Oristano 11 ottobre 2020
Cari amici, la notizia
non è di poco conto: l’innovativa luce a Led “BIOVITAE” si è di dimostrata
capace di neutralizzare il SARS-COV2, avendo ucciso il 99,8% dei virus. Il
picco di frequenze brevettato di BIOVITAE si è quindi accreditato, quanto ad
efficacia, non solo per la neutralizzazione di batteri, spore, muffe e funghi,
ma anche dei virus, mettendo in atto un’azione che provoca- a differenza degli
UV- un danno irreversibile alla struttura dei microrganismi. Ulteriori test
sono in corso su altre specie virali tra cui Febbre gialla e Influenza
pandemica (H1N1).
I test effettuati,
condotti dal Dipartimento scientifico del Policlinico Militare del Celio di
Roma per testare l’efficacia della tecnologia LED BIOVITAE, sono stati pubblicati
a fine giugno. BIOVITAE è l’unica tecnologia brevettata di illuminazione a LED (totalmente UV free), che mentre emette una luce bianca naturale esercita
un’azione microbicida, virucida e sanificante, su tutti i microrganismi
esistenti e senza alcun rischio per gli umani, anche a seguito di esposizione
continua.
UNAIDS, l’Agenzia specializzata dell’ONU,
ha selezionato BIOVITAE includendola tra le trenta innovazioni in grado di
contribuire al raggiungimento del SDG3 (L’SDG 3 è un protocollo/obiettivo che
intende ridurre il tasso mondiale di mortalità materna e infantile, garantire a
tutti la copertura sanitaria e diminuire le morti correlate al fumo, all’alcol, agli incidenti stradali, etc.). Biovitae, dunque, una straordinaria tecnologia a Led
microbicida, che ha conquistato l’“HIEx Award 2020” nell’ambito del “UNAIDS Virtual
Health Innovation Exchange”.
Con la sua luce particolare
Biovitae è in grado di sanificare le superfici e gli ambienti senza renderli
sterili, garantendo una reale ed efficace protezione di persone ed animali
perché, altra sostanziale differenza con gli UV, è totalmente sicura per l’uso
continuo anche in presenza di esseri viventi e può essere usata in tutti gli
ambienti, salvaguardando la naturale resilienza del nostro sistema immunitario.
A sviluppare il brevetto è stata la P&P Patents and Technologies, un
gruppo che opera nel campo della ricerca traslazionale per sviluppare soluzioni
per la prevenzione e controllo delle infezioni.
“Siamo molto
soddisfatti dei risultati - ha spiegato Mauro
Pantaleo, Presidente di P&P Patents and Technologies, il gruppo che ha
sviluppato il brevetto -. A seguito della pandemia, abbiamo trovato un
supporto fondamentale nella Sanità Militare, e, per questo, un ringraziamento
particolare va alle gerarchie superiori, che hanno creduto nel progetto, oltre
che a tutto il personale del Dipartimento scientifico del Policlinico Celio per
la qualificata e costante assistenza. Crediamo a questo punto che BIOVITAE sia
uno dei più efficaci strumenti per contrastare il COVID19 e un valido supporto
per riavviare in sicurezza le attività economiche e sociali dopo la pandemia”.
Rosario Valles (direttore
scientifico della Nextsense, partner nel progetto), inventore insieme a Carmelo R. Cartiere, della innovativa tecnologia BIOVITAE, ha affermato: “La possibilità che Biovitae potesse essere
efficace anche sulle specie virali è cresciuta nel tempo; è stata inventata
pensando alle infezioni batteriche e all’antibiotico resistenza e mai avevamo
pensato di testarne l’efficacia anche sui virus. I virus sono forme di vita che hanno bisogno
di altri esseri viventi per replicarsi, usano le altre cellule come un ‘centro
fotocopie’ per replicare innumerevoli volte il proprio materiale genetico. La
struttura del SARS-CoV-2, e degli Spike in particolare, ricorda, in parte, la
struttura di una membrana batterica: da qui l’idea che l’irradiamento con le
frequenze di BIOVITAE avrebbe potuto far subire al SARS-CoV-2 lo stesso tipo di
stress molecolare già verificato sui batteri. Abbiamo iniziato la nostra
partita consapevoli che la natura ha sempre in serbo la contromossa e ci siamo,
quindi, posti come i giocatori di scacchi, cercando di prevedere in anticipo
ogni mossa dell’avversario”.
Cari amici, credo che Biovitae
sia una scoperta davvero di grande interesse, che aiuterà certamente a
debellare la terribile pandemia scatenata dal Coronavirus. Altro fatto di non
poco conto è che la scoperta è una soluzione hi-tech frutto di una tecnologia
brevettata interamente italiana, già registrata al Ministero della
Salute come Dispositivo Medico di Classe I. Se ulteriori e più ampi studi
confermeranno questi dati, l’utilizzo di questo LED potrebbe potenzialmente
avere un grande impatto sulla sanificazione in genere di tutti gli ambienti
contaminati, praticamente tutti gli ambienti umani a rischio, in tutto il mondo.
A domani, amici.
Mario
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