sabato, settembre 04, 2021

AMAZON: IL PATRON JEFF BEZOS, DOPO L’E COMMERCE, CAVALCA IL RITORNO AL "CENTRO COMMERCIALE". APERTO IL PRIMO MEGA NEGOZIO ANCHE A ROMA.



Oristano 4 settembre 2021

Cari amici,

I corsi e i ricorsi della storia! Sicuramente a Jeff Bezos, fondatore di Amazon, l’immensa catena di vendita on line che continua a fare risultati economici stratosferici, non difetta certo la cultura del passato, nemmeno quella storica, che da tempo immemorabile ha dimostrato che le mode cambiano in continuazione e i ritorni al passato ci sono sempre stati. Insomma possiamo tranquillamente affermare che Bezos “Una ne pensa, cento ne fa”! Dopo aver trasformato un’idea apparentemente semplice, quella di offrire un'esperienza di shopping online, che gli ha creato un business ultra miliardario, per merito della sua grande fantasia ha voluto rispolverare una specie di “ritorno al passato”.

A dare la notizia ufficiale di questa nuova rivoluzione commerciale concepita da Amazon è stato il The Wall Street Journal: Amazon si prepara ad aprire i suoi primi grandi punti di vendita fisici. Veri negozi, anzi di più: Department store. In realtà si tratta di un perfezionamento di quanto Amazon già impostato da tempo: riproporre dei punti di vendita fisici. Lo aveva provato negli Stati Uniti: distribuiti tra California, Colorado e Washington, con negozi che vendevano principalmente libri e generi alimentari. A questi si erano aggiunti poi anche gli spazi pop-up (temporanei, disponibili per un arco limitato di tempo). Cosa differenzia, dunque, i nuovi, innovativi negozi, reali e non virtuali, che ora sta mettendo in atto?

La differenza, stando alla fonte, tra gli attuali negozi fisici di Amazon e i nuovi negozi in arrivo che verranno presto aperti in Ohio e California, riguarda sia la superficie che la varietà delle merci esposte; essi si estenderanno su un'area di circa 3mila metri quadri e offriranno molti più prodotti. Sebbene meno estesi dei tradizionali Department stores (per i quali si contano, in genere, 10mila metri quadri), in questi grandi magazzini sarà comunque possibile comprare di tutto. Abbigliamento, elettronica, articoli casalinghi e tanto altro. Nulla si sa ad oggi dei brand che saranno disponibili alla clientela, fatta eccezione (ovviamente) per i prodotti a marchio Amazon.

Conoscendo Bezos i negozi fisici nati nella mente di questo uomo rivoluzionario non si limiteranno agli Usa, ma riempiranno le principali città del mondo. Amazon ha già aperto a Roma il suo negozio Prime Now, integrando il servizio lanciato un anno fa in collaborazione con Pam Panorama. Il nuovo centro logistico urbano è a Portonaccio, in zona Tiburtina; in questo modo Amazon espande in modo significativo il servizio Prime Now con 12.000 prodotti alimentari e non, più i best seller di Amazon.it.

Carlo Mocci, General Manager International - Amazon Fresh and Prime Now, circa l’apertura dei centri commerciali fisici in Italia, si è così espresso: “Milano è stata la seconda città a livello internazionale a lanciare Prime Now, dopo Londra, nel 2015, prima con un negozio Amazon e poi con la collaborazione di U2 Supermercato. A seguito di quel lancio, abbiamo esteso il servizio Prime Now nel 2018 a Roma e una decina di giorni fa a Torino con Pam Panorama, mentre a Roma abbiamo integrato il negozio Amazon su Prime Now”.

Sempre relativamente alla diffusione dei Centri commerciali fisici in Italia, Mocci ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda i negozi fisici, c'è un portafoglio di iniziative, che vengono portate avanti, prevalentemente negli Stati Uniti. Se guardiamo al mondo food da un lato abbiamo Whole Foods Market, catena matura e ben sviluppata con una chiara missione consumer, dall'altro lato Amazon Go che è un'iniziativa ancora in fase primordiale incentrata sulla just walk out technology”.

Cari amici, conoscendo la straordinaria “volpe” quale è Bezos, sarà davvero difficile comprendere la futura strategia che l’uomo intende porre in atto con il lancio delle nuove catene di negozi fisici Amazon, sia negli USA che nel resto del mondo. The Wall Street Journal, a tale proposito, sottolinea almeno due grandi interrogativi che gli analisti si pongono e che lasciano spazio a una profonda riflessione. Il primo dubbio è questo:  quale potrebbe essere la ragione di voler puntare sugli spazi fisici, visto che le abitudini di shopping dei consumatori sono sempre più orientate su l’on-line?

Il secondo dubbio-quesito è questo: dato che il coronavirus ha obbligatoriamente avuto un forte impatto sulle reali possibilità di acquisto fisico da parte della clientela, che interesse potrebbe avere oggi Bezos a “riaprire” strutture fisiche, apparentemente diventate obsolete? Certamente quesiti difficili da dirimere, ma, come ben sappiamo, bisogna dare  “Tempo al tempo”, perché "la volpe" Jeff Bezos, indubbiamente, sa il fatto suo!

A domani.

Mario

 

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