Oristano 5 luglio 2020
Cari amici,
Il Governo ha finalmente
deciso: dal primo settembre le scuole riapriranno per fare recuperare le lacune
degli studenti e delle studentesse che non avevano raggiunto la sufficienza
alla fine dell’anno scolastico appena concluso; vi parteciperanno anche tutti
gli studenti che i docenti riterranno meritevoli di recupero, in base alle
esigenze individuali degli alunni delle loro classi. Dal 14 settembre,
invece, le lezioni riprenderanno per tutti.
Tutti gli edifici
scolastici, ovviamente, prima della riapertura saranno completamente sanificati
e successivamente tenuti puliti costantemente con i giusti prodotti
igienizzanti (saponi e sanificanti), in modo che gli ambienti possano garantire
ad alunni, docenti e personale la maggiore sicurezza possibile. A questo scopo
sono già stati erogati alle istituzioni scolastiche 331 milioni di euro che
potranno essere utilizzati anche per piccoli interventi di manutenzione e
arredi innovativi.
“A settembre si
torna a scuola in presenza e in sicurezza”, ha
affermato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, insieme al
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presentando le “Linee guida”
per la ripresa. Il testo contenente le nuove norme ha avuto il via libera anche
da parte delle Regioni e degli Enti locali, ed è immediatamente operativo; ora
verrà diramato a tutte le Istituzioni scolastiche della nazione, per la sua
concreta applicazione.
“Le Linee guida
sono il frutto di un lungo confronto e di una condivisione con gli attori del
mondo della scuola, comprese famiglie e studenti, con le Regioni, gli Enti
locali, e ci consentono di fare un lavoro che non guarda solo alla riapertura,
ma anche al futuro della scuola. Abbiamo le risorse economiche, gli strumenti,
possiamo far sì che la ripartenza sia anche volano di innovazione. Stiamo
dando soluzioni chiare, ma flessibili: ogni scuola è strutturalmente diversa dall'altra, dobbiamo tenerne conto”, ha spiegato la Ministra Azzolina.
Come in tutte le
variazioni che comportano nuovi modi di sistemazione, non si può prescindere
dai costi. Proprio per questo, dopo una elaborata ricerca, il Governo ha
stabilito di aggiungere un ulteriore miliardo di euro per garantire un’agevole
ripartenza, che consentirà, fra l’altro, di avere un maggiore organico
disponibile, evitando di avere classi sovraffollate. “Saremo in grado di
avere fra docenti e personale ATA 50 mila persone in più”, ha anticipato
la Ministra.
I responsabili degli Istituti
scolastici non saranno lasciati soli nella riorganizzazione del loro mondo
scolastico; una cabina di regia nazionale, con compiti di coordinamento e
tavoli regionali, insediati presso gli Uffici territoriali del Ministero
dell’Istruzione, guideranno le scuole verso la ripresa. Ai gruppi di lavoro
parteciperanno i rappresentanti degli Enti locali. Una governance pensata per
affiancare i dirigenti scolastici e facilitare le risposte alle loro esigenze.
La Ministra Azzolina a partire dalla prossima settimana andrà nelle diverse Regioni
per partecipare ai tavoli e monitorare l’andamento dei lavori.
Con l'ulteriore miliardo
di euro messo a disposizione dal Governo per l’avvio del nuovo anno scolastico,
potranno essere recuperati circa 3 mila edifici scolastici dismessi a causa del
calo demografico, utili ora per il nuovo dimensionamento. E ancora il Ministro
a precisare: "All'interno degli Istituti il rinnovo dell'arredo
scolastico potrà garantire il recupero di spazio, e dove necessario saranno
costruiti patti con i territori per individuare ulteriori locali fuori dal
perimetro scolastico".
Il problema ha tempi
brevi per il suo dimensionamento. Bisognerà muoversi rapidamente, perché con le
nuove norme di sicurezza rischiano di restare senza un'aula circa 1 milione di
studenti; inoltre, il Lockdown ha imposto lezioni ed esami a distanza
attraverso mezzi digitali e multimediali, che però hanno portato i genitori a
fare gli straordinari nell'assistere nella preparazione i figli. Cosa assai
ardua da ripetersi ora che si ritorna al lavoro.
Cari amici, indubbiamente
quello della scuola è un problema di non poco conto, se pensiamo che la
formazione dei giovani è la base perché domani possano loro prendersi carico
delle sorti della nostra nazione. Per riaprire la scuola non solo in condizioni
di sicurezza ma anche di efficace didattica, dovranno essere fatti “Corsi di
formazione” anche a tutto il personale. Personale che sarà necessariamente
formato non solo sui temi della sicurezza ma anche sulle nuove tecnologie utili
all'insegnamento, per non disperdere il lavoro fatto durante la chiusura delle
scuole per l’emergenza. Ci sarà una campagna informativa sui comportamenti
responsabili da tenere, che coinvolgerà tutti: anche genitori e studenti.
Se vogliamo partire con
una scuola davvero seria, formativa e responsabile, quello messo in campo mi
sembra proprio il minimo indispensabile…
A domani amici.
Mario
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