Oristano 22 settembre 2021
Cari amici,
Oggi dedico il mio post a un curioso animaletto: il GECO. In realtà il Geco non è
proprio un animaletto simpatico, almeno a prima vista. Il Geco (Geco comune o
Tarentola mauritanica, Linnaeus), è un piccolo sauro che appartiene alla
famiglia dei Gekkonidae. Questo curioso rettile simile ad una lucertola è
estremamente diffuso nei Paesi dell’area Mediterranea, soprattutto quelli nella
zona costiera. Sostanzialmente, i Gechi sono imparentati con le lucertole e
sono assolutamente innocui per l’uomo. Inoltre, sono molto utili, poiché si
nutrono soprattutto di insetti estremamente fastidiosi, come mosche, ragni,
zanzare e scarafaggi, di cui si cibano in abbondanza.
Le dimensioni dei
Gechi sono solitamente medio-piccole; la testa è grande rispetto al corpo, oltre ad avere una lunga coda. Il loro muso è appuntito e hanno grandi occhi rotondi; il
dorso e la coda sono solitamente grigi, bruni o bruno-grigiastri. La pelle dei
Gechi è ricoperta di tubercoli che rendono il loro aspetto “ruvido e spinoso”. Inoltre, il
geco è uno dei pochi rettili dotato di voce: emette cioè un verso, che non è un semplice sibilo. Alcune specie si generano per partenogenesi ovvero le femmine sono
capaci di riprodursi senza accoppiarsi con il maschio. E questa particolarità è
la causa della grande di diffusione dei gechi ovunque nel mondo! I gechi infine non
hanno palpebre, ma solo una membrana trasparente per proteggere gli occhi, che
puliscono periodicamente con la lunga lingua.
Amici, per mille ragioni, a
partire dall’aspetto, i gechi ci fanno un po’ paura. Spesso aprendo la finestra
ce ne possiamo trovare uno sul davanzale, magari salito dal muro ricco di
vegetazione. Non è certo piacevole trovarsi davanti un piccolo rettile simile ad una
lucertola che si muove rapido e furtivo! Vaga, curioso, nel giardino o tra la legna, oppure incollato
al muro dietro di noi ci scruta con i suoi grandi occhi, cercando di mimetizzare la sua silenziosa presenza, che effettivamente ci può
spaventare. Se poi ce lo ritroviamo in casa, il nostro primo impulso è quello di scacciarlo
o di ucciderlo, ma non è la cosa giusta da fare. Infatti, come detto, i gechi sono assolutamente
innocui per l'uomo, e in più sono molto utili, soprattutto nel periodo estivo, dal momento che
sono efficacissimi predatori di insetti, in particolare zanzare.
Questi curiosi animaletti
hanno una particolare capacità, quella di riuscire ad aderire a tante superfici
diverse, camminando anche a testa in giù e in verticale, seppure senza dover
utilizzare alcuna secrezione adesiva: il segreto sta nelle loro zampe. Queste
sono costituite da milioni di piccoli peli tra i quali si instaura un
particolare legame elettrostatico, la cosiddetta “forza di Van der Waals”.
Ogni polpastrello della zampa di un geco è composta da milioni di questi peli
che, con una minima pressione, si conformano alle caratteristiche di qualsiasi
superficie, moltiplicando queste forze elettrostatiche e permettendo all’animale
di “appicciarsi” come avesse delle ventose. Si tratta di un capolavoro
dell’ingegneria della Natura che da anni scienziati e ingegneri, perfino della
Nasa, studiano e cercano di replicare in ambiti diversi.
Come sapere se la vostra
casa è abitata anche da qualche geco? Basta osservare sul balcone se c’è
qualche cacchetta con la punta bianca: questo è tipico di numerosi rettili che,
per risparmiare liquidi, producono delle urine estremamente concentrate di
acido urico (cioè la puntina bianca) che vengono espulse insieme alle feci. In molti Paesi avere un geco dentro casa è di buon auspicio,
questo probabilmente deriva dalla grande utilità di questi piccoli animali. Il
geco, infatti, è un animale silenzioso e discreto e un esemplare adulto è in
grado di mangiare fino a due mila zanzare in una notte!
Cari lettori, il Geco in molte parti
del mondo viene considerato un animale portafortuna. In queste zone è solito
ritrovarlo raffigurato su tessuti ed oggetti, oppure direttamente su alcune
aree della casa. La tradizione degli indigeni australiani e neozelandesi, per esempio, vuole
che il geco rappresi il valore dell’adattabilità, ovvero un essere che riesce ad adattarsi ad
ogni situazione, trovando il modo di sopravvivere alle difficoltà. Gli
aborigeni polinesiani, invece, pensano che abbia poteri soprannaturali e ne hanno un grande
rispetto. I gechi infine sono considerati animali che svolgono la "particolare funzione" di fare da tramite
tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La simbologia del geco è sempre
positiva; nelle Filippine e in Thailandia, per esempio, dove vive il geco Tokai, quando viene alla luce un bambino e si sente il canto del Tokai, questo è sinonimo di buon augurio, e si pensa che il
nuovo nato avrà una vita lunga e felice.
Cari amici, spero di
avervi rasserenato (instillandovi fiducia) parlandovi positivamente del geco, che, seppure il suo aspetto
non sia proprio tanto favorevole e incuta un po’ di paura, dobbiamo pensare che, in realtà, è un
nostro amico e alleato. Se dunque trovate un geco in casa, non scacciatelo,
poiché come detto prima si nutre di molti insetti fastidiosi, in particolare di
zanzare, per cui vi sarà molto utile, certamente ben più
utile ed ecologico sia di Autan che dei zampironi!
A domani.
Mario
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