Oristano
27 Aprile 2015
Cari amici,
con oggi mancano solo 4 giorni all’apertura ufficiale della
grande esposizione universale a Milano. Da mesi si lavora a ritmi intensissimi
per essere pronti ad accogliere, nel
modo migliore, milioni di visitatori e dimostrare al mondo intero che l’Italia
c’è e che intende fare orgogliosamente la sua parte. Ieri sera il servizio di fine serata televisiva, mandato in onda da
RAI 1, ha evidenziato un cantiere ancora brulicante di operai, tecnici e
personale di ogni tipo, tutti impegnati per predisporre in tempo quanto
necessario. Conoscendo la nostra caparbietà, credo che tutto sarà pronto per il
1 Maggio.
Expo
Milano 2015 è certamente un evento di portata
mondiale. Come stabilito dalle regole del BIE (Bureau International des
Expositions), i partecipanti alle Esposizioni Universali si distinguono in
Ufficiali e Non Ufficiali: quest’anno i Paesi partecipanti sono 145, mentre le
Organizzazioni Internazionali presenti sono 3. Tema forte dell’esposizione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, questo
il filo conduttore che caratterizza questa moderna rassegna internazionale.
Expo Milano 2015 sarà un’occasione unica per riflettere e confrontarsi sui
diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se
da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone
denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di
salute legati a un’alimentazione scorretta e cibo in eccesso (circa 2,8 milioni
di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno,
circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo
servono scelte politiche consapevoli, stili di vita più consoni e sostenibili,
anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, per trovare un
equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
Scopo principale di
Expo, quindi, quello di far riflettere il visitatore, fargli vivere
un’esperienza unica, da protagonista, creandogli quella consapevolezza per comprendere al meglio le regole per il
diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente, ma anche strettamente
legata alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Expo Milano 2015, dunque,
con un tema straordinariamente importante: quello di salvaguardare l’intera
popolazione mondiale, che soffre della mancata o inadeguata presenza di cibo, così come dal suo opposto,
l’eccesso alimentare ed il suo spreco. Ogni Paese, partendo dalla propria
cultura e dalle proprie tradizioni, è chiamato a interrogarsi e a proporre
soluzioni rispetto alle grandi sfide legate alle prospettive
dell'alimentazione.
Ebbene, cari amici, in
questa sfida che per 6 mesi vedrà Milano protagonista nel mondo su un tema
così delicato, le donne cercheranno di essere protagoniste, alla pari degli
uomini, non semplici comparse. “Nutrire
il Pianeta, Energia per la Vita”, è un tema sicuramente caro alle donne di
tutto il mondo, perché per loro, madri responsabili, delegate da secoli alla
crescita delle nuove generazioni, l’alimentazione è un punto basilare, fermo e
irrinunciabile. Il protagonismo femminile farà bene la sua parte ad Expo 2015 e
per questo motivo le donne italiane si preparano da tempo.
Il loro percorso di
avvicinamento ad Expo è iniziato a Dicembre scorso: partendo dall’analisi dei
temi più importanti, come la condizione del lavoro femminile, i gravissimi dati
del femminicidio in Italia e la scarsa presenza nei posti di comando, gli Stati Generali delle donne si sono
riuniti a Roma, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, alla
presenza anche delle rappresentanti delle Regioni. Il traguardo da raggiungere
era quello di realizzare un documento comune in vista della Conferenza mondiale
delle donne che si svolgerà proprio all’Expo di Milano dal
26 al 28 settembre, a venti anni esatti dalla piattaforma di Pechino.
In vent’anni certamente
le donne hanno percorso molta strada: la Vice Presidente del Senato, la
senatrice Valeria Fedeli ha sostenuto che “Dal punto di vista dell’istruzione e
dell’educazione le ragazze oggi si laureano meglio e di più degli uomini,
questo è il punto di avanzamento. Secondo punto di avanzamento è la
partecipazione delle donne a condividere la responsabilità pubblica: abbiamo, e
siamo credo tra le pochissime realtà, un governo con parità tra donne e uomini
di responsabilità, ma soprattutto con compiti affidati alle Ministre che sono
di grande responsabilità. Questi mi paiono due punti di straordinaria
innovazione e cambiamento”.
Drammatica, invece, rimane
la situazione dell’occupazione femminile: statisticamente L’Italia si colloca
in posizione arretrata (dopo di noi ci sono solo Malta e Grecia), con un forte divario
occupazionale, in particolare per quanto riguarda le giovani donne. Siamo, detto
brutalmente, il Paese che non investe sul lavoro femminile e che quindi non
investe sulla crescita. A Milano le
nostre donne si potranno confrontare alla
pari con le altre realtà: hanno assicurato la loro presenza donne di spicco
come Hillary Clinton e altre importanti rappresentanti di ventotto Paesi del
mondo. Il mondo femminile, nonostante la grande incertezza sul suo futuro, manifesta
un grande desiderio di competizione alla pari con quello maschile, e con altrettanta
determinazione cerca quella parità da tempo negata.
All’evidente “cambio di
passo”, già visibile in campo politico, in Italia anche il mondo dell’Impresa
si prepara a cambiare, predisponendo l’inserimento, in modo più consono, dei
“tailleur” nelle direzioni aziendali. Sia nei Consigli di Amministrazione che
nelle Direzioni le donne-manager avanzano. Un altro dato certamente confortante
e particolarmente interessante è che tra le mille imprese che si sono iscritte
nelle ultime settimane alle Camere di Commercio, più di settecento sono imprese
al femminile! E questo è solo il primo passo.
Ebbene, cari amici, a
Milano l’Expo 2015 vedrà sicuramente le donne partecipi a pieno titolo di
questa grande rassegna che indicherà al mondo le strade migliori per
raggiungere non solo una migliore e più equa distribuzione delle risorse
alimentari del pianeta, ma anche una maggiore uguaglianza tra i sessi, che concretamente
significa parità di diritti e di doveri e maggiore rispetto e attenzione, per un
mondo – quello femminile – che l’uomo ha
sempre voluto non paritario ma subordinato.
Grazie della Vostra
attenzione, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento