Oristano 10 agosto 2020
Cari amici,
Agosto è il mese più
utilizzato per trascorrere al mare il periodo di ferie. È il mese più caldo,
che ci stimola a stare per lungo tempo in spiaggia e dentro l’acqua, godendo
sia della frescura dell’acqua che del sole che ci regala quella bella
abbronzatura da esibire poi al ritorno a casa. Tuttavia il sole e il mare
debbono essere presi alle dosi giuste, rispettando una serie di regole che, se
disattese, potrebbero anche rovinarci il periodo di vacanza.
Vediamo allora le 10 regole più importanti che dovremmo tutti rispettare per trascorrere una bella e felice vacanza.
Vediamo allora le 10 regole più importanti che dovremmo tutti rispettare per trascorrere una bella e felice vacanza.
Per prima cosa ricordiamo
che per entrare in acqua in sicurezza bisogna saper nuotare. “Saper nuotare”
è la regola numero uno, in quanto è necessario, entrando in acqua,
riuscire a galleggiare con facilità, muovendosi con le giuste bracciate ed eseguendo
correttamente la “respirazione”, cioè inspirando con la bocca fuori dall’acqua
ed espirando con il viso in acqua facendo le classiche bollicine. Chi non sa
nuotare deve restare molto vicino alla riva e con l’acqua che preferibile non
superi l’altezza della cintola.
La seconda regola,
da non violare mai, è quella di non entrare mai in acqua senza aver completato
la digestione. Mai entrare in acqua se non sono passate almeno tre ore dal
pasto principale, e anche da un eventuale spuntino fatto in spiaggia.
In estate la parola congestione non è rara, in quanto non sono pochi quelli che si tuffano in acqua a stomaco pieno con il rischio che si blocchi la digestione. Dopo i pasti stomaco e intestino hanno bisogno di molto ossigeno, che giunge loro a destinazione con il flusso sanguigno e facendo aumentare la temperatura corporea. Se durante questo processo si verifica uno shock termico, diminuisce la quantità di sangue, causando un rallentamento o un blocco della digestione.
In estate la parola congestione non è rara, in quanto non sono pochi quelli che si tuffano in acqua a stomaco pieno con il rischio che si blocchi la digestione. Dopo i pasti stomaco e intestino hanno bisogno di molto ossigeno, che giunge loro a destinazione con il flusso sanguigno e facendo aumentare la temperatura corporea. Se durante questo processo si verifica uno shock termico, diminuisce la quantità di sangue, causando un rallentamento o un blocco della digestione.
La terza regola è
quella di non oltrepassare mai i propri limiti, anzi meglio tenersi sempre al
di sotto. Mai farsi tentare dal desiderio di spingersi al largo
nel tentativo di raggiungere un’imbarcazione o una boa, se non si è in grado di
tornare facilmente indietro e soprattutto se non si è dei validi nuotatori.
Nuotare al largo è pericoloso e in caso di crampi rimanere tranquilli e
mettersi sul dorso spostandosi solo con le braccia.
Regola numero quattro:
evitare sempre di fare una nuotata lontano dalla riva da soli. In acque libere
(spiagge o tratti di mare non sorvegliati) rimanere sempre in gruppo; se si è
in acqua da soli basta un crampo, una paura improvvisa, una perdita di
coscienza o un trauma anche leggero per rischiare la vita, se non c’è nessuno
pronto a soccorrerti.
La regola numero cinque
è anch’essa di grande importanza: il sole va preso con le dovute precauzioni! Certo,
l’esposizione controllata (sia nelle ore giuste che nella giusta quantità) al
sole è salutare, di grande importanza per l’organismo, in quanto grazie ai
raggi ultravioletti viene stimolata la sintesi della vitamina D nell’organismo;
il sole inoltre aiuta la formazione del tessuto osseo e agisce benevolmente su
alcune forme delle malattie cutanee come la psoriasi. Al contrario, una
scorretta esposizione al sole può risultare molto dannosa: basti pensare che
già dopo circa di 10-30 minuti si possono verificare i primi danni sulla pelle.
