Oristano
1 Novembre 2017
Cari amici,
Voglio iniziare i post di Novembre con una notizia bella, confortante, sotto certi aspetti di buon auspicio! Riguarda una ragazza della nostra Isola: Chiara Venditti.
Che Chiara, giovane algherese di 24 anni, fosse bravissima a scuola se ne erano accorti tutti, fin dai primi anni di studio. Concluso il liceo conquistando tutta una serie di attestati, riconoscimenti e menzioni, si è poi gettata a capofitto all’Università per conseguire la laurea quinquennale in Giurisprudenza. Nell’ateneo sassarese, però, le sue già mirabili doti si sono addirittura scatenate: che fosse speciale, era noto a tutti, ma terminare un corso quinquennale in soli tre anni, ha spiazzato anche i suoi più grandi ammiratori. Ma non è finita lì. Chiara Venditti è riuscita a spiazzare tutti (forse anche se stessa), sbaragliando con disinvoltura anche la selva dei concorrenti all’esame di Stato per diventare avvocato! Se non è record mondale poco ci manca: la nostra giovane e determinata ragazza sarda, esperta in diritto societario, nonostante la sua giovanissima età, ha superato l’esame di abilitazione forense con un punteggio che parla da solo: 298/300.
Che Chiara, giovane algherese di 24 anni, fosse bravissima a scuola se ne erano accorti tutti, fin dai primi anni di studio. Concluso il liceo conquistando tutta una serie di attestati, riconoscimenti e menzioni, si è poi gettata a capofitto all’Università per conseguire la laurea quinquennale in Giurisprudenza. Nell’ateneo sassarese, però, le sue già mirabili doti si sono addirittura scatenate: che fosse speciale, era noto a tutti, ma terminare un corso quinquennale in soli tre anni, ha spiazzato anche i suoi più grandi ammiratori. Ma non è finita lì. Chiara Venditti è riuscita a spiazzare tutti (forse anche se stessa), sbaragliando con disinvoltura anche la selva dei concorrenti all’esame di Stato per diventare avvocato! Se non è record mondale poco ci manca: la nostra giovane e determinata ragazza sarda, esperta in diritto societario, nonostante la sua giovanissima età, ha superato l’esame di abilitazione forense con un punteggio che parla da solo: 298/300.
La Commissione d’esame
del concorso, svoltosi a Milano, è rimasta semplicemente sbalordita del suo
livello di preparazione, considerandolo davvero straordinario, cosa che ha
commosso fino alle lacrime il padre Angelo e la madre Rosemarie, entrambi
medici, super orgogliosi della capacità e determinazione della loro figliola.
Si, Chiara fin da piccola aveva mostrato non
solo capacità ma grande volontà e idee ben chiare sul suo futuro, oltre a un
grande spirito di sacrificio, che l’ha portata a non trascurare nessun dettaglio.
Caparbia e determinata, Chiara aveva un grande obiettivo: laurearsi,
fare l’avvocato e specializzarsi in Diritto societario.
La Sua capacità e la determinazione sono subito apparse con grande chiarezza. Ironicamente potremmo dire che, se è vero che i
cavalli che vincono si vedono all’arrivo, anche il grande inpegno
durante il percorso rappresenta già un buon segno; Chiara, durante i suoi brillanti studi
al liceo Manno, partecipò ad un concorso letterario impegnativo, e per questo fu premiata addirittura da
Umberto Eco. Ora, giovanissima legale (odio usare il termine avvocata) operante
nel Foro di Milano, città in cui vive e lavora, tutti sanno di che pasta Chiara
è fatta!
Si, amici, il primo a notare le sue doti straordinarie fu proprio Umberto Eco che, come accennato prima, premiando Chiara dopo la partecipazione al concorso letterario nazionale finanziato dal Ministero dell’Istruzione, si accorse delle sue capacità non comuni. Su 1.600 partecipanti Lei fu selezionata tra i 30 finalisti: vinse il premio della critica, assegnatole proprio dal grande Umberto Eco. Lo scrittore rimase favorevolmente impressionato dalla maturità e capacità della ragazzina algherese. Aveva visto giusto! A quel premio fecero seguito molti altri riconoscimenti, tra i quali, terminato il liceo, la chiamata al Quirinale, dove fu ricevuta dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che la premiò con una medaglia e un attestato come migliore studentessa d’Italia, assegnandole il titolo di “Alfiere del lavoro”. E' con queste premesse che Chiara, subito dopo la maturità, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Sassari.
Si, amici, il primo a notare le sue doti straordinarie fu proprio Umberto Eco che, come accennato prima, premiando Chiara dopo la partecipazione al concorso letterario nazionale finanziato dal Ministero dell’Istruzione, si accorse delle sue capacità non comuni. Su 1.600 partecipanti Lei fu selezionata tra i 30 finalisti: vinse il premio della critica, assegnatole proprio dal grande Umberto Eco. Lo scrittore rimase favorevolmente impressionato dalla maturità e capacità della ragazzina algherese. Aveva visto giusto! A quel premio fecero seguito molti altri riconoscimenti, tra i quali, terminato il liceo, la chiamata al Quirinale, dove fu ricevuta dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che la premiò con una medaglia e un attestato come migliore studentessa d’Italia, assegnandole il titolo di “Alfiere del lavoro”. E' con queste premesse che Chiara, subito dopo la maturità, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Sassari.
