neppure ad immaginare dove potrà arrivare! Come ha recentemente riportato la
rivista Nature, l’innovazione tocca
tutti i campi della scienza: motori molecolari, rotori, interruttori, pompe, di
dimensioni inimmaginabili, dell’ordine di miliardesimi di metro (nanometri) e
che fanno parte di un'officina gigantesca, dove potrà essere prodotto e
assemblato di tutto.
Cari amici, l'uomo, novello Prometeo, assurto allo stimolante compito di moderno "Creatore",
attraverso la Nanotecnologia, applicata in particolare alla produzione di
microprocessori assemblati a livello molecolare, potrebbe creare macchine
intelligenti in grado di emulare l'intelligenza umana; umanoidi con capacità
intellettive in grado di superare anche quelle del nostro cervello. Non siamo
molto lontani da questo risultato: avere a nostra disposizione l’Intelligenza Artificiale Avanzata (come
viene definita, altrimenti detta anche "forte" o
"generale"), consente di costruire una grande macchina intelligente simile all'uomo, dotata
anche di coscienza di sé, cioè capace di pensare e di decidere. Siamo quasi arrivati al dunque: avere a disposizione esseri artificiali così perfetti e pensanti, in grado di
percepire il proprio "io", e quindi di dialogare e "interagire" con
noi e col nostro mondo, in piena competenza e autonomia.
Amici miei, da ragazzo
ero tanto affezionato ai libri gialli della Mondadori (serie Urania),
considerato che la mia fantasia è sempre stata abbastanza fervida. Oggi, però, alla luce di queste ultime scoperte, un brivido di freddo mi attraversa come una lama: questo
nuovo tipo di intelligenza artificiale avanzata, molto diversa da quella artificiale
attuale, detta "debole" in quanto priva della capacità decisionale e
strettamente legata al codice di programma inserito, mi gela il sangue nelle vene! Mi preoccupa non poco, e la mia mente mi riporta, con un brivido, alla visione del menzionato film di Star Trek.
Insomma, detto brutalmente, Vi confesso che non mi piacerebbe proprio incontrare per strada o al lavoro un replicante che, magari, con i suoi occhi elettronici potrebbe guardarmi con molta antipatia…
Ciao, a domani.
Mario
2 commenti:
Vorrei chiedere se possiamo utilizzare queste fotografie per un nostro convegno
Posta un commento