Altra regola importante è
la numero sei: stare sempre molto attenti allo sbalzo
termico! Stare al sole a lungo e poi immergersi nell’acqua senza farlo
gradatamente è un grave errore; la differenza di temperatura tra il corpo umano
(37°) e l’acqua (18° – 27°) provoca una reazione tanto maggiore quanto più
l’acqua è fredda e l’entrata è brusca. Quindi dopo l’esposizione al sole o
comunque quando si è troppo accaldati è necessario entrare in acqua
gradualmente al fine di evitare lo shock termico.
La regola numero sette
riguarda in particolare gli esuberanti, gli amanti dei tuffi.
Questi dovrebbero usare sempre la massima attenzione, controllando “dove sti tuffano”! Bisogna ispezionare prima la zona, rendersi conto dell’altezza dell’acqua (la profondità deve essere di almeno 4/5 metri), dell’eventuale presenza di scogli e di quant’altro. Tuffarsi sempre dopo tutto questo, facendolo nella massima sicurezza. Un tuffo sbagliato può creare problemi seri, in particolare lesioni alla colonna vertebrale e al midollo spinale, restando, nei casi peggiori, anche paralizzati.
Questi dovrebbero usare sempre la massima attenzione, controllando “dove sti tuffano”! Bisogna ispezionare prima la zona, rendersi conto dell’altezza dell’acqua (la profondità deve essere di almeno 4/5 metri), dell’eventuale presenza di scogli e di quant’altro. Tuffarsi sempre dopo tutto questo, facendolo nella massima sicurezza. Un tuffo sbagliato può creare problemi seri, in particolare lesioni alla colonna vertebrale e al midollo spinale, restando, nei casi peggiori, anche paralizzati.
Regola numero otto:
evitare sempre di entrare in acqua se le condizioni del mare non sono
affidabili.
Di norma in questi casi è esposta la bandierina rossa (anche se non c’è il bagnino disponibile), per cui entrare in acqua facendo gli eroi non è proprio consigliabile!
Possiamo stupire gli amici con ben altro, senza però rischiare la vita, in quanto il mare non perdona nessuno, nemmeno i soggetti più esperti!
Di norma in questi casi è esposta la bandierina rossa (anche se non c’è il bagnino disponibile), per cui entrare in acqua facendo gli eroi non è proprio consigliabile!
Possiamo stupire gli amici con ben altro, senza però rischiare la vita, in quanto il mare non perdona nessuno, nemmeno i soggetti più esperti!
La regola numero nove
è semplice ma da rispettare severamente, quanto e più delle altre: non entrare
mai in acqua se ci si sente poco bene, oppure uscirne subito se dovessimo
accorgerci di non essere in perfetta forma in quanto accusiamo piccoli fastidi
o malori. Rientrare subito in spiaggia, possibilmente vicino a dei conoscenti,
e se necessario chiedere soccorso.
Ed eccoci alla regola
numero dieci. Chi ha l’hobby di immergersi in apnea (anche
se fatta saltuariamente ed a scarsa profondità) è meglio che ricordi che l’immersione
è sempre pericolosa e dovrebbe essere categoricamente seguita a vista da
qualcuno che ci accompagna, oppure (se siamo in una spiaggia dove c’è il bagnino
etc.), restare a vista per poter intervenire in caso di malore.
Nell’apnea è assolutamente bandita l’iperventilazione (atti respiratori rapidi e veloci) poiché tale pratica può favorire la sincope, mentre è consigliato fare delle respirazioni lente e profonde per attuare un buon rilassamento psicofisico pre- immersione. Al primo bisogno di respirare, quando siamo in immersione, iniziare subito la risalita.
Nell’apnea è assolutamente bandita l’iperventilazione (atti respiratori rapidi e veloci) poiché tale pratica può favorire la sincope, mentre è consigliato fare delle respirazioni lente e profonde per attuare un buon rilassamento psicofisico pre- immersione. Al primo bisogno di respirare, quando siamo in immersione, iniziare subito la risalita.
Cari amici, andare al
mare è una pratica saggia, utili per mantenersi in salute, ma come detto prima
ogni pratica salutifera richiede attenzione e pieno rispetto delle regole. Il
mare può essere considerato un buon farmaco, sotto certi aspetti
insostituibile, ma come tutti i farmaci va usato con le dovute precauzioni.
Buone vacanze a tutti!
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