Oristano
26 Settembre 2015
Cari amici,
uomini e macchine, un
connubio che da sempre, partendo dall’invenzione della ruota, ha legato insieme
il progresso umano e tecnologico. Percorsi, quello professionale e quello
tecnologico, certamente con caratteristiche molto diverse tra loro, ma strettamente
legati da un importante ‘Fil Rouge’ che porta, come significato, quello di lasciare
una “traccia” importante del loro
passaggio. Faccio con Voi questa riflessione, oggi, per parlarvi di due figure
importanti: quella di un uomo straordinario, Ettore Angioni, magistrato che ha
dedicato cinquant’anni della sua vita al servizio dell’applicazione della legge
e quella della Citroen, che si appresta a festeggiare i 60 anni di storia di
Citroen Ds.
Conosco da una vita
Sebastiano Salvietti (Bastiano per gli amici) titolare della Fasauto,
concessionaria Citroen di Oristano, fra le più importanti dell’Isola. E’ da
anni che quest’uomo intelligente, per suscitare interesse e catalizzare
maggiore attenzione, ha cercato di “unire” gli eventi Citroen con altri
similari, come la presentazione di un libro importante. Da qualche anno si è
inventato, su questa lunghezza d’onda, l’evento “Libri e motori”, che realizza nel grande salone della sua
concessionaria sita in Via degli Artigiani, 9 ad Oristano.
Per festeggiare l’importante
anniversario (1955-2015) dei 60 anni di storia di Citroen Ds, Bastiano ha
voluto invitare l’illustre magistrato Ettore Angioni, figura carismatica e
molto nota della Magistratura sarda, che, dopo aver lasciato il servizio
attivo, ha pubblicato l’interessante libro sulla sua vita dal titolo “La mia vita in magistratura, un viaggio
durato cinquant’anni 1965-2015”, Carlo Delfino editore. L’evento, in
calendario Venerdì scorso 25 Settembre, è stato coordinato da Giovanni Dettori,
Direttore Rai Sardegna e da Ottavio Olita, giornalista e scrittore, con la presenza
anche dell’editore Carlo Delfino.
Un nutrito e
qualificato pubblico ha fatto da cornice all’interessante manifestazione: dai
vecchi amici che Ettore Angioni continua ad annoverare non solo ad Oristano ma
in tutta l’Isola, ai rappresentanti odierni delle Istituzioni, Prefettura,
Carabinieri, Onorevoli e Manager di aziende pubbliche e private. Dopo un
cordiale scambio iniziale di saluti, la serata ha preso il via con l’introduzione
di Ottavio Olita, che, da esperto giornalista, ha fatto un quadro preciso della
figura del grande magistrato, con il quale in passato si era tante volte
confrontato come esponente del mondo della comunicazione. Ha ricordato anche episodi
curiosi, che il magistrato ha puntualmente confermato, aggiungendo anche delle
precisazioni. Olita ha poi passato la parola all’autore del libro, ponendogli
provocatoriamente alcune domande, in particolare una: quale, delle varie
funzioni ricoperte, lo avesse particolarmente appagato nella sua lunga vita
lavorativa.
Angioni, con la sua
calma serafica, non ha voluto dare una risposta telegrafica, ma ha voluto,
prima, fare un breve excursus della sua carriera. E’ partito dalla sua prima
esperienza pretorile, mansione ritenuta da Lui “formativa”, che crea nel futuro
magistrato le basi di partenza, di preparazione professionale; Lui iniziò proprio
da Pretore, a ventiquattro anni, a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, seguendo
un lungo percorso che egli stesso ha definito un viaggio durato cinquant´anni nel tormentato, complesso, vitale e
affascinante mondo della giustizia!
Cinquant´anni che hanno
visto cambiamenti epocali, in particolare nel delicatissimo settore giudiziario,
con la scomparsa, via via, di figure mitiche, come quella prima ricordata del
Pretore, certamente fondamentale nel panorama giudiziario, così come quella del
giudice istruttore; cambiamenti che hanno visto anche modificarsi la struttura
del processo penale, col passaggio dal modello inquisitorio a quello
accusatorio. Se a tutto questo aggiungiamo poi il veloce evolversi dei costumi
(in primis l’esponenziale crescita dell’uso delle droghe), la grande libertà
conquistata dai giovani, la nascita del terrorismo e la caduta del muro di
Berlino, che ha annullato la divisione del mondo in due blocchi, si può
comprendere quali e quanti patemi d’animo il magistrato Ettore Angioni abbia
dovuto affrontare nel suo lungo percorso professionale.
Sentiero irto di spine il
Suo: quello di un giovane che, partito a 24 anni dalla realtà di un piccolo e
remoto centro dell’Isola, ha infine raggiunto i vertici di quell´ufficio di Pubblico
Ministero, nel quale ha profuso tutte le sue energie e il suo entusiasmo, in un
lungo viaggio durato mezzo secolo. Moltissimi gli avvenimenti, che Ettore
Angioni ricorda nel Suo libro. Vicende a volte curiose e singolari, con
protagonisti imputati ed avvocati, colleghi e uomini delle forze dell’Ordine, testimoni
e semplici cittadini, un grande campionario di figure, a volte anche patetiche,
che hanno lasciato in Lui una traccia indelebile. I ricordi più vivi, ha detto,
sono riferiti al periodo in cui si è occupato di giustizia minorile (mansione
che, dopo quella di Pretore lo ha maggiormente appagato), precisando che il
carcere per i giovani andrebbe in qualche maniera evitato, pur trovando sistemi
per far pagare la colpa commessa.
Al termine dell’incontro
tutto il pubblico ha voluto complimentarsi con l’uomo-magistrato che, con
grande serietà ed umiltà, ha svolto una professione difficile e impegnativa. In
chiusura, dopo i ringraziamenti del padrone di casa Bastiano Salvietti, dell’Editore
Carlo Delfino e dei numerosi amici che si sono complimentati con Lui, uno
sfizioso aperitivo ha chiuso la serata.
Cari amici, ho
conosciuto Ettore Angioni da rotariano: lui appartenente al club di Cagliari
Est (dove è stato Presidente nell’anno 1992-93), io a quello di Oristano. L’ho
salutato volentieri, così come i tanti amici del club che non sono voluti
mancare all’appuntamento, a partire dal Presidente Marco Franceschi, dai Past
President Elio Meloni, Vincenzo Falqui Cao, Armando Virdis, Tonino Barberio, Mario
Cocco, Antonio Sulis, Nando Loddo, e Luciano Gavelli, quest’ultimo fraterno
amico di Ettore, col quale, da colonnello dei carabinieri, collaborò a lungo e che
lo ha ripetutamente citato sia nel libro che nella presentazione. Io ho colto l’occasione
per regalargli uno dei miei libri, quello sulla “Mediazione Giudiziaria”, l’argomento
più vicino alla professione da Lui svolta. Spero lo abbia gradito.
Grazie, amici, a
domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento