Oristano 17 agosto 2020
Cari amici,
Le pressioni per un
maggiore utilizzo delle carte di credito al posto dei contanti aumentano di
giorno in giorno. Prosegue, dunque, la battaglia contro l’uso del contante, che
in Europa e particolarmente in Italia appare sempre alto. Nell’area Euro ancora
oggi il contante viene utilizzato nel 76% delle transazioni commerciali. Ora si
cercano soluzioni incentivanti.
I circuiti Bancomat,
MasterCard e Visa, al fianco di tutti i principali player del settore dei
pagamenti, avvieranno, a partire dal 1° gennaio 2021, un progressivo aumento
della soglia per pagamenti contactless, aumentandola da 25 a 50 euro, al di
sotto dei quali non sarà più previsto l'inserimento del codice Pin. La
decisione, come spiegano in un comunicato i responsabili, «segna un nuovo
e importante traguardo per il settore, che si prepara a raddoppiare la soglia
rispetto a quella di 25 euro attualmente in vigore e che si prefigge
l'obiettivo di rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori, sempre più
digitali, alla ricerca di un pagamento semplice, rapido e sicuro».
L’innalzamento della
soglia dei pagamenti contactless a 50 euro (auspicata dalla Bce), è già attuata
su base temporanea in diversi Paesi dall’inizio dello scoppio della pandemia
come strumento per disincentivare l’uso del contante e al tempo stesso evitare
che gli utenti debbano digitare i codici sui dispositivi, in modo da limitare
il più possibile i rischi di contagio. Tuttavia non mancano le perplessità. Le
più importanti sono almeno due: le truffe da un lato e la mancata
collaborazione dei commercianti per il costo delle commissioni.
Quanto alle truffe, come
ben sappiamo i pagamenti contactless automatici, senza il previsto inserimento
del codice Pin, sono da sempre utilizzati dai truffatori per organizzare le
loro malefatte. L’ultima tecnica messa in atto dai truffatori per svuotare i
conti delle ignare vittime passa attraverso i bancomat e le carte di credito
contactless, ovvero quei sistemi di pagamento che si possono effettuare
semplicemente sfiorando il Pos. E proprio grazie a un Pos, i geni di questa
ultima truffa hanno messo in atto diversi furti semplicemente “appoggiandosi”
alle vittime.
A rivelarlo è stato un
utente di Facebook che ha mostrato uno di questi truffatori in azione, che
prediligono luoghi affollati come i mezzi pubblici, treni e bus. L’uomo ripreso
si sposta su un treno con lo stesso dispositivo che solitamente si trova nei
negozi e permette al cliente di pagare senza strisciare il bancomat. Per lui è
sufficiente appoggiarsi alle vittime per sottrarre denaro dal conto bancario,
senza che queste si accorgano né abbiano la possibilità di reagire. Il tutto
avviene con l’uso del POS abilitato per pagamenti senza contatto che d’ora in
poi possono spingersi fino a 50 euro senza bisogno dell’inserimento del Pin.
Per quanto riguarda
invece la scarsa o mancata collaborazione dei commercianti, seppure dal 1°
luglio sia stato attivato per professionisti e imprese il bonus Pos, ovvero un
credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute quando incassano un
pagamento elettronico. In base al Decreto Fiscale 2020 - legge 157/2019 - per incentivare l’utilizzo della moneta
elettronica, lo Stato rimborsa un terzo delle commissioni bancarie e dei costi
fissi sostenuti da chi accetta bancomat e carta di credito, l’importo delle
commissioni scoraggia non poco la collaborazione dei commercianti che
continuano a preferire il contante.
La soluzione potrebbe
essere molto semplice, ovvero con l’eliminazione delle commissioni bancarie.
Nando Faedda, numero uno della ConfCommercio in Sardegna, su questo punto è stato
inflessibile: “Senza intervenire sui costi di gestione dei terminali POS
a carico degli esercenti, e in particolare azzerando le commissioni bancarie i
risultati non arriveranno”. Insomma, lo Stato non può pretendere la
collaborazione reale dei commercianti senza venire loro incontro, in primis
trattando con le banche per l’azzeramento delle commissioni, in quanto gli
istituti di credito già guadagnano indirettamente abbastanza dalla diminuzione
della circolazione del contante.
Cari amici, in passato una
volta si diceva che “non si fanno nozze con i fichi secchi”, meglio spiegato dal
detto “Do ut des”, frase latina che significa «io do affinché tu dia» che ben vale
anche per quanto dicevamo prima…
A domani.
Mario
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