Rape rosse |
Oristano 8 ottobre 2020
Cari amici,
La “RAPA ROSSA”, ‘BARBABIETOLA
ROSSA’, (Beta vulgaris L.) è un tubero dall'inconfondibile e particolarissimo
colore rosso brillante. Pur appartenendo alla famiglia della barbabietola da
zucchero, non va assolutamente confusa con questa, sia per composizione che per
utilizzo. Di barbabietole ne esistono, infatti, diverse varietà: da zucchero,
da orto, e anche da foraggio, destinate all'alimentazione del bestiame.
Questo tubero era noto e
utilizzato anche nelle antiche civiltà: conosciuto nel mondo greco (ne parla Teofrasto)
e anche nell’antico mondo romano, come scrissero Plinio il Vecchio e Columella.
Allora la Beta veniva usata non solo come cibo, ma anche come medicinale. Nel
XV secolo la sua coltivazione si diffuse, in particolare nei monasteri, per il
prevalente utilizzo delle sue foglie, ma in seguito la sua diffusione si estese
anche per il consumo della radice (specialmente nella variante rossa). Successivamente
lo sviluppo maggiore di questo tubero fu riservato alla barbabietola da
zucchero, considerata l’importante quantità di sostanza zuccherina che se ne
poteva estrarre.
Tornando alla varietà di
cui voglio parlarvi oggi, la Barbabietola rossa, questa ha una grande
radice tondeggiante, carnosa, con una piccola radichetta finale, il cui tratto particolarmente
caratteristico è dato dal forte colore rossastro, che, a seconda della varietà,
può essere un rosso più delicato o più violento, che tende al violaceo o si
alterna al bianco, ma è comunque sempre rosso; questa colorazione particolare è
dovuta al pigmento naturale contenuto, chiamato betanina. Tra le varietà di
rapa rossa più conosciute e coltivate, ci sono la Barbabietola Nera piatta
egiziana, caratterizzata da un colore molto scuro, la varietà Detroit,
molto diffusa negli Usa, la varietà tonda di Chioggia, originaria
dell’Italia e nota perché presenta, una volta tagliata, anelli bianchi e rossi.
Quanto al suo consumo, la
rapa rossa si può mangiare sia cruda sia cotta; in commercio esistono le
confezioni sottovuoto di rape rosse semicotte. Se si decide di comprarla
fresca, si deve scegliere una radice soda, priva di muffa, non troppo grande.
In frigorifero si può conservare per svariati giorni, anche settimane. Si può
anche congelare, dopo averla fatta bollire per qualche minuto. Per quanto
riguarda le radici vendute sottovuoto, è necessario rispettare la data di
scadenza. Ovviamente la rapa rossa da cruda mantiene più sostanze nutritive, e
può essere consumata dopo essere stata affettata o grattugiata; si ricorda che
chi decide di assumerla per la presenza di ferro, deve accompagnarla con succo
di limone, perché ne facilita l’assimilazione.
La rapa rossa, sia cruda che
cotta, può essere servita in insalata, condita con olio e limone. Se si decide
di consumarla cotta, la rapa rossa può essere lessata, saltata in padella o
cotta in forno. Oltre ad essere presentata da sola, in insalata o come
contorno, può fungere da ingrediente per piatti più complessi, come il risotto.
Può essere consumata sia calda che fredda. Ma intanto vediamo quali sono le sue
eccellenti proprietà salutari.
Una delle più importanti
è quella antiossidante, grazie alla presenza di nitrati che comportano un effetto
ipotensivo; altre importanti proprietà sono quelle disintossicanti, depurative,
antisettiche e mineralizzanti, in quanto la rapa rossa contiene ferro, sodio,
potassio, calcio, magnesio e fosforo. Il consumo di questo ‘tubero rosso’ è in
grado di risolvere i problemi digestivi, poiché stimola la produzione di succhi
gastrici e bile, migliorando anche gli stati anemici. La presenza di fibre,
inoltre, aiuta la funzionalità dell’intestino. Nelle rape rosse sono presenti
numerose vitamine: la vitamina A, la C, le vitamine B1, B2, B3, B6, A ed E.
Sono presenti anche antociani, allantoine e flavonoidi e acido folico.
Le possibili controindicazioni
sul suo consumo riguardano i soggetti che soffrono di gastrite, poiché questo
ortaggio stimola la produzione di succhi gastrici; inoltre contenendo degli
zuccheri, deve fare attenzione al suo consumo chi soffre di diabete. Debbono
prestare attenzione, per la presenza di calcio, anche quelli che hanno problemi
di calcoli renali. Quanto ai suoi valori nutrizionali ecco il dettaglio.
La rapa rossa è
costituita all’incirca per il 91 per cento da acqua, ha basso contenuto
calorico (contiene 20 kcal e 84 kj – energia - per etto), per cui è un prodotto
ideale per chi sta affrontando una dieta ipocalorica; ogni cento grammi di
prodotto (non ci sono grassi), il 2,60 per cento sono fibre e 4 sono
carboidrati, mentre poco più di un grammo è costituito da proteine vegetali.
Cari amici, credo che il
consumo delle rape rosse risulti davvero benefico per il nostro organismo, in
quanto introdotto nell'alimentazione fa dimagrire, migliora le prestazioni
sportive e anche del cervello. Per queste sue qualità la rapa è usata come
ingrediente di integratori che aiutano a perdere il peso in eccesso. Il suo succo,
inoltre è un valido alleato nella dieta.
Cosa aspettiamo a
consumare di più le rape rosse?
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento