Oristano 15 ottobre 2020
Cari amici,
Incredibile ma vero! L’eCommerce,
complice anche il Lockdown, sta raggiungendo livelli di sviluppo cos’ veloci da
superare le più rosee previsioni; nei prime 5 mesi di quest’anno si è
registrato un salto evolutivo verso il digitale praticamente di 10 anni! I
consumatori hanno repentinamente modificato le loro abitudini di acquisto,
spostandosi velocemente dal negozio tradizionale verso l’eCommerce, che ha
garantito serietà, velocità e continuità di servizio, con buon gradimento per i
cittadini. Il lockdown ha dunque triplicato i nuovi consumatori online in
Italia: tra gennaio e maggio 2020 i consumatori sono passati dai precedenti 700
mila dello scorso anno ai circa 2 milioni attuali.
I numeri parlano chiaro: dall’inizio
del lockdown, l’eCommerce è cresciuto, anche a livello mondiale, in modo
incredibile. Pet care (+154%), cibi freschi e confezionati (+130%), prodotti
per la cura della casa (+126%) e della persona (+93%), sono i settori che sono
cresciuti maggiormente nel commercio online. In Italia un salto davvero
imprevisto, con una crescita incredibile se pensiamo ad un triplicare degli
acquisti. Si tratta di una crescita ben più forte di quella attesa, e che il
Coronavirus ha indubbiamente contribuito a moltiplicare.
Stiamo assistendo a
un’evoluzione inaspettata dei modelli di consumo degli italiani. A cambiare, in
tempi record, sono state soprattutto le modalità di spedizione e di consegna. Il
Click&Collect, ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e
di ritirarlo in negozio da parte del cliente, ha registrato una crescita del
+349% e ci si aspetta che nei prossimi mesi diventerà un’abitudine sempre più
consolidata, poiché consente flessibilità, adattamento alle esigenze di
mobilità e, soprattutto, distanziamento sociale”, ha commentato Roberto
Liscia, Presidente di Netcomm (Netcomm è il Consorzio del Commercio
Digitale Italiano, punto di riferimento in materia di e-commerce e retail
digitale nel panorama nazionale e internazionale).
L’e-commerce del Food&Grocery
(è così chiamato l’insieme dei prodotti di largo consumo confezionati, noti anche
come consumer goods o FMCG, acronimo di fast-moving consumer goods), in Italia
vale 812 milioni di euro e registra una crescita del +37%, mentre gli acquisti
dell’alimentare – che corrispondono all’87% del comparto Food&Grocery –
ammontano a 708 milioni di euro di valore, con una crescita del +39%.
Amici, la diffusa
convinzione che l’eCommerce stia cannibalizzando il negozio fisico resta, comunque,
un falso mito, tutt’al più potrebbe essere una verità valida solo fino a un
certo punto. L’eCommerce, secondo Dunnhumby (Dunnhumby Italia è una
società che svolge attività di marketing, servizi di consulenza e prestazione
di servizi in ambito commerciale), è infatti proprio la chiave giusta per cercare
di aumentare il numero degli acquirenti, compresi quelli che si recano
fisicamente negli spazi commerciali.
Gianluca Carrera, chief
solutions officer di Dunnhumby, è convinto che il
consumatore continuerà a seguire le due strade (negozio fisico e on line); Ecco
come si esprime: “Non è corretto distinguere i consumatori per canale: i
consumatori online sono gli stessi che vanno al negozio fisico”.
Secondo Dunnhumby, infatti, gli acquirenti multicanale valgono tre volte più di
altri acquirenti; pertanto, è necessario considerare la loro redditività
complessiva e il modo in cui si evolvono per generare un profitto maggiore nel
tempo. Riferendosi in
particolare al mercato italiano degli acquisti di cibi online, Carrera afferma:
“Abbiamo visto la penetrazione dell’eCommerce raddoppiare e crediamo che
i numeri continueranno a crescere. Sulla base della nostra più recente ricerca,
infatti, un’alta percentuale di persone che fa attualmente acquisti online
prevede di continuare a farlo in futuro. Nei nostri studi effettuati all’inizio
della pandemia, l’Italia era uno dei Paesi caratterizzati da più timori verso l’eCommerce
fra i 28 valutati, ma successivamente l’indice di preoccupazione è sceso
significativamente”.
In ogni caso, ha continuato
Carrera, “l’Italia è ancora un Paese che fa molto affidamento sul
commercio tradizionale e sul formato convenienza, che presta molta attenzione
alla freschezza degli articoli e ama scegliere di persona i prodotti freschi:
sono questi, due dei principali ostacoli per l’adozione dell’eCommerce, che ha
quindi continuato a essere al di sotto degli indici globali, come media”.
Cari amici, che l’eCommerce,
andrà in crescendo non vi è ombra di dubbio. Personalmente, però, credo che il
negozio fisico sopravviverà, in quanto troverà buon accordo con i colossi del commercio
on line, considerato che l’interesse di vendere, nella maniera migliore
possibile, è nella logica commerciale di entrambi. Credo che anche in questo
settore, sia sempre valido il vecchio detto che diceva: “Una mano lava l’altra…e
tutt’e due…lavano il viso”, (ovvero, in questo caso, guadagnando e facendo
affari entrambi).
A domani.
Mario
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