Oristano 2 luglio 2020
Cari amici,
Sulla “LAVANDA” ho
avuto occasione diverse volte di scrivere su questo blog. L’ho fatto per
rendere omaggio ad un pioniere d’eccezione: Elvio Sulas, che, ormai da anni,
coltiva, raccoglie e distilla la lavanda da lui prodotta. Chi tra i miei
lettori è curioso, può andare a leggere quanto ho avuto occasione di scrivere,
cliccando sul link che ora indico: http://amicomario.blogspot.com/2010/07/il-sinis-e-la-lavanda-una-nuova.html
(post del 12 luglio 2010), oppure su http://amicomario.blogspot.com/2018/07/e-tempo-di-raccogliere-la-lavanda-da.html
(post del 15 luglio 2018).
In realtà, lo sappiamo
bene, un campo di lavanda in fiore non è un semplice spettacolo che può passare
inosservato! Dopo che anche la persona di passaggio è rimasta incantata dall'affascinante osservazione, la
sua bellezza è fuori dubbio, a chi di agricoltura se ne intende può far balenare nella mente che quel miracolo può essere ripetuto; come successe anni
fa ad Elvio Sulas, che mise in piedi una piccola “Provenza” nell'oristanese (tanto
che Elvio, oggi, può essere considerato un pioniere in questo campo), è successo ora con la Famiglia FALCHI. Ed è così che il miracolo si è ripetuto. Tutto però è nato, come spesso succede, quasi per caso.
Ad Oristano è presente ormai da molti anni la
famiglia Falchi, Clan familiare che possiamo considerare “pioniere” nella
coltivazione del riso in Provincia di Oristano. L’Azienda Falchi, oggi
un’impresa risicola davvero importante, è, tra l'altro, 'protagonista' “tutta al femminile”, in quanto governata e diretta da sole donne ‘che amano il riso’; l'azienda si dedica con orgoglio
alla produzione di riso fin dal lontano 1792 e oggi questo Falchi-Team di sole donne continua a portare
avanti la coltivazione di risi selezionati nel pieno rispetto della terra e
della tradizione!
La famiglia Falchi può
essere considerata davvero speciale, amici. Composta dalla matriarca mamma
Rosanna, e dalle figlie Elisabetta, Maura, Cristina e Paola, essa continua a gestire
l’attività secolare utilizzando sapientemente metodi innovativi di agricoltura
ecosostenibile, dando vita ad una eccellente produzione risicola sana e
genuina, chiara espressione della bontà del territorio della Sardegna ed in
particolare di quello di Oristano.
Ebbene amici, il passo
dal riso alla lavanda nasce in questa famiglia, come accennato, quasi per caso. Ad avere la
prima intuizione che anche la lavanda può essere qualcosa di più di un
bellissimo campo fiorito, è la matriarca, mamma Rosanna, che dopo aver maturato
la sua convinzione inizia a portare la sua idea all’interno della famiglia. Le
sue continue e ripetute richieste (Lei è l’amministratrice dell’azienda di
famiglia, insieme ad Elisabetta), alla fine vengono accolte e da quel momento
si passa dal semplice desiderio alla realtà operativa.
Lei, che conosce benissimo
le campagne oristanesi, non parte dall'idea di sostituire con la lavanda delle colture in essere già produttive, ma il suo obiettivo è quello della valorizzazione degli
appezzamenti marginali, quelli residuali o collinari, dove non può essere
proficuamente coltivato il riso! Lei che l’agricoltura ce l’ha nel sangue,
vuole utilizzare la terra nel modo migliore possibile, perché ogni angolo possa
dare frutto. Ed ecco che la sua caparbietà, presto sposata da tutta la
famiglia, prende corpo e il suo sogno di vedere realizzati quei bellissimi
campi di lavanda sognati diventa concreto e reale.
I terreni utilizzati in
prima battuta (in futuro potrebbero essercene degli altri) si trovano a Nuraxinieddu,
sotto la storica chiesetta di Santa Vittoria; oggi il visitatore può osservare,
cosa mai vista prima, una splendida, meravigliosa “macchia color lilla” di
circa mezzo ettaro, emanante un profumatissimo effluvio e brulicante di api,
farfalle e delle immancabili libellule “aziendali!
Cari amici, l’idea di
mamma Rosanna è diventata realtà e ora si pensa già a raccogliere il frutto, costituito
dai fiori della Lavandula Angustifolia, dai quali verranno ricavati dei
pregiatissimi olii essenziali, tanto richiesti dalle aziende del settore della
cosmetica. All’interno della famiglia Falchi le idee da sviluppare con questa
nuova coltivazione sono molteplici: dal settore della cosmetica, dove già in
passato sono stati testati degli ottimi saponi agli estratti di olio di riso
Venere, ai diversi settori alimentari (in particolare dolciari), dai quali sono
arrivate già diverse richieste, come ad esempio da Brebè, una nuovissima
gelateria post Covid in Via Alghero a Cagliari, che affiancherà al gelato con
latte di pecora e riso Carnaroli Falchi anche un gelato al gusto di lavanda
sarda.
Le idee e l’entusiasmo,
amici, in casa Falchi certo non mancano, e, considerata anche la sincera amicizia
con l’amico Elvio Sulas (che rimarrà sempre e comunque il pioniere indiscusso
di questa bellissima avventura della Lavanda nel nostro territorio), anzi
si moltiplicano. I consigli di Elvio sono considerati preziosi, e con lui si
spera di poter incentivare ulteriormente la diffusione delle piante officinali
nella Provincia di Oristano, che di recente sembra aver riscoperto la sua vera
vocazione ambientale.
Si, amici, le pianure oristanesi
non sono seconde a nessuno, se pensiamo al recente acquisto dei terreni della
Società Bonifiche sarde da parte della Società Bonifiche Ferraresi, che hanno
deciso di effettuare cospicui investimenti nella fertile piana di Arborea. Come
sempre la famiglia Falchi, pioniera in agricoltura fin dalla fine del
Settecento, pare avere una marcia in più! Sarà perché al comando c’è un Team di
sole donne? Sicuramente credo che non sia solo un caso…
A domani, amici.
Mario
Riso Falchi e Lavanda...
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