Oristano 19 febbraio 2025
Cari amici,
Come ben sappiamo nel
corso dell’anno si alternano quattro diverse stagioni, nelle quali il clima oscilla
da un gran freddo ad un altrettanto grande caldo. L’uomo, stante queste
differenze, per difendersi sia dal caldo che dal freddo, ha cercato, in tutti i
tempi, di isolare la propria abitazione con l’utilizzo di materiali che lo
riparassero dal clima esterno. Lo ha fatto in passato con muri spessi, con
doppi muri riempiti all’interno di materiali isolanti, come sughero, lana e quant'altro, tra cui la canapa.
Insomma, isolare la casa, o anche l’ufficio, in maniera professionale, sia per l’inverno che per l’estate, è diventata nel tempo una necessità inderogabile, che, oltre che consentire di vivere in modo adeguato la propria
abitazione, raggiunge anche lo scopo di vivere in modo più confortevole, risparmiando anche sulle spese di riscaldamento d’inverno e del condizionamento d’estate. Il comfort estivo, in
particolare, è un problema sempre più attuale, a causa del global warming, e
lo sarà sempre di più in futuro. Per questo, isolare in modo adeguato la
propria abitazione, sia d’inverno che d’estate risulta addirittura fondamentale!
Ebbene, amici, gli studi
sul giusto isolamento delle abitazioni continuano senza sosta e, di recente, sono
state portate all’attenzione delle “NOVITÀ”, che in realtà non sono altro
che un ritorno al passato! Trattasi,
infatti, della riscoperta di un materiale da tempo ben noto, in quanto
perfettamente isolante ed ignifugo, che riesce ad isolare resistendo anche alle
altissime temperature, cosa di certo non da poco! Di cosa stiamo parlando?
Ma della CANAPA! È questo un materiale davvero straordinario, naturale e
non chimicamente composto, che sul nostro pianeta è noto e usato da millenni!
Molti non immaginano
nemmeno le caratteristiche di questo naturalissimo prodotto! Pensate che un
muro fatto di canapa e calce ha superato una prova di resistenza al fuoco
straordinaria, mantenendo una temperatura di solo 2 °C su un lato, dopo che l’altro
era stato esposto a una fiamma di 670 °C per 4 ore. La riscoperta di questo antico
materiale si sta nuovamente imponendo come una delle soluzioni più promettenti
nel settore dell’edilizia per la sua eccellente resistenza termica, le sue proprietà
ignifughe e la grande durata nel tempo. Non solo la canapa è in grado di garantire una
protezione senza pari in caso di incendi, ma si distingue anche per la sua
sostenibilità, essendo completamente compostabile.
Le fibre di canapa, combinate
con la calce, offrono vantaggi innegabili, sia sotto il profilo della sicurezza
che su quello dell’efficienza energetica, oltre che sulla durabilità. I muri in
canapa e calce non solo migliorano la resistenza al fuoco, ma offrono anche un
isolamento termico superiore rispetto ai materiali tradizionali, contribuendo a
ridurre il consumo energetico e a creare ambienti più salubri. Senza
dimenticare che, essendo una fibra naturale, risulta certamente più salutare di
tanti composti chimici di nuova generazione.
Amici, la canapa è una
pianta naturale che cresce rapidamente, richiedendo pochissime risorse per il
suo sviluppo, e può essere coltivata senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti
chimici. La sua fibra, combinata con la calce, crea un materiale eco-compatibile
che non solo resiste agli incendi, ma è anche durevole per oltre un secolo, con
un impatto ambientale minimo. Grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse
condizioni climatiche, questo materiale è ideale per l’edilizia sostenibile.
Cari amici, viviamo in un
mondo sempre più inquinato, e la riscoperta dei materiali naturali e
sostenibili come la canapa e la calce può essere la chiave per un futuro più
ecologico nell’edilizia; materiali come canapa e calce potrebbero giocare un
ruolo fondamentale nella costruzione e/o ristrutturazione di edifici a basso
impatto ambientale, ovvero diventare una nuova risorsa fondamentale nel
costruire il futuro dell’architettura ecologica. Investire in futuro significa
anche (spesso lo dimentichiamo) utilizzare con intelligenza le conoscenze del
passato!
A domani.
Mario