sabato, settembre 18, 2021

NUOVI STRUMENTI CONTRO LA DELINQUENZA: UN’INNOVATIVA "PISTOLA-LAZO" DATA IN ANTEPRIMA AI VIGILI URBANI DI GENOVA.


Oristano 18 settembre 2021

Cari amici,

Contro le persone violente, purtroppo sempre in aumento, si sperimentano in continuazione nuove armi, meno pericolose certamente di quelle da sparo. Ed ecco apparire una nuova arma: la “Bolawrap”. Introdotta da tempo negli Stati Uniti la “Bolawrap” è ora arrivata anche in Italia e a sperimentarla per prima sarà la polizia locale di Genova. Il comando di polizia del capoluogo ligure potrà dunque sperimentare per primo l'utilizzo di questa nuova arma, che in realtà è  un particolare laccio immobilizza-persone, uno strumento in grado per bloccare malviventi o persone ritenute pericolose per sé stesse e per gli altri, senza provocare loro dei danni fisici.

La curiosa novità, che di recente è stata presentata a Palazzo Tursi dagli Assessori alla Sicurezza del Comune di Genova e della Regione Liguria, Giorgio Viale e Andrea Benveduti, con il comandante della Polizia Municipale di Genova Gianluca Giurato, appare alquanto interessante. Questo dispositivo di contenimento di persone pericolose 'da remoto', non è una vera e propria arma, nonostante nell’usarla si senta come uno sparo, molto simile al rumore creato da un colpo di pistola. Lo sparo è di una cartuccia a salve, che crea il lancio verso l’obiettivo di due sottili corde in kevlar lunghe 240 centimetri, con alle estremità due piccoli ganci.

Il kevlar è un particolare materiale composto da una fibra sintetica alquanto resistente al calore e molto forte, utilizzato per la prima volta a livello commerciale nei primi anni '70 in sostituzione dell'acciaio negli pneumatici da corsa. La sua caratteristica principale è la grande resistenza meccanica alla trazione tant'è che a parità di massa è cinque volte più resistente dell'acciaio. Una volta sparate, queste due corde si avvolgono intorno alle gambe della persona che si intende bloccare (senza ferirla), non consentendole più di camminare e agevolando in questo modo il fermo da parte della polizia, prima che la possibile situazione di pericolo in atto si presti a degenerarsi.

Dopo gli USA, finora, in Europa l'unica polizia a sperimentare l'impiego del “Bolawrap”  è stata quella serba" (l'Italia è la 44esima nazione al mondo a importare e valutare il nuovo congegno). Nel provare a descrivere questa nuova arma nel suo uso corrente, si può dire che il “Bolawrap” ha all'estremità del cavo due ancorette che si attaccano agli indumenti: più la persona si muove più la corda si stringe grazie ai due ganci. Un laser guida la mira. Il laccio viene lanciato, come detto, grazie alla carica di una cartuccia a salve, che garantisce la proiezione del laccio in kevlar alla velocità di oltre 150 metri al secondo, con il bersaglio che risulti ad una distanza che varia tra i 3 e i 7 metri.

Durante la presentazione della nuova arma, il comandante della Polizia Municipale Gianluca Giurato ha così commentato: "E' uno strumento molto efficace e a mio avviso sarebbe corretto che tutte le forze di polizia ne siano dotate. Quando si deve affrontare una situazione critica, per vincere una resistenza o una violenza, bisogna utilizzare il mezzo meno impattante sotto il profilo dell'incolumità della persona su cui viene usato. A questo proposito vorrei anche ricordare che nel corrente 2021 solo nel centro storico di Genova abbiamo avuto 27 agenti che hanno riportato lesioni in scontri fisici, rispetto ai 12 del 2020. Sono circa 500 i TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), effettuati ogni anno dalla polizia locale di Genova".

L’Assessore comunale alla Sicurezza di Genova, Giorgio Viale, ha dichiarato al “Corriere”: "L’obiettivo dell’avvio dei test per l’adozione di questo strumento non letale è evitare l’utilizzo del taser, che risulta comunque abbastanza rischioso; quanto al suo nome, “Bolawrap”,  deriva dalle "bolas" usate dai gauchos in Argentina per fermare i bovini in fuga. Lo strumento sarà fornito in dotazione a una decina di agenti per un periodo di prova, utile a capire se possa sostituire o integrare il taser, oggetto di numerose controversie. La mira del “Bolawrap”, abbastanza precisa,  è agevolata da una luce laser”.

Cari amici, un’altra arma, dunque, si aggiunge a quelle in dotazione alle forze dell’ordine per tenere a bada le persone moleste. Ora gli agenti della Polizia Locale di Genova dovranno testarlo al meglio (il “Bolawrap”  dovrà essere lanciato in punti ben precisi del corpo o si rischiano ferite e, come accennato, mantenuto intorno ai 5 metri di distanza), e, per questo, stanno seguendo un corso di formazione presso l'azienda produttrice, una società americana con sede a Las Vegas. Negli Usa, infatti, è ormai diffuso tra gli operatori di polizia e usato dagli addetti alla sicurezza privata. C’è da ben sperare!

A domani.

Mario

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