sabato, giugno 21, 2025

LA SARDEGNA E LA LEGGENDA DEL GIGLIO DI MARE, CHE D’ESTATE RENDE MERAVIGLIOSE E PROFUMATE LE NOSTRE BELLE SPIAGGE.


Oristano 21 giugno 2025

Cari amici,

Oggi è il primo giorno dell'ESTATE 2025: Buona estate a tutti Voi! Oggi rifletto con Voi lettori sul meraviglioso Giglio di mare, del quale ho già avuto occasione di parlare su questo blog nel post del 5 luglio 2021, trattando l'argomento della LEGGENDA DELLA SIRENA DELLA BAIA DI SANTA REPARATA. Chi è curioso può andare a leggere questo post cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2021/07/la-leggenda-della-sirena-della-baia-di.html. Oggi, però, voglio tornare ancora sull’argomento, ovvero dialogare su questo straordinario fiore, bello e profumato, che ingentilisce le nostre spiagge, rendendole davvero un paradiso!

Il GIGLIO DI MARE ha un curioso nome scientifico: “Pancratium Maritimum”. Questo nome Pancratium è derivato dal greco pan, tutto, e cratys, potente, in considerazione dell’antico riferimento alle sue presunte proprietà medicinali, mentre il termine Maritimum (di origine latina) gli deriva dal fatto che il suo habitat è quello costiero. Questo bellissimo giglio ha una curiosa, antica storia, che affonda nella leggenda. 

Nella nostra Sardegna è comunemente chiamato” Lillu de mari”, ed è talmente apprezzato come una vera e propria meraviglia della natura, che in tanti vorrebbero addirittura trapiantarlo nei giardini di casa! Si, amici, questo giglio è proprio d’estate che si mostra così bello e profumato a quanti si recano al mare! Il periodo della sua fioritura, infatti, è compreso tra giugno e settembre, e i suoi fiori profumati ed eleganti fuoriescono dalla sabbia spontaneamente sulle nostre coste e negli altri litorali bagnati dal Mar Mediterraneo.

In Sardegna attorno all’origine de “Su Lillu de mari”, sono nate diverse leggende. Una di queste lo vedrebbe legato a una delle tante vicende amorose che avvenivano nell’Olimpo, dove il grande protagonista, Zeus, il padre degli dèi, ne combinava continuamente più di Bertoldo! In una di queste leggende si racconta che Zeus si invaghì di una bellissima donna di nome Alcmena, dalla quale ebbe un figlio di nome Eracle (chiamato Ercole nella mitologia romana), che è passato alla storia per le sue memorabili dodici fatiche.

Questo fanciullo straordinario, ERACLE, sarebbe stato affidato da Ermes, il messaggero divino, alla dea Era, sposa di Zeus che lo allattò rendendolo un eroe invincibile. Il piccolo però, mentre prendeva il latte, le diede un morso che fece cadere dal suo seno parte del latte: uno spruzzo raggiunse il cielo, creando la Via Lattea, mentre un altro cadde sulla terra e creò il giglio di mare! Indubbiamente una curiosa ma bella leggenda! Ma, come ben sappiamo la fantasia dell’uomo (e di certo quella dei sardi non è da meno) è grande, e altre leggende hanno come protagonista lo straordinario giglio di mare. Eccone un'altra.

Questa interessante leggenda, sempre legata al colore immacolato del giglio di mare, ha una certa derivazione sarda, in quanto vi si racconta che questo giglio è nato dai capelli biondi di una pastorella sarda! Avere i capelli biondi in passato era una caratteristica molto rara, e quindi la ragazza non passò di certo inosservata agli occhi degli spietati pirati saraceni che spesso invadevano la Sardegna. In una delle loro spedizioni, questi pirati riuscirono a catturarla; la malmenarono e torturarono, al punto tale da ucciderla, gettando poi il suo cadavere in mare. Quando il corpo senza vita della giovane arrivò sulla costa, i suoi capelli erano ancora pieni di vitalità, e riuscirono a rilasciare la loro linfa sulla sabbia, dando in questo modo vita ai gigli di mare.

Le leggende su questo magnifico giglio, cari amici, sono tante: quelle che ho riportato sono solo 2 delle più note; interessante anche un’altra, quella che ho riportato nel post del blog prima menzionato. In questa leggenda il giglio, per diffondersi nelle spiagge, ebbe inizialmente bisogno dell’aiuto delle sirene; ecco cosa racconta la leggenda. La sirena di Santa Reparata aiutò la diffusione di questi fiori portandoli di baia in baia e seminandoli nelle spiagge, dove, con l’arrivo del periodo estivo, si svilupparono tanti bianchi e immacolati gigli di mare, la cui fioritura può essere ammirata anche da lontano! Insomma, il giglio di mare è ritenuto un meraviglioso regalo per gli abitanti della terra, ai quali ricorda la straordinaria forza e potenza della natura.

Cari amici lettori, chiudo questa riflessione ribadendo a tutti Voi che il Giglio di mare è una specie a rischio di estinzione, per cui è protetto e nessuno è autorizzato a strapparlo dalla sabbia dove cresce! Amici, chiunque abbia passeggiato almeno una volta in riva al mare, in una delle tante nostre belle spiagge, non può non averne sentito il suo dolce profumo e ammirato la sua bellezza! Per lungo tempo questa pianta ha rischiato di scomparire, per via della facilità con cui si possono estrarre dalla sabbia i bulbi e il fiore, ma fortunatamente, grazie a una serie di provvedimenti che ne vietano la raccolta, finora è stato possibile preservarne la conservazione. Rispettatelo sempre il Giglio di mare, ed esso continuerà a deliziare, con la sua bellezza e il suo profumo, anche le nuove generazioni!

A domani.

Mario

 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie Mario.