giovedì, novembre 30, 2017

IL VORACE GRANCHIO BLU È ARRIVATO ANCHE NELLE ACQUE DELLA SARDEGNA. TROVATO UN ESEMPLARE NELLEA LAGUNA DEL SINIS DI CABRAS, COME CONFERMATO DALLA DIREZIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA.




Oristano 30 Novembre 2017
Cari amici,
L’invasione delle specie aliene (animali e vegetali) continua senza sosta. È di pochi giorni fa la segnalazione che nella acque del nostro Sinis è stato rinvenuto un esemplare di “Granchio Blu”, il vorace granchio americano che, se si insediasse stabilmente nelle nostre coste, farebbe incredibili razzie di avannotti delle specie ittiche nostrane. Il ritrovamento è stato confermato dal direttore dell'Area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre Giorgio Massaro, che ha precisato che l’esemplare di granchio americano è stato pescato nelle acque dello stagno di Cabras lo scorso 30 Ottobre dai pescatori del Nuovo Consorzio Cooperative Pontis, che ha la concessione di pesca nello stagno di Cabras.
L’esemplare è stato consegnato ai biologi del Centro Marino Internazionale che ha sede a Torregrande, che hanno confermato che il granchio pescato, di colore e dimensioni insolite rispetto a quelli nostri, è stato identificato come appartenente alla specie “Callinectes sapidus Rathbun, 1896”, un crostaceo decapode della famiglia dei Portunidi. Come questo granchio sia potuto arrivare nei nostri stagni non è dato sapere, anche se in Italia la presenza di questa specie era già nota, essendo arrivata nel Mediterraneo dall'Oceano Atlantico fin dagli anni 50 del secolo scorso (inizialmente nella laguna di Venezia), ma in Sardegna non era mai arrivato.
Grande preoccupazione hanno manifestato i pescatori dei nostri compendi ittici, che temono d’ora in poi di avere a che fare non solo con i cormorani, che si cibano di novellame, ma anche con la voracità di questo granchio, ghiotto in particolare di avannotti. Come conferma il Direttore dell’Area Marina, questo granchio particolarmente vorace ha dimensioni ben più grandi e robuste del nostro granchio.
“Il granchio blu -  sostiene il Dottor Massaro - raggiunge grandi dimensioni ed è molto aggressivo e si adatta facilmente ai nostri ambienti a discapito di altre specie locali, provocando seri danni agli habitat marini e costieri e per questo motivo è necessario monitorarne la presenza e la diffusione, soprattutto nelle aree marine protette e per questo motivo ho chiesto la collaborazione dei pescatori professionisti e sportivi perché segnalino tempestivamente eventuali avvistamenti e catture”.
La curiosità mi ha spinto, dopo questa ulteriore “invasione aliena”, ad approfondire la mia conoscenza su questa specie, per cui ho fatto una ricerca su questo grosso granchio che in America, tra l’altro, risulta molto molto ricercato a livello culinario. La specie, infatti, non solo è commestibile ma – specie negli USA – viene considerata una vera e propria leccornia, tanto che in alcuni Stati come il Maryland e la Virginia, la pesca è regolamentata per salvaguardarne le sparute popolazioni rimanenti. Vediamo allora di saperne un po’ di più su questo novello “invasore” che cerca prepotentemente di insediarsi anche nelle nostre lagune.
Il granchio reale o granchio blu (Callinectes sapidus Rathbun, 1896) è un crostaceo decapode della famiglia dei Portunidi. La specie è originaria della sponda occidentale dell'oceano Atlantico, dove vive lungo le coste dell'intero continente americano, dalla Nuova Scozia all'Argentina, spingendosi anche lungo i corsi dei fiumi, poiché è in grado di tollerare salinità inferiori anche al 3 per mille. Arrivato in Europa con l’imbarco delle acque di zavorra delle navi, si è potuto insediare così anche nel nostro Continente. Ben più robusto del nostro granchio, quello americano misura fino a 10 cm di lunghezza e 20 di larghezza; le zampe sono piuttosto allungate, col primo paio tramutato in chele, più grandi nei maschi rispetto alle femmine.
Questa specie è onnivora e particolarmente aggressiva: si nutre di bivalvi, anellidi, avannotti e anche vegetali marini. Nelle zone d’origine questi granchi sono considerati eccellenti per uso alimentare, tanto da essere ricercatissimi per la loro prelibatezza; insomma, sono un'importante risorsa alimentare. Nella cucina americana questi granchi vengono bolliti in acqua, aceto e varie misture di erbe aromatiche; una volta in ebollizione vengono estratti dall’acqua una volta raggiunto il colore rosso, tipico dei crostacei bolliti.
Per estrarne la polpa dal granchio è necessario "scoperchiarlo" ed in seguito romperne le varie articolazioni, ricavando un quantitativo di carne modesto rispetto alle dimensioni totali dell'animale. Le branchie, solitamente rimosse, chiamate tomalley o mostarda (a causa del colore), vengono da alcuni considerate una delicatezza. La carne del granchio blu, ricca di vitamina B12, viene utilizzata, oltre che come cibo da consumare subito, anche come prezioso ingrediente del crab cake e di altre ricette locali. La carne può inoltre essere trattata per la conservazione, inscatolata in appositi stabilimenti e poi commercializzata.
Cari amici, ho già avuto modo di parlare di specie aliene e di sconvolgimento dell’equilibrio naturale, formatosi in milioni di anni. I miei ultimi post sul tema sono del 28 Gennaio di quest'anno (http://amicomario.blogspot.it/2017/01/ecosistemi-ed-equilibrio-linvasione.html) e del 30 Aprile (http://amicomario.blogspot.it/2017/04/linvasione-delle-specie-aliene-i.html).
Il dramma, se così lo vogliamo chiamare, è che qualsiasi modifica di un ambiente stabilile ed in equilibrio da millenni, comporta rischi ragguardevoli, soprattutto perché una specie aliena (di qualsiasi natura essa sia, vegetale o animale), una volta trasferita in altro Continente, non trovando i nemici naturali con cui si confronta nel suo ambiente d'origine, riesce a moltiplicarsi a dismisura, sconvolgendo in questo modo il precedente equilibrio e falcidiando le specie locali. L’esempio del giacinto d’acqua credo possa essere sufficiente a far capire il problema.
Che fare, dunque? Sarà difficile fermare le invasioni, così come la storia ci ha insegnato (vedi anche le barbariche invasioni umane di ieri e di oggi). Forse sarà necessario adeguarsi, oppure combattere; la ricetta risolutiva, però, credo non la possieda nessuno. Il futuro, cari amici è nelle mani di Dio, c'è solo da spere che...vada bene!
A domani.
Mario

14 commenti:

Fafare ha detto...

Volevo segnalare una cattura a Torre ghianda marina di lecce in Puglia,mi sono ritrovato questo enorme granchio con un diametro circa 12 15 cm avanti ,con la gioco ma del fucile lo immobilizzato per poi catturarlo con le mani,è riuscito a liberarsi e mi a attaccato in uno scatto fulminio,per fortuna sono riuscito a respingere con la canna del fucile per poi spararlo

Unknown ha detto...

Segnalo la presenza a Metaponto (Basilicata) di due esemplari, uno circa 20cm di larghezza e l'altro di 8/9cm un po' più scuro.

Anonimo ha detto...

Specie ritrovata anche nella laguna di marceddí e di Arborea in parecchi esemplari

Unknown ha detto...

Ad Alghero nella laguna di fertilia c'è già un invasione... Tra l'altro mio figlio ne ha catturato 5 esemplari gigandi pieni di uova .. Quindi pronti a riprodursi

Anonimo ha detto...

Agosto 2020. Catturati esemplari di granchio blu, perlopiù femmine, riconosciute dalla sacca ovarica spugnosa sul "piastrone".
Siamo in provincia di Taranto, più precisamente alla foce del fiume Lato di Castellaneta Marina. Qui le acque del fiume si confondono col mar Jonio nel golfo di Taranto.
Gli esemplari, catturati alla foce del fiume sono, come detto, perlopiù femmine.
Pare infatti che questo granchio raggiunga acque più calme e salmastre durante la stagione riproduttiva.
Di origini aliene (atlantico) pare ben adattato ai nostri mari dove, causa temperamento scaltro e predatorio, minaccia le più mansuete specie autoctone. Sembrerà una coincidenza ma del buon vecchio granchio di sabbia nostrano, almeno per ora, non vi sia traccia.
Per contro è una qualità molto apprezzata in cucina, sebbene la quantità edibile sia davvero ridotta (come del resto quasi tutti i granchi di analoghe dimensioni) risulta delicato al gusto e aggiunge tanto sapore alle pietanze di mare. Si adatta alla perfezione alla tecnica culinaria ed alle preparazioni più tipiche della cucina pugliese, oserei dire della cucina mediterranea.
Semplice ma non scontata la cattura, nel nostro caso ottenuta con esca di pollo lasciata fissa sul greto del fiume a bassa profondità, prede poi recuperate con un comunissimo guadino.
Cos'altro si potrebbe aggiungere: la sua cattura delizia il palato e salvaguardia l'ambiente.
Buona estate a tutti!

F.to Buone Forchette

Unknown ha detto...

MOLO DI MARINA ROMEA.IDIVIDUATI diversi esemplari di notevoli dimensioni. Mangiano cozze e altri granchi autoctoni. Provvedo alla cattura..

Unknown ha detto...

Trovato a massafra

Unknown ha detto...

Trovato un esemplare a Carloforte Sardegna

Unknown ha detto...

Trovati 2 esemplari a s.antioco e uno a Portoscuso...Sardegna

Tony S ha detto...

Trovato esemplare di circa 15 cm Località Sabaudia(LT)

Unknown ha detto...

Ho scoperto ľesistenza di questo granchio alieno ieri, mostratomi ieri da mio cognato pescatore.
Pescato alla foce del fiume Ofanto in Puglia

Anonimo ha detto...

e' di oggi (09.05.2022) la cattura di un granchio blu vicino alla peschiera di s'ena arrubia. L'esemplare è stato portato a casa per preparare un sugo con altri granchietti.

Anonimo ha detto...

1settembre 2022ne o catturato uno alla cala porto di palermo ciancio blu di grossa dimenzione

Anonimo ha detto...

Posso mangiarlo mi fa un brutto aspetto e molto strano e pieno specie corna a puntate sembra un granchio di cobattimento