Oristano 28 settembre 2021
Cari amici,
A chi di noi non è mai successo,
all’improvviso, di bloccarsi di fronte al computer, incapace di andare avanti per aver dimenticato
la password di accesso? A tanti, io credo! Ebbene, in tempi brevi potremo tirare
un sospiro di sollievo, perché non sarà più necessario digitarla! Al posto
della password, spesso difficile da ricordare, basterà usare un’apposita App, creata da Microsoft, che da
sola si occuperà di gestire gli accessi al computer. Basta, dunque, con la
fantasia (ci siamo scervellati ad usare una parte de nostro codice fiscale, il
nome dei nonni o degli zii, del nostro fido micio o cane e quant’altro), tra
poco, EVVIVA, potremo respirare!
Certo, la protezione con password è anche un serio problema di sicurezza, tanto che alcune aziende per
la protezione dei dati importanti avevano già scelto la doppia autenticazione o
un'autorizzazione biometrica (tipo impronta digitale o scansione ottica), per
evitare il furto delle credenziali, visto che ogni secondo si compiono in media
579 tentativi di furto di password, in totale circa 18 miliardi all'anno. Ma Microsoft
ha deciso, finalmente, di porvi rimedio. L’azienda di Bill Gates, che ha sempre
avuto una visione del futuro ampia e innovativa, ha deciso che il periodo delle
password era ormai arrivato al tramonto.
Un pensionamento
anticipato., dunque, per le password? Pare
proprio di sì, ed ecco l’azienda di Cupertino lanciarsi nell’iniziativa di
creare uno strumento innovativo, capace di creare un cambiamento radicale nella
sicurezza dei dispositivi operanti su Internet. Nasce così in casa Microsoft
l'App “Authenticator”, inizialmente operativa da marzo 2021 per i soli
utenti business. Visto poi il favorevole accoglimento, ecco ora l’ok per estendere
l’apertura del nuovo sistema ad un livello ben più ampio: apertura a tutti,
inclusi i profili non aziendali.
Ma vediamo come funziona la
nuova App Microsoft “Authenticator”. Si tratta di un’App, per iOS e Android,
che una volta scaricata cancella in automatico le varie password salvate sul
profilo Microsoft. Se si vuole accedere al sistema, l’App invia al numero di
cellulare registrato o all'indirizzo e-mail un codice temporaneo, da inserire
in fase di autenticazione. Indubbiamente un buon metodo per liberarsi della
necessità di doversi ricordare decine di parole chiave, o peggio, di tenerle
memorizzate su pezzi di carta o note sul telefonino, non protette. Il
meccanismo entra in funzione quando Authenticator rileva un'attività di login
da un nuovo dispositivo (magari perché si è cambiato smartphone o tablet) o la
richiesta arriva da una parte del mondo non conforme alle località solite di un
utente.
In pratica con
Authenticator si attua quel processo di verifica di un account che da anni gli
esperti di sicurezza ritengono fondamentale per ridurre il rischio di
intrusione. Resta il fatto, però, che un criminale esperto potrebbe già aver
violato la sicurezza della e-mail di una potenziale vittima, così da poter
leggere anche i messaggi temporanei inviati da questa App di autenticazione, e
lo stesso potrebbe essere per gli sms, tramite la tecnica dello 'sniffing'. In
realtà, amici, c'è da prendere atto che la sicurezza assoluta, purtroppo, non esiste!
Cari amici, in conclusione
possiamo dire che se è pur vero che di Internet e delle irrinunciabili comunicazioni
via computer non possiamo e non potremo più fare a meno, dobbiamo prendere atto
che il futuro sarà sempre più dedicato alla protezione dei numerosissimi dati
circolanti nel Web; i sistemi saranno sempre più perfezionati: da quelli
relativi alla biometria a quelli di autenticazione in rete con le diverse parti
del corpo, come il viso e la voce. Al momento sono già in campo i sistemi Face
ID di Apple che usa il volto, lo sblocco con l'impronta su Android e Windows
Hello, abilitati per l'ingresso nei dispositivi ma anche per il login di App di
terze parti.
Amici, una volta si diceva “fatta la legge, trovato l’inganno”,
parafrasando, in questo caso potremo dire: “cambiato il nuovo sistema delle password,
trovato il marchingegno per scardinare il nuovo”.
A domani.
Mario
1 commento:
Non esistono password sicure! Poi ecco la Microsoft con la sua genialata! Ma Window 8-10-11 non sono stati definiti da molti non dei sistemi operativi ma solo degli immani spyware perché controllano di nascosto quello che fa l'utente? No grazie, meglio una qualunque distribuzione *BSD o Linux! Ne esistono alcune pensate per la ultra compartimentazione non solo dei dati ma anche delle applicazioni! Bye bye Microsoft!
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