Oristano
13 Novembre 2017
Cari amici,
Ai miei tempi, pensate,
non c’erano nemmeno i quiz con i disegnini, dovevi cavartela pendendo dalle
labbra dell’istruttore per quanto riguardava la teoria e, poi, cercare, dopo una
decina di lezioni di guida pratica, di affrontare con grande patema d’animo il
cerbero ingegnere all’esame di guida pratica, che ti terrorizzava già al primo
sguardo, quando staccando la frizione facevi fare all’auto un piccolo balzo in
avanti. I tempi però cambiano velocemente, e dopo tutta una serie di innovazioni
siamo arrivati, ora, al simulatore di guida. Vediamo in realtà di cosa si
tratta.
Un moderno sistema di
insegnamento alla guida per il conseguimento dei vari gradi di patente è stato
messo in atto dalle autoscuole aderenti al progetto “Guida e Vai”, che, abbandonando
i classici sistemi precedenti di video proiettati e immagini illustrative, ha portato
invece i ragazzi che intendono conseguire la patente, direttamente all'interno di un modo
virtuale, simile a quello che troveranno poi nella realtà di tutti i giorni
sulla strada. Una realtà virtuale, quindi, che ottimizzerà e renderà più
coinvolgente l'apprendimento della norme del codice della strada, facilitando
la successiva realtà.
A fare da protagonista
un visore ottico 3D, che insieme al Tagbook appare in grado di rivoluzionare l’obsoleto
metodo di apprendimento precedente. Il metodo Guida e Vai, attraverso il visore
3D Matrix e Tagbook (considerate due novità esclusive), rivoluzioneranno da
domani tutto il sistema in atto nelle autoscuole aderenti al progetto di Guida
e Vai. I test iniziali sono apparsi subito molto graditi e soddisfacenti, in
quanto abbandonando i classici video e le immagini illustrative, hanno proiettato
i ragazzi in una realtà virtuale davvero realistica, in grado di rendere più
coinvolgente e interessante l'apprendimento della norme del codice della
strada.
Personalmente credo che
sia davvero un’innovazione funzionale. Io, che ho conosciuto i vecchi sistemi (ho
la patente dal 1964), sono convinto che passare dalle noiose e soporifere
lezioni di teoria, in auge ormai da un trentennio, sia sicuramente più che positivo. Le
scuole guida, che da domani faranno entrare i ragazzi in una nuova dimensione
che rivoluzionerà da cima a fondo tutto il sistema, renderà l’apprendimento più
gradito e meno noioso, sicuramente più efficace, e in grado di dare risultati positivi
e incoraggianti.
Guida
e Vai appare come un progetto riuscito. L’applicazione del
nuovo sistema Quiz Patente Guida e Vai, è oggi l’applicazione più scaricata in
Italia per esercitarsi con i quiz della patente, con più di 4 milioni di
download. Il gruppo, che conta oltre 400 associati su tutto il territorio nazionale,
ha deciso di introdurre per la prima volta in Italia e in Europa il nuovo
sistema hi-tech che mira a rendere più pratica ed efficiente possibile la
trasmissione delle informazioni, cercando di parlare “la stessa lingua” dei
giovani d’oggi, coinvolgendoli grazie alla tecnologia di ultima generazione,
capace di mettersi anche al servizio dell’istruzione.
Già da qualche anno risulta
in aumento nel mondo giovanile il concetto di realtà aumentata e virtuale, sviluppata
grazie ai visori ottici 3D (in uso anche nei i videogame e nei video a 360°)
che sempre più stanno spopolando su Facebook e su tutti i social. Ebbene, Guida e Vai ha deciso proprio per questo
di voler rivoluzionare tutto il sistema, offrendo in primis ai suoi associati
un nuovo strumento interattivo capace di far immergere i ragazzi all’interno
della concreta situazione stradale, per riuscire a migliorare e rendere più
immediato l’apprendimento delle situazioni di pericolo. Questo non significa
abbandonare l’utilizzo dei manuali e dei libri, elemento imprescindibile ed
essenziale per la conoscenza del codice della strada, ma certamente in grado di
essere di miglior supporto e integrazione. Nel sistema, perfette illustrazioni
multimediali possono essere comodamente riprodotte sugli smartphone e, ruotando
o muovendo il dispositivo, si potranno analizzare le varie situazioni urbane da
qualsiasi angolazione desiderata. Questa è proprio la funzione del TAGBOOK, che,
come da definizione, associa l’utilizzo di un classico libro cartaceo a dei
tag, ovvero dei collegamenti multimediali che vanno ad ampliare la possibilità
di apprendimento dello studente, cercando anche di coinvolgerlo in modo divertente,
meglio di quanto visto fino ad ora nelle autoscuole.
Quanto, invece, alla
realtà virtuale del sistema MATRIX, questo verrà direttamente impiegato nelle
autoscuole associate grazie ad un’applicazione per smartphone dedicata; gli
istruttori potranno proiettare, all’interno dei visori ottici utilizzati da
tutti gli alunni in aula, alcune situazioni urbane al fine di rendere più
concreta la spiegazione di una precedenza o la funzione di un cartello,
simulando virtualmente ciò che accadrebbe su una strada reale. L’apparecchio
trasporta gli studenti in vari scenari a seconda dell’ambiente simulato. Queste
simulazioni, inoltre, si rivelano ottime anche nei casi di calo di attenzione,
riuscendo a mantenere un alto e vivo livello d’interesse durante la lezione,
facilitando in questo modo l’apprendimento.
Gli esperti presenti ad
una prova del sistema, hanno potuto apprezzare quanto sia effettivamente
veritiero ed efficace l’utilizzo di questi visori, capaci di trasportare
letteralmente in una città virtuale e di far vivere in prima persona alcune
situazioni sia a bordo di un’auto che dall’esterno. Peculiarità dei visori
ottici è proprio quella di poter osservare a 360 gradi l’ambiente virtuale che circonda
chi è alla guida, alzando o girando la testa per analizzare gli scenari da ogni
lato possibile, come se il guidatore fosse fisicamente li.
Salvatore Ambrosino,
Co-Founder e Direttore Commerciale di Guida
e Vai ha dichiarato: “Oggi è assolutamente necessario un cambio
di rotta nel settore della cultura. I metodi di insegnamento devono innovarsi e
non possono più ridursi alle classiche lezioni frontali. Le nuove generazioni
di nativi digitali sempre più abituate ad un mondo iper-connesso e social, dove
l’esperienza è al centro di tutto, hanno bisogno di studiare in modo nuovo e
coinvolgente e vivere le situazioni per comprenderle al meglio e
interiorizzarle. Nel mio immaginario non vedo più la cattedra dell’insegnante,
ma un’aula con i banchi al cerchio, dove i ragazzi non vanno solo ad ascoltare,
ma a vivere le situazioni e a studiare in modo divertente e interattivo”.
Cari amici, con la
nuova tecnologia tutto cambia e, in futuro, viene addirittura ipotizzato che il
sistema potrebbe essere integrato con delle vere e proprie postazioni di guida
(come i simulatori di volo), facendo vivere ai ragazzi alcune esperienze
virtuali a bordo di un veicolo ancora prima di ricevere il fatidico foglio
rosa, impugnando un volante e toccando, seppur virtualmente, le insidie della
strada. Chissà che in questo modo i giovani possano essere meglio formati e più
responsabili.
Grazie, amici, a
domani.
Mario
1 commento:
Io ho preso la patente a Verona
, ricordo che ho studiato tanto ma non ho avuto difficoltà agli esami, mi hanno seguito bene a scuola guida.
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