Oristano
13 Settembre 2014
Cari amici,
a parte il sedentario
lavoro d’ufficio, sono tante le professioni la cui attività lavorativa si
svolge praticamente in piedi. Dagli operai degli stabilimenti ai meccanici, dai
commessi agli addetti alle vendite, tantissimi sono quelli che la sera quasi
non si sentono le gambe, perché per tutto il giorno hanno sopportato il peso
del corpo. Anche nel tempo libero a chi di noi non è mai capitato di arrivare
in ritardo ad una manifestazione e trascorrere un lungo periodo stando in
piedi? Anche se la partecipazione poteva essere interessante, dopo poco
tempo la stanchezza si fa sentire e si è costretti ad abbandonare. A questo spiacevole
inconveniente, però, qualcuno ha cercato di porre rimedio, in modo anche abbastanza
curioso ed interessante.
L’idea per risolvere il
problema è venuta ad un ingegnere svizzero, certo Keith Gunura, fondatore di Noonee, una startup composta da un pool di ingegneri all’avanguardia: è stata
ideata una sedia “indossabile”,
sotto forma di un esoscheletro per
le gambe. Senza essere colti da vertigini futuristiche, abbinando mentalmente
l’esoscheletro a fantascientifiche visioni futuristiche alla Robocop, alla Iron-Man,
passando per Terminator, proviamo ad immaginare, invece una “struttura” rigida e snodabile,
trasformabile in una semplice sedia. Le barre di metallo capaci di avvolgere il
nostro corpo, infatti, non sono solo oggetto di studi militari alla ricerca del
superuomo, ma anche di piccole startup che si limitano, più modestamente, a
trovare soluzioni ai problemi di ogni giorno. Uno di questi problemi è proprio la
necessità di sedersi. Al campeggio come al mare, sull’autobus o in una catena
di montaggio, siamo spesso costretti a portare con noi numerose attrezzature
(leggasi sedie) per rilassare al momento giusto le gambe e la mente. Ecco come
la startup svizzera Noonee, ha cercato di risolvere il problema: creando
Chairless Chair, ovvero la sedia senza sedia.
Il sistema ideato è semplice
e geniale allo stesso tempo. Si tratta in realtà di due barre di alluminio,
unite tra di loro da un giunto, che si mettono dietro a ogni gamba. Un attacco
consente di bloccarle all’altezza del tallone; delle cinghie le fissano su
cosce e polpacci mentre una piccola seduta posta sul bordo superiore consente
di sedersi. Una volta indossate diventano come delle seconde gambe che seguono
il profilo dei nostri arti, consentendoci di camminare e spostarci senza
impedimenti e di sederci abbastanza comodi, quando lo vogliamo, ovunque ci troviamo.
Dopotutto ogni gamba robotica pesa solo due chili ma regge fino a 200 chili di
peso. Indossato il sistema ci sembra di essere sospesi nel vuoto, e in
effetti un po' lo si è: con le gambe piegate al punto giusto ma senza nulla sotto i
glutei!
La Chairless chair, assicurata alla vita con una cintura, è corredata da una batteria
che ne garantisce il funzionamento per 24 ore. E’ una batteria piccola, da 6V,
quindi piuttosto leggera. Il peso complessivo di tutto l’esoscheletro non
supera i 2 KG. L’apparecchio è, tra l’altro, pensato per stimolare una
posizione corretta per la colonna vertebrale, con la schiena dritta. Insomma,
questo sistema di seduta è un ottimo compromesso per il nostro sistema
scheletrico. Lavorare su una sedia tutto il giorno riduce la nostra aspettativa
di vita e lavorare in piedi causa disturbi da moto ripetitivo e problemi alle
articolazioni e alla schiena: non c'è davvero modo di salvarsi
dall'invecchiamento, ma cercare un compromesso che ci renda più salutare
l'esistenza è una necessità costante.
Lavorare sempre in
piedi, lo sappiamo, non è solo stancante ma è anche pericoloso per la salute,
specie in alcune attività come ad esempio le officine o le catene di montaggio;
tutti luoghi dove le sedie sarebbero proprio fuori posto, in quanto creerebbero
ingombro, occupando spazi destinati a restare aperti e liberi. Questa curiosa sedia
“indossabile” recentemente inventata si adatta invece perfettamente a simili
luoghi di lavoro: consente di camminare agevolmente, correre e muoversi senza
impiccio, ma al momento opportuno, premendo un pulsante “tac”, ed ecco nata
come per incanto la sedia! Una volta dato il comando al meccanismo, se
abbassiamo il sedere la “sedia senza sedia” si blocca e ci possiamo mettere
comodi.
L’invenzione, cari
amici, pur apparentemente semplice e meccanica, coinvolge anche la robotica. A “corredo
di bordo”, infatti, troviamo un meccanismo a batteria che rileva il peso di chi
indossa la Chairless Chair e attiva un ammortizzatore che consente di
scaricarlo a terra nel modo giusto. Basta attivare il congegno, mettersi nella
posizione desiderata e il gioco è fatto. Il peso ricade tutto sul tacco della
scarpa e noi ci ritroviamo seduti senza fatica. Va detto che il congegno è
ancora un prototipo ed è pensato soprattutto per applicazioni industriali (la
Audi e la Mercedes sono già in trattative per averlo, mentre BMW sperimenterà la
Chairless Chair nei prossimi mesi all'interno delle sue catene di montaggio), ma è interessante
immaginare anche una diffusione su larga scala per l’immediato futuro, magari
con un dispositivo più leggero, maneggevole e dal design più umano. Per i
pendolari oggi è un sogno trovare un posto sugli affollati mezzi pubblici
italiani ma forse, tra non molto, potrà essere realizzato.
Cari amici, l’invenzione
mi sembra una buona soluzione. Se vogliamo fare paragoni con il passato, potremo
dire che questo marchingegno è l’equivalente di quegli sgabellini con uno o tre
gambe usati dai contadini per mungere le mucche. Chairless chair, disegnata per professionisti
che alternano grande dinamismo a lunghi periodi di staticità, in futuro sarà
anche più semplice e leggera, forse sarà possibile ridurre ulteriormente gli ingombri in modo da renderla accessibile a
molte altre categorie di lavoratori. Potrà certamente aiutare a ridurre gli
incidenti sul lavoro e l'incidenza dei disturbi muscolo-scheletrici, innalzando
comfort e produttività, come assicurano gli ideatori.
Che dire, cari amici,
certe menti pensanti…sono in grado di inventarne una più del diavolo!. Sarò
curioso, quando sarà in commercio, di provarla questa Chairless
chair!
Ciao a tutti.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento