Oristano
13 Aprile 2015
Cari amici,
edizione speciale, quella
del 2014, della ormai famosa “Maschera d’Argento”,
il prestigioso trofeo istituito 25 anni da dalla Confartigianato per premiare colui,
persona fisica, ente o istituzione, che avesse dato lustro alla Città ed in
particolare al suo torneo più importante: la Sartiglia. L’edizione 2014, ad un quarto di secolo quindi dalla
prima, ha voluto assegnare il prestigioso trofeo, unico nel suo genere, al
Prof. Raimondo Zucca, valente
docente universitario e archeologo di fama internazionale, per il suo intenso e qualificato impegno di ricerca sui
Giganti di Mont’e Prama.
Si, cari amici, la
Maschera d’Argento 2014, ad osservarla con attenzione, è davvero un trofeo unico e irripetibile, una sintesi
creativa straordinaria, frutto dell’ingegno e della fantasia dell’artista
Carmine Piras, che ha ideato e poi realizzato, l’opera. Fondendo in un unico
manufatto, due realtà apparentemente diverse, il volto androgino de “Su
Componidori” e quello di uno dei “Giganti di Mont’e Prama”, è riuscito a creare
un felice connubio che apre a tante ipotesi, nessuna esclusa. La sua innovativa
maschera (lo dico a chi ha provato a muovere qualche critica) non può essere
considerata un tentativo di “dissacrare” il concetto di Sartiglia, che, almeno
apparentemente, non evidenzia alcun legame con i Giganti di Mont’e Prama, ma un
cercare, invece, un filo logico che potrebbe unire, legare indissolubilmente,
Giganti e Sartiglia!
Chi ci dice con
certezza, infatti, che la Sartiglia tramandi usi e costumi presenti nella
cultura dei conquistatori spagnoli e non, invece, derivati dalla nostra arcaica
civiltà nuragica? Questo convincimento sulle possibili origini sarde del Torneo
Sartiglia, che potrebbe affondare le sue radici nel nostra cultura del passato,
non sarebbe poi così irrealistico. Il volto dei Giganti di Mont’e Prama, infatti,
può far intravvedere, in un osservatore attento, molte similitudini con la
maschera de “Su Componidori”, la quale potrebbe aver tratto linfa vitale proprio
dai riti della nostra civiltà nuragica! Questa ipotesi non è solo il
convincimento di chi ha realizzato la maschera, l’artista Carmine Piras, ma
anche di diversi altri, tra i quali mi colloco anch’io.
La premiazione del
Professor Zucca, Momo, per gli amici, è avvenuta Sabato 11 Aprile al Teatro
Civico Antonio Garau, di fronte ad un folto pubblico. Parterre prestigioso,
infatti, quello per la consegna del premio: dal Sottosegretario ai beni
culturali On.le Francesca Barracciu, al Consigliere regionale Antonio Solinas,
dal Presidente della Provincia Massimiliano De Seenen al Sindaco di Oristano
Guido Tendas, dal prof. Gaetano Ranieri dell’Università di Cagliari al Cancelliere Arcivescovile Mons. Tonino Zedda, oltre ad altre
numerose autorità civili e militari. Presente alla cerimonia anche una folta
delegazione di soci del Rotary di Oristano, Club che recentemente ha assegnato la
massima onorificenza del Rotary, la Paul Harris Fellow, al Professor Zucca,
nominandolo anche “Socio Onorario” del Club.
Gli onori di casa sono
stati fatti dal Presidente della Confartigianato Antonio Matzutzi e dal
Direttore Marco Franceschi, rotariano e Presidente Incoming del club oristanese.
La premiazione è stata particolarmente seguita, soprattutto per l’interesse
creato dalle diverse proiezioni di diapositive e filmati, relativi alla
straordinaria realtà di Mont’e Prama, scoperta di grande importanza che in
futuro potrà certamente rappresentare per la nostra Isola un grande trampolino
di lancio.
L’illustre archeologo
oristanese aveva già ricevuto il premio nel 1993, e quest’anno proprio a Lui è
andato questo “riconoscimento speciale”, assegnandogli una seconda maschera!
L’attribuzione di questo specialissimo premio al Prof. Zucca è, dunque, il
giusto riconoscimento per il suo immenso lavoro svolto a Mont’e Prama, portando
alla luce scoperte che hanno già dato alla Sardegna ed al nostro territorio visibilità
e attenzione in tutto il mondo.
Il Rotary Club di
Oristano, quest’anno presieduto dal Cav. Rag. Ferdinando Loddo, ha in corso un
grande progetto relativo ai Giganti, denominato “Rotary for Sardinian Giants”; portato avanti unitamente a tutti i
club Rotary della Sardegna, intende valorizzare la scoperta fatta a Mont’e
Prama nel modo più ampio possibile, creando attenzione e attrazione per tutta la
nostra Isola. Se tutti dovessero collaborare nel modo giusto (Sovrintendenza,
Università, Istituzioni e Aziende sponsor), l’iniziativa potrebbe suscitare
grande interesse ovunque, catalizzando nel nostro territorio e in tutta la
Sardegna quell’ampio flusso turistico capace di migliorare sensibilmente la
precaria situazione socio-economica in cui ci dibattiamo.
L’On.le Francesca
Barracciu, messa al corrente dei progetti del Rotary, si è dimostrata
interessata, ed ha ribadito la Sua più ampia disponibilità
a supportare le azioni che il Rotary ha già intrapreso e continuerà ad intraprendere in futuro.
Cari amici, un sincero
grazie all’illustre professor Zucca per il Suo grande amore per la nostra città!
Momo, dal palco del Teatro Garau, felice e commosso, parlando “col cuore in mano”, ha affermato che
il premio ricevuto lo “riempiva di gioia ed era un dono carissimo”,
ringraziando “i cari amati fratelli arborensi e di Oristano”. Aggiungendo
anche: “Se c’è una cosa che mi esalta è quella di essere un figlio di questa
terra”. Io ho il piacere di onorarmi della Sua amicizia (abbiamo comuni
radici, essendo entrambi originari di Bauladu) e posso affermare che anche Lui pur
indegnamente mi stima, avendo accettato di firmare la prefazione di diversi
miei libri.
Credo che la 2^
Maschera d’Argento Momo se la sia meritata proprio tutta! Anzi, magari per il
trentennale della maschera, proporrei per Lui una bella Terza Maschera, quest’ultima,
però, d’oro!
Ciao, a domani.
Mario
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