Oristano
19 Aprile 2015
Cari amici,
proprio ieri ho fatto
con Voi una riflessione su questo argomento: il fruttuoso recupero del vetro,
che è stato ipotizzato anche come utile ingrediente per rinforzare, in modo più
solido e “aggrappante” le scarpe da usare sugli ambienti ghiacciati. Oggi voglio con Voi continuare
sulla stessa lunghezza d’onda: come migliorare il nostro approccio generale con
l’applicazione della raccolta differenziata.
Già coltivata in altre
parti del mondo, l’idea nuova è
quella di “incentivare” la raccolta differenziata, premiando in modo concreto
chi la pratica, metodo che si sta affermando anche in Italia. Si, amici, la nuova
frontiera della raccolta differenziata è non più esclusivamente quella di sensibilizzare,
ma quella molto più concreta di “incentivare”
chi la pratica; nuovo sistema che, rispetto al primo, basato solo sulla
coscienza civica, “remunera” invece, in qualche modo chi lo applica
correttamente.
Gli esperimenti,
portati avanti in alcune zone del nostro Paese già da alcuni anni, sono
risultati abbastanza positivi. La nuova sperimentazione, in alcune zone dove è
stata testata, è stata effettuata mediante l’installazione di appositi nuovi macchinari
(riciclatori o eco-compattatori) in grado di selezionare e compattare materiali
facilmente riciclabili come bottiglie di plastica o lattine di alluminio. La vera
novità, direte Voi, dove sta? Ebbene, chi consegna a queste macchine i rifiuti riciclabili
riceve un Eco bonus per ogni pezzo
conferito, buono sconto che può essere speso negli esercizi commerciali che
aderiscono al progetto.
Insomma, amici, in
questo modo, il nuovo sistema cerca di “ripagare” chi collabora: i cittadini che compiono
un gesto di grande utilità collettiva, vengono premiati! Un modo per dire che
la raccolta differenziata conviene doppiamente: alla collettività ed al
singolo; in sintesi meno rifiuti indifferenziati ad appesantire il territorio da una
parte, e bravi cittadini dall’altra, che,
applicando la buona pratica della raccolta differenziata, risparmiano sulla
spesa di ogni giorno. I primi risultati appaiono confortanti. Risultano
installati per ora, su tutto il territorio nazionale, oltre 1.500 apparecchi “riciclatori
incentivanti”, forniti dall'azienda veneta Eurven: il 60% nelle regioni del
Centro-Nord, il restante 40% al Sud e nelle Isole.
E’ prevista, entro il
corrente 2015, una maggiore e più larga diffusione del sistema, con nuove
installazioni destinate in particolare alla Puglia, alla Calabria ed alla
Basilicata. Queste particolari macchine sono risultate davvero interessanti: i riciclatori incentivanti sono in grado
di riconoscere e differenziare la tipologia del rifiuto immesso, pesano il
materiale conferito e avvisano anche quando il sistema è pieno! Sono anche
abbastanza capienti: sono in grado di ridurre fino al 90% il volume iniziale e
trasformare il materiale conferito in una eco-balla pronta per essere inviata
alla filiera del riciclo.
Questi particolari “riciclatori”,
oltre a non essere invasivi come presenza (possono essere collocati in posti
diversissimi), sono discreti e, con una
certa fantasia, possono anche essere utilizzati per incentivare “cause
benefiche”. Si, amici, possono anche diventare strumenti di marketing benefico.
A Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, per esempio, è stato avviato un
progetto di raccolta e riciclo delle capsule del caffè esauste presso un centro
commerciale. Grazie al riciclatore incentivante i clienti possono differenziare
correttamente le capsule usate ottenendo un Eco bonus, e i proventi derivati
dall'operazione vengono devoluti a La Via
di Natale Onlus, associazione che raccoglie fondi per la lotta contro il
cancro.
Cari amici, credo che
l’iniziativa sia veramente da premiare. Incentivare con dei Bonus chi ricicla,
porta il cittadino verso una maggiore consapevolezza e, inoltre, chi lo fa risparmia anche! Ovunque è un vero successo: a Roma, il primo macchinario
installato in una piazza nel quartiere Colli Aniene è diventato meta quotidiana
degli abitanti della zona, come a Genazzano: qui, in meno di due mesi, sono
state conferite oltre 70.000 bottigliette di PET (circa 2.500 kg di materiale). Il
successo dell'operazione ha portato all'installazione di nuove postazioni nella
Capitale, prima nel quartiere di Casal de' Pazzi, all'interno del mercato
rionale, poi presso l'Impianto Sportivo Comunale - Città Futura (zona EUR). Nel
2015 si prevedono nuove installazioni nel Lazio, in particolare a Roma e
Frosinone, ma anche in Sardegna grazie alla collaborazione con le Istituzioni
locali.
Prima
di chiudere, amici, lo ripeto ancora: riciclare significa tenere il mondo pulito! Se poi
ci pagano anche…per farlo, allora ricicliamo!
Ciao, a domani.
Mario
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