Lei, anche all’Università,
dimostrò di non essere una studentessa qualunque. Il previsto corso quinquennale
le stava stretto, e, macinando esami su esami, tutti praticamente superati con
il massimo dei voti, riuscì a superarli in poco più di 3 anziché in 5 anni. Ad
esami conclusi, volendo chiedere la tesi (in Diritto Societario) inoltrò
richiesta al Senato Accademico di concessione della deroga per potersi laureare
in anticipo. Concessione accordata, in quanto il suo costituiva un vero record anche per l’Università di Sassari. L’Ateneo, durante la cerimonia delle
“Lauree in piazza”, decise infatti di celebrare il suo grande sforzo con un premio: le assegnò
il riconoscimento di studentessa più
brillante di tutto l’ateneo.
Cari amici, Chiara
dunque, ha raggiunto il suo scopo, trasformando in realtà il suo sogno! Quando
frequentava ancora il liceo, inizialmente ipotizzava di continuare gli studi
alla Normale di Pisa, poi, invece, innamorata del suo mito, Cicerone, fece la scelta
definitiva: Giurisprudenza. Dopo aver conseguito con molto anticipo la laurea,
ha perfezionato gli studi a Londra, dove si era trasferita per sei mesi, prima di affrontare
l’esame di Stato di abilitazione forense a Milano.
Ora Chiara è uno degli avvocati più giovani d’Italia e lavora in uno studio affermato. La sua mente, però, spazia ancora alla ricerca di una collocazione definitiva: sta meditando anche di diventare magistrato. Le idee sono ancora in embrione, ma Lei non si perde d’animo. Per ora lavora e si rilassa dalle fatiche compiute. In che modo? Con letture di narrativa, con film alla TV e un po’ di sport: tennis.
Ora Chiara è uno degli avvocati più giovani d’Italia e lavora in uno studio affermato. La sua mente, però, spazia ancora alla ricerca di una collocazione definitiva: sta meditando anche di diventare magistrato. Le idee sono ancora in embrione, ma Lei non si perde d’animo. Per ora lavora e si rilassa dalle fatiche compiute. In che modo? Con letture di narrativa, con film alla TV e un po’ di sport: tennis.
In tanti l’hanno
intervistata e Lei, iperattiva com’è, riesce a raccontarsi senza timore, tutto
d’un fiato. Ripercorre in modo metodico e sicuro la sua vita di successi, fatta
soprattutto di determinazione: «Tante volte ho avuto paura di fallire o di
guardarmi indietro un giorno e scoprire di aver corso troppo. Arrivare a
pensare che potevo rilassarmi di più o divertirmi come i miei coetanei. Rimango
però sempre convinta che anche se la vetta è lontana e la strada è in salita
non bisogna smettere di crederci». Queste le sue parole.
Amici miei,
personalmente sono affascinato da una ragazza come Chiara, che dimostra ancora
una volta la capacità e la caparbietà delle donne sarde. Prima di darle tutto
il mio elogio su questo blog, voglio allietarvi con una curiosità che, a parte l’ironia, merita
di essere portata a Vostra conoscenza: riguarda il destino.
Quando, come ho raccontato prima, Chiara fu premiata dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con Lei fu premiato anche un altro ragazzo: Alessio, che oggi opera brillantemente a Milano come consulente bancario. Chiara e Alessio sono rimasti in contatto per anni, rincontrandosi poi a Milano nel 2016. Il Destino, la sorte, in effetti, è a volte anche curiosa e ironica: insomma sullo stile “Dio li fa e poi li accoppia”!
Quando, come ho raccontato prima, Chiara fu premiata dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con Lei fu premiato anche un altro ragazzo: Alessio, che oggi opera brillantemente a Milano come consulente bancario. Chiara e Alessio sono rimasti in contatto per anni, rincontrandosi poi a Milano nel 2016. Il Destino, la sorte, in effetti, è a volte anche curiosa e ironica: insomma sullo stile “Dio li fa e poi li accoppia”!
Ora Chiara e Alessio stanno insieme, anche se
non convivono. In un’intervista al Corriere Chiara ha avuto modo di dichiarare:
«Corriamo
in tutto, ma almeno in questo vogliamo andarci piano. Stiamo facendo molto
seriamente». Insomma, due ragazzi saggi fino in fondo! Ora sognano una
famiglia, e Lei, Chiara, questo sogno lo vuole realizzare senza dover
rinunciare alla carriera. «Tante donne hanno raggiunto il vertice di
grandi studi legali conciliando vita privata e lavoro. Voglio farcela anche io.
I miei genitori, entrambi medici, mi hanno dato il buon esempio», ha detto
Chiara con lucidità e profonda convinzione. Altro obiettivo importante è quello
di rimanere in Italia. Chiara dice: «Voglio
andare all’estero per studiare, specializzarmi, ma la mia vita è qui».
Tornare
a casa, per i sardi soprattutto, è un imperativo a cui non è possibile rinunciare.
Auguri Chiara, pur non conoscendoti, Ti voglio bene e ti auguro tutto il bene
del mondo!
A domani.
Mario
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