venerdì, ottobre 18, 2019

L’ITALIA, PAESE DELLE LOTTERIE, NE HA INVENTATO UNA ANCHE PER GLI SCONTRINI. SARÀ LA STRADA GIUSTA PER COMBATTERE L’EVASIONE?


Oristano 18 ottobre 2019

Cari amici,

L’idea di combattere l’evasione con uno strumento innovativo come quello di applicare una “lotteria” agli scontrini rilasciati ai clienti dagli esercenti non è proprio di questi giorni, ma risale a un paio d’anni fa. L’uso di questo strumento era stato ipotizzato durante la preparazione della Legge di Bilancio 2017 che ne prevedeva l’avvio a partire dal luglio del 2019; la partenza però fu successivamente rimandata al 1° gennaio del 2020, dal Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019. Ma vediamo insieme il perché ed il percome di questa particolare misura fiscale.
Alla lotteria degli scontrini si è arrivati nell’intento di trovare un “espediente anti-evasione”, strettamente collegato all’introduzione del nuovo “scontrino elettronico o digitale”, predisposto con l’obiettivo di sostituire quello cartaceo, e che, nell'idea del legislatore funzionerebbe come lo scontrino che viene emesso dalla farmacia, ovvero associando al codice unico per partecipare alla lotteria, la tessera sanitaria con relativo codice fiscale del cliente. 
La nuova, curiosa trovata del fisco, che ha deciso di abbinare agli scontrini elettronici una lotteria nazionale con l’assegnazione di diversi premi, a detta degli esperti, dovrebbe funzionare e riuscire così a “combattere” l’attuale forte evasione; lo farebbe sfruttando in particolare la grande propensione degli italiani nei confronti della “cabala”, che funzionerebbe egregiamente, costringendo gli esercenti a rilasciare loro il dovuto scontrino fiscale.
Insomma, attraverso il forte desiderio degli italiani di diventare milionari (la vincita annuale può addirittura arrivare ad un milione di euro) potrebbe diminuire considerevolmente la propensione degli esercenti a non rilasciare lo scontrino fiscale. Sembra proprio questo l'intento dello Stato: sfruttare l'interesse di ognuno a richiedere lo scontrino con il miraggio dei premi, e in questo modo intaccare l’evasione apportando più risorse nelle casse pubbliche. Uno strumento a quanto pare già collaudato, in quanto già sperimentato in altri Paesi come Portogallo, Slovacchia e Malta con ottimi risultati.
Ma come funziona il singolare marchingegno? In pratica per ogni scontrino fiscale acquisito si avrà diritto a un certo numero di ticket virtuali, a seconda dell’ammontare della spesa. Nella bozza elaborata un po’ di mesi fa si parlava di un biglietto ogni 10 centesimi, a fronte di una spesa minima di un euro. Quindi con 20 euro di spesa, per esempio, si avrebbe diritto a 200 biglietti. La cosa comunque è ancora in discussione e dovrebbe trovare una precisa definizione in sede di decreto attuativo. 
Come risulta ormai noto dall’esame della Nota di aggiornamento al DEF per il prossimo anno, le misure messe in atto, comprese nel “pacchetto anti-evasione”, puntano a recuperare mancati introiti per le casse pubbliche per circa 7,2 miliardi di euro. Nel pacchetto c’è anche un ulteriore, particolare incentivo: quello di stimolare l’utilizzo dei pagamenti elettronici con la carta di credito o bancomat. Chi pagherà utilizzando la carta di credito anziché in contanti, infatti, avrà più possibilità di vincere, in quanto avrà diritto ad un maggior numero di biglietti (si parla del doppio, rispetto al contante) aumentando in tal modo le possibilità.
La partecipazione al gioco, trattandosi di una vera e propria lotteria, sarà riservata ai cittadini maggiorenni, mentre gli scontrini abilitati alle estrazioni saranno solo quelli dei consumatori finali, con esclusione quindi di quelli per gli acquisti di merci da parte dei commercianti. Le estrazioni avverranno una volta al mese, con in palio tre premi: uno da 50mila euro, un altro da 30mila e uno da 10mila. A fine anno verrà invece sorteggiato il vincitore di un premio da 1 milione di euro, estratto tra tutti i biglietti dell’anno. Dal 2021 le estrazioni dovrebbero passare dalla cadenza mensile a quella settimanale.
Cari amici, in teoria la strada imboccata dal fisco sembra quella giusta. Altrove, come in Portogallo, pare che il marchingegno abbia funzionato bene; nel Paese Iberico il meccanismo è attivo dal 2014 e gli scontrini emessi sarebbero raddoppiati fin dai primi anni di introduzione del nuovo sistema. A far funzionare il sistema, in realtà, sarebbe il “contrasto d’interessi” in gioco, che spinge l’acquirente a pretendere il rilascio dello scontrino fiscale, facendolo così partecipare al gioco, anche se gli esperti affermano che difficilmente avrà il potere di intaccare la grossa evasione. 
Le polemiche, tuttavia, non mancano. C’è chi contesta il sistema della lotteria, in quanto si sarebbe potuto ottenere un risultato forse maggiore, consentendo di scaricare con la denuncia dei redditi gli scontrini d’acquisto, sistema che appare di maggiore equità rispetto alla lotteria. Il gioco però appare già fatto, e dal prossimo anno la lotteria dovrebbe partire. Per soddisfare la curiosità dell’utenza è anche prevista l'attivazione di un sito appositamente dedicato, in cui ognuno potrà verificare i biglietti assegnati e controllare quelli estratti.
Sarà vera gloria, per il fisco italiano? Ai posteri l’ardua sentenza…
A domani.
Mario



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