Oristano
17 Giugno 2014
Cari amici,
il grande fermento, da
tempo in atto per realizzare al meglio “Expo
2015”, ha portato la giunta Milanese guidata dal sindaco Pisapia a decidere
di cambiare totalmente volto anche alla piazza più cara ai milanesi: Piazza
Duomo. La grande piazza, dove si affacciano la Galleria Vittorio Emanuele II ed
i più bei palazzi della città, tra i quali palazzo dell’Arengario, rivestito in
marmo rosa di Candoglia, lo stesso con cui è stato costruito il Duomo, vivrà una
rivoluzione storica. Le ruspe hanno già iniziato a demolire, poco lontano dal
sagrato del Duomo, l’antica pavimentazione realizzata nel 1928 dall’architetto
Portalupi. Dopo la pedonalizzazione di piazza Castello sono
partiti dunque anche i lavori di trasformazione della centralissima piazza
Duomo.
A suggerire l’idea del
giardino in Piazza Duomo ha contribuito il tema "Nutrire il Pianeta": l'Amministrazione Comunale ha
deciso di trasformare il cuore pulsante della metropoli milanese in un vero e
proprio bosco-orto. Il progetto adottato, vincitore del
bando pubblico lanciato dal Comune, ha avuto nei giorni scorsi il via libera
definitivo dalla Soprintendenza alle Belle arti e si è dato il via ai lavori. Come
si legge in una nota del Comune, la radicale modifica della piazza non avrà
costi per l'Amministrazione: sarà uno sponsor privato a sostenere tutti gli
oneri di realizzazione e successiva manutenzione per tre anni. Dopo il via libera
della Soprintendenza, la storica Piazza è stata già recintata e le ruspe hanno
rimesso a nudo la terra; due piccoli boschetti stanno velocemente sorgendo ai
lati della piazza: sono composti da carpini, alberi di media grandezza con
un'altezza che non supererà i 3-4 metri. Nella grande aiuola centrale, invece,
in grandi contenitori riempiti di terra verranno sistemati, con sequenza
stagionale, colture orticole su vari livelli: diverse graminacee coltivate in
Lombardia (grano, avena, segale, orzo) e alcune specie aromatiche fra le più
diffuse negli orti e nei giardini, come menta, ruta, lavanda e rosmarino. Sarà,
quello in corso di realizzazione, anche un orto didattico per i ragazzi
milanesi: un cartello informerà con precisione i cittadini dei contenuti e del
significato del nuovo verde di Piazza del Duomo.
"Un progetto in
piena sintonia con Expo 2015 - ha commentato l'Assessore
al Verde, Chiara Bisconti - sia nella scelta delle piante presenti sia
nello spirito della cura del verde: non più solo ornamentale, ma legato alla
storia del territorio, alle specie presenti nelle nostre campagne".
«Uno splendido biglietto da visita per la
città» ha concluso l’Assessore, pensando all’impatto che avrebbe creato agli
occhi degli oltre venti milioni di visitatori attesi l’anno prossimo per Expo
2015. A fine Maggio, chi è transitato in Piazza Duomo ha potuto vedere i
boschetti di carpini già messi a dimora: oltre che di buon impatto visivo, sicuramente
capaci di dare buona frescura nei mesi più caldi a passanti e turisti. La gara,
promossa dal Comune attraverso un bando pubblico per ridisegnare le aiuole del
luogo simbolo della città, ha visto vincitore il progetto “Piano di trasformazione”, presentato da Nespoli Vivai di Carugate
in collaborazione con Konica Minolta e con lo studio di architettura Lissoni.
Svolta verde, dunque,
per Piazza del Duomo a Milano, con costi pressoché nulli per l’Amministrazione,
grazie all’accordo con gli sponsor. Anche i materiali usati per la
realizzazione sono di prim’ordine. La struttura dei contenitori centrali verrà
realizzata in acciaio Cor-Ten che
possiede una elevatissima resistenza alla corrosione e un’elevata elasticità.
Per
la prossima primavera la Piazza del Duomo, fanno sapere dall’Amministrazione comunale,
avrà già il nuovo aspetto definitivo e potrà essere ammirata in tutta la sua
nuova bellezza. Ottima anche la scelta degli alberi utilizzati, i carpinus
betulus (carpino bianco) e clerodendrum trichotomum (clerodendro): il carpino,
specie sobria ed elegante, richiama alla mente il giardino lombardo ottocentesco,
che lo utilizzava per creare particolari atmosfere, mentre Il clerodendro si
ricollega alla tradizione popolare lombarda del giardino privato, albero che si
fa amare per la sua fioritura tardo-estiva deliziosamente profumata.
Come stanno vivendo i
milanesi sia la pedonalizzazione di Piazza Castello che la rivoluzione verde
davanti alla splendida Cattedrale cittadina? Considerano tutto questo un bene o un
sacrilegio? Come avviene un po’ in tutte le parti del mondo, all’entusiasmo
del Comune di Milano, non corrisponde totalmente il gradimento dei numerosi cittadini.
Questi si dividono tra sostenitori e scettici; ai favorevoli, in varia misura al progetto si contrappongono, ad esempio, alcuni dei grandi nomi
dell’architettura italiana, come Cini Boeri, che considera “inadeguato” tale
progetto, rispetto al contesto urbanistico-architettonico della Piazza.
Cari amici, cambiare è
sempre come il partire: è un po’ morire! Perché il cambiamento crea ansia (chi
lascia la strada vecchia per la nuova…), è un lasciare il sicuro per l’incerto.
Siamo stati sempre sedotti dal “consueto”, dal consolidato, dall’esistente, e
ogni cambiamento porta con se timori, traumi, e patemi d’animo. Cambiare, però,
significa anche sperimentare, provare altre soluzioni: se l’uomo non avesse
fatto le fughe in avanti (inizialmente tanto discusse e criticate) il mondo non
sarebbe mai cambiato in meglio! Ben venga, dunque, il verde e l’orto didattico
in Piazza Duomo a Milano. Io sono convinto che i visitatori, che ci auguriamo
numerosi nel prossimo EXPO 2015, saranno felici della nuova Piazza, e anche di
trovare un po’ d’ombra nelle giornate di calura, accompagnati anche dal profumo
delle nostre meravigliose essenze, come la menta o la lavanda!
Grazie amici della
Vostra cortese attenzione.
Mario
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