Lo strumento utilizzato nel Nist per ridefinire il chilogrammo (fonte: Jennifer Lauren Lee)
Oristano 10 Novembre 2017
Cari amici,
Le principali unità di
misura, a partire dal chilogrammo, avranno presto altri strumenti di calcolo,
che porteranno a misurazioni di altissima precisione. Giovanni Mana, dell'INRIM
(Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), afferma che definire meglio le
misurazioni «è importante, perché alcune definizioni, in particolare quella del
chilogrammo, sono basate su artefatti materiali e questi non sono affidabili su
scale di tempo molto lunghe». Mana spiega anche come verrà rivista
l'unità di misura della massa: «con la costante di Planck, che è presente
nelle formule usate per misurare le correnti nei dispositivi elettronici di
tablet, smartphone, computer e supercalcolatori».
Certo, tutto questo non
vuol dire che le misure attuali verranno mandate al macero e che il chilogrammo
attuale non sarà più lo stesso, e con esso molte altre unità di misura come il
kelvin, l'ampere e la mole. L'Istituto internazionale dei pesi e delle misure
vuole invece stabilire misurazioni più precise, calcolabili con gli strumenti
più sofisticati di oggi, molto diversi da quelli di ieri, misurazioni che
verranno messe in atto e divulgate entro Maggio del 2019.
Le prime ad andare in
soffitta saranno le copie del cilindro di platino iridio conservato
nell'Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure (considerato lo standard
per impostare le misurazioni); copie che ora non pesano più un chilogrammo come
all’origine, ma un po' di più, e questo non permette di replicare misure fatte
100 anni fa. Dopo il chilogrammo verranno ridefiniti anche il kelvin, l’ampere
e la mole.
Oltre al famoso cilindro
conservato a Parigi, noto come Grand Kilo, andrà in soffitta anche
l'esperimento immaginario che definiva l'ampere attraverso la misurazione della
corrente elettrica in due conduttori di lunghezza infinita. Questo metodo sarà
sostituito da misure basate sulla carica di un elettrone. Una sfera di puro
silicio sarà invece alla base della ridefinizione del mole, finora basata sul
numero degli atomi presenti in 12 grammi di carbonio 12. Infine il kelvin, che
si riferisce alla temperatura e alla pressione in cui coesistono acqua liquida,
ghiaccio e vapore, sarà riformulato in base alla costante di Boltzmann, che
fissa un legame tra energia e temperatura.
Insomma, amici, dal
2019 cambierà non poco il sistema internazionale di misurazione: dall’infinitamente
piccolo alle distanze immense dello spazio; quella in arrivo è una “grande rivoluzione”
nella scienza delle misura. Alla nuova definizione del chilogrammo, farà seguito
quella degli orologi atomici, che saranno ancora più precisi, e dei sistemi di
misura basati sulla teoria della relatività. Tutto questo, non pensiamo che sia
solo teoria: le ricadute sulla vita quotidiana si faranno sentire in moltissimi
ambiti. «Ambiente, energia e salute sono le tre direttrici della ricerca, che
punta ad avere misure sempre più precise», ha spiegato Massimo
Inguscio, presidente dell’Istituto Nazionale per la Ricerca in Metrologia (INRIM).
Quella in corso è la
più grande ridefinizione del sistema internazionale delle unità di misura, sin
dalla sua fondazione, avvenuta quasi 60 anni fa. L’obiettivo è quello di rimpiazzare
gli attuali sistemi che definiscono le quattro unità con costanti fisiche
universali e riproducibili da tutti, in modo da rendere accessibile la
misurazione precisa ai laboratori di tutto il mondo, con ricadute non solo per
la ricerca, ma anche per l’industria.
Il chilogrammo, dunque,
si prepara a essere 'libero': dopo 127 anni il prototipo internazionale del
chilo, un piccolo cilindro di platino iridio conservato a Parigi noto come
Grand Kilo, potrebbe lasciare il posto a un modello matematico immateriale.
Amici, grazie a una 'bilancia elettromagnetica' messa a punto dai ricercatori dell'Istituto americano di Standard e Tecnologie (Nist), descritta sulla rivista Review of Scientific Instruments, prosegue la strada aperta dagli italiani dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, tanto che nel 2018 o ai primi del 2019 si potrebbe dare il primo addio: quello al Grand Kilo.
Amici, grazie a una 'bilancia elettromagnetica' messa a punto dai ricercatori dell'Istituto americano di Standard e Tecnologie (Nist), descritta sulla rivista Review of Scientific Instruments, prosegue la strada aperta dagli italiani dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, tanto che nel 2018 o ai primi del 2019 si potrebbe dare il primo addio: quello al Grand Kilo.
A domani, amici miei.
Mario
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