Oristano 9 giugno 2025
Cari amici,
Potrà sembrare Incredibile
ma è vero! l’Egitto ha di recente
annunciato di avere in corso di realizzazione un ambizioso progetto: un
grandissimo fiume artificiale, chiamato “NEW DELTA”, lungo ben 114
chilometri, che, attraversando zone oggi aride e non coltivabili, consentirà
nuove grandi culture ora impossibili. Il costo è altissimo: oltre 5 miliardi di
euro. Sarà il fiume artificiale più grande al mondo nel suo genere, e scorrerà parallelo
al fiume Nilo, con cui è collegato. Il mega-progetto mira a trasformare
l'Egitto, recuperando 2,2 milioni di acri di aree verdi coltivabili (ovvero
circa 9.000 km2) a ovest del Delta del Nilo.
Questo progetto “faraonico”
fa parte di un insieme di importanti iniziative del Governo egiziano, finanziate per assicurare una maggiore sicurezza alimentare. L'Egitto, infatti, è tra i
maggiori importatori di grano al mondo: basti pensare che Russia e Ucraina
hanno fornito l'80% delle importazioni di grano dell'Egitto nel 2021; con lo
scoppio della guerra in Ucraina, però, i prezzi del grano hanno subito gravi rincari. Il
progetto, già ipotizzato nel Marzo 2021, ha ora preso corpo, e i lavori sono in
pieno svolgimento, tant'è che già una importante parte dell'opera è stata realizzata.
A leggere le cifre, questo progetto appare grandioso: nel lungo tracciato ben 22 chilometri di tubi saranno
interrati sotto la superficie del terreno (attraversano le zone già coltivate),
e altri 92 chilometri saranno invece a percorso aperto; il nuovo fiume-canale
trasporterà le acque sotterranee, agricole e di drenaggio, presso la stazione di
al-Hammam. Lo studio prevede che le risorse idriche vengano convogliate nella
potente centrale di Al-Hammam, il più grande impianto di trattamento delle
acque reflue agricole del mondo, che a pieno regime tratterà 7,5 milioni di m³
d’acqua al giorno, una capacità impressionante di ben 86,8 m³/secondo operando su un'ampia area
superiore a 320.000 m².
Amici, l’imponente
progetto, che di certo evidenzia molteplici aspetti positivi, ha anche messo in
luce e suscitato notevoli problematiche per il suo forte fabbisogno d'acqua; tanti i dubbi sul possibile impatto ambientale, sulle pratiche di gestione delle
risorse idriche, e, non ultime, le possibili violazioni del diritto
internazionale. L'Egitto ha notoriamente una limitata risorsa d'acqua, con una
disponibilità idrica di 660 metri cubi pro capite all'anno, e questa impresa
potrebbe mettere a dura prova le già limitate risorse idriche, oltre che
sollevare interrogativi sulla sostenibilità di una deviazione idrica così
massiccia.
Operazioni di
trasformazione di una portata così ampia, mettono seri dubbi sulle possibili
conseguenze; la deviazione delle acque del Nilo minaccia di perturbare gli
ecosistemi del bacino fluviale, con conseguente potenziale riduzione della
biodiversità e alterazione degli habitat naturali, oltre a creare forti dissidi
con le nazioni vicine; potrebbe, infatti, perturbare il delicato equilibrio esistente
sulle gestione delle acque del Nilo con la vicina Etiopia, che dipende
fortemente dal Nilo per il suo fabbisogno idrico e sviluppo.
In questo millennio le
variazioni climatiche risultano sempre più preoccupanti, e, unite all’aumento
della temperatura, stanno allertando i Paesi a cercare soluzioni, la cui realizzazione,
però, potrebbe creare non poche problematiche. Comprensibile per l’Egitto il
disegno di recuperare terreni da coltivare, tant’è che anche altri Paesi stanno
progettando simili operazioni. Di recente anche l’Arabia Saudita ha pensato a
costruire un fiume artificiale per risolvere i problemi idrici e agricoli; un
progetto ugualmente mastodontico, se pensiamo che il fiume artificiale saudita e
progettato addirittura più lungo del Nilo, ben 12.000 chilometri! Certo, con
una larghezza di soli 11 metri e una profondità di 4 metri, quindi non certo
navigabile, ma comunque non certo di poco conto!
Cari amici, il futuro del
pianeta presenta tutta un serie di problematiche che l’uomo sta cercando di tamponare,
per quanto non sia facile, ed è ovvio che di certo i conflitti non mancheranno!
Questi progetti ambiziosi in atto, di cui oggi parliamo, potrebbero davvero cambiare
radicalmente il futuro dell’agricoltura e dell’approvvigionamento idrico in
zone aride come l’Egitto e l’Arabia Saudita. L’uomo, con l’utilizzo della
moderna tecnologia, credo che salverà il pianeta, e un giorno, forse, potremmo
vedere numerosi, lunghissimi fiumi artificiali attraversare zone desertiche,
portando vita e opportunità a milioni di persone.
A domani.
Mario
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