Oristano 30 settembre 2021
Cari amici,
Dal 1° ottobre per
accedere a tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione
sarà necessario lo SPID (acronimo di Sistema Pubblico di Identità
Digitale), che è un'identità digitale composta da una coppia di credenziali
(username e password), strettamente personali. Non si potranno più utilizzare,
dunque, username, password e pin, per fruire dei servizi digitali dei siti
dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dei Comuni e degli altri enti pubblici. Questa
novità è stata resa obbligatoria dalle norme del Decreto Semplificazione e
innovazione digitale, convertito nella legge 120/2020.
Indubbiamente, la
variazione creerà non pochi problemi agli amici pensionati, che dovranno
necessariamente utilizzarlo per consultare la pensione o il cassetto fiscale. Dal
1° ottobre, dunque, sarà questo l’unico modo per controllare la propria posizione
con la Pubblica Amministrazione. È certamente un notevole problema, perché sono
ancora pochi i cittadini che si sono già dotati di SPID, in particolare gli
over 65, che – a quanto pare – hanno registrato la propria identità digitale
solo nel 15% dei casi.
Per ovviare a questo
inconveniente, è stata istituita la figura del “Delegato SPID”, una
sorta di tutore per gli anziani in difficoltà, deputato ad accedere ai servizi
in loro vece. Alla stessa maniera si opera nella piattaforma dell’Agenzia delle
Entrate. Nei primi 8 mesi del 2021 – si legge su Open. Online - il sito avrebbe
registrato circa 45 milioni di accessi al cassetto fiscale e 4 milioni di
accessi alla propria area riservata. Ma che fare, dunque, quali le alternative
eventuali allo SPID?
Almeno due le possibili alternative
allo SPID: una è la carta di identità elettronica (CIE), l’altra è la CNSS (la Carta
Nazionale dei Servizi), una smart card corrispondente, ad esempio, ai
dispositivi di firma digitale o alla tessera sanitaria), anche se entrambe,
però, risultano poco utilizzate per i loro requisiti hardware: richiedono il
possesso di un lettore di smart card o uno smartphone dotato della tecnologia NFC
((Near Field Communication), strumento davvero poco utilizzato.
Amici, il consiglio è
quello di dotarsi quanto prima dello SPID, perché già a partire da domani 1°
ottobre, sarà l’unico modo per dialogare con la P. A. e poter accedere a tanti
servizi, compreso il Fascicolo sanitario elettronico. Vediamo allora di
verificare cosa fare per entrare quanto prima in possesso di questo necessario
strumento per dialogare con la Pubblica Amministrazione.
Come attivare SPID.
Sei hai compiuto 18 anni puoi attivare SPID, avendo con te un documento di
riconoscimento italiano in corso di validità. Munisciti anche della tessera
sanitaria o del tuo codice fiscale, di un indirizzo e-mail e di un numero di
cellulare. Avendo di fronte a te questi documenti, ora puoi accedere al sito di
uno dei gestori di identità digitale (Identity Provider) riconosciuti e
vigilati da AgID.(Agenzia per l’Italia Digitale), che trovi facilmente
in rete.
Una volta scelto il gestore
(identity provider), provvedi all’attivazione: inserisci i tuoi dati anagrafici,
crea le tue credenziali SPID e provvedi ad effettuare il riconoscimento. Ecco
le modalità di riconoscimento: di persona, via webcam, audio-video con bonifico,
CIE, CNS o firma digitale. In dettaglio, ecco le modalità di riconoscimento
attive: di persona, presso gli uffici dei gestori di identità digitale o
gli sportelli delle pubbliche amministrazioni che hanno attivato una procedura
a sportello o delle postazioni convenzionate con uno o più gestori per la
verifica della tua identità; via webcam, con operatore messo a
disposizione dal gestore di identità o con un selfie audio-video, insieme al
versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario; con Carta
d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico attraverso le app dei
gestori di identità digitali fruibili da smartphone o tablet; con CIE, Carta
Nazionale dei Servizi (CNS) ovvero la tessera sanitaria, oppure con
firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card)
e del relativo pin.
Sono previsti anche diversi
livelli di sicurezza, alquanto differenti: livello 1, livello 2, livello 3. Il livello
1, permette l’accesso con nome utente e password; il livello 2,
permette l’accesso con le credenziali SPID di livello 1 e la generazione di un
codice temporaneo di accesso OTP (one time password) o l’uso di un’APP fruibile
da smartphone o tablet; il livello 3, permette l’accesso con le
credenziali SPID e l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di
eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore
dell’identità.
Per i cittadini poco
tecnologici, tuttavia, sono previsti in alternativa degli aiuti. Ci si può
recare presso una delle pubbliche amministrazioni che si sono dichiarate
disposte a svolgere gratuitamente le procedure di identificazione e quindi di consentire
il rilascio successivo dello SPID. Infine, i tempi di rilascio dell’identità
digitale: questi dipendono alquanto dai singoli gestori. Una volta ottenuto, l’utilizzo
di SPID per i cittadini è gratuito.
Cari amici, indubbiamente
lo SPID è una novità che all’inizio può apparire un po’ difficile da digerire per quelli "over 60", ma a quanto sembra risultare una necessità indilazionabile. La speranza è che la
variazione venga recepita da tutti gli utenti nella giusta logica e importanza.
A domani.
Mario
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