Oristano 15 luglio 2020
Cari amici,
Il “KEFIR” è una bevanda
di origine caucasica ricca di minerali, vitamine e aminoacidi, considerata a
tutt'oggi uno dei più efficaci e potenti cibi probiotici esistenti. Originaria
del Caucaso, questa bevanda si ottiene dalla fermentazione del latte di pecora,
di vacca o di capra; risulta molto simile allo yogurt ed è di consistenza
liquida. Il suo nome deriva dalla parola turca “Keif” che significa “sentirsi
bene”; si prepara utilizzando del latte fresco e dei fermenti, chiamati granuli
di kefir, costituiti da un polisaccaride denominato kefiran, il quale
ospita colonie di lieviti e di batteri che vivono in simbiosi.
Bevuta da tempi
antichissimi, questa bevanda dagli effetti prodigiosi si ricava dai “granelli”
solidificati ottenuti, come detto con la fermentazione, che vengono poi sciolti
nuovamente nel latte fresco, ottenendo una bevanda piacevole e assai nutriente.
Anticamente, nelle terre percorse da Maometto, i grani di kefir erano noti come
‘miglio del profeta’. Il consumo di questa bevanda, molto popolare in Oriente, Russia
e nei paesi del Caucaso, si è poi esteso anche all’Europa, dove si è subito
diffusa. Oggi da noi è possibile reperirla nelle erboristerie e nei negozi di
alimenti naturali e biologici, e anche in alcuni supermercati (al banco dei
latticini o nella sezione degli alimenti dietetici).
Il kefir, amici, è
infatti un prodotto non solo buono da bere, ma soprattutto è ricchissimo di
proprietà benefiche per l’intestino. Oltre a regolamentare l’attività
digestiva, aiuta a rafforzare il sistema immunitario, riequilibra la flora
intestinale, stimola la produzione di anticorpi e allevia le enteriti. È anche energetico,
consigliato quindi a chi soffre di astenia, a chi fa sport, o a chi, avanzando
con l’età, sente il corpo indebolirsi. Possono berlo anche le donne in
gravidanza, anzi in certi casi è consigliato visto l’acido folico che apporta.
Il kefir è ricco di numerosi
minerali, tra cui calcio, fosforo, magnesio, zinco, oltre a vitamine del gruppo
B e K, con una scarsa quantità di lattosio. Questi granuli possono essere
mescolati in vario modo: al latte ovino o bovino, oppure al latte di soia o di
riso; volendo si possono sciogliere anche nell’acqua, aggiungendo limone e
zucchero. Se messi nel latte, in un recipiente di vetro chiuso a temperatura ambiente,
la miscela ottenuta fermenta in circa 48 ore, ottenendo in questo modo una bevanda
cremosa che, messa in frigorifero per un paio d’ore, si può poi consumare con
grande piacere.
Il professor Pier Luigi
Rossi, Specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Igiene e Medicina
Preventiva e docente presso l’Università degli Studi di Bologna, Università
Cattolica di Roma e Università di Sassari, consiglia il kefir senza
tentennamenti. Egli sostiene che quando mangiamo non siamo mai soli: nel nostro
intestino sono presenti miliardi e miliardi di batteri, miceti, virus e
comunità microbiche, che nell’insieme rappresentano il microbiota intestinale,
che aspettano di essere sfamate. Yogurt, kefir e intestino rappresentano il
cibo che nutre il sistema immunitario e che rimette in moto il nostro metabolismo.
“La qualità del
cibo – precisa il professor Rossi - svolge un ruolo
primario nella composizione dei batteri intestinali. Questi ultimi possono
produrre loro molecole in grado di alterare il metabolismo energetico e di
accumulare grasso corporeo, di condizionare il sistema immunitario intestinale
e dell’intero organismo. Alcuni alimenti sono più efficaci per avere un sano
microbiota e avere igiene e benessere intestinale. Tra questi alimenti
consiglio il kefir e le verdure latto-fermentate, rispetto allo yogurt. Questi
due alimenti sono probiotici e apportano varietà molteplici di batteri amici
dell’intestino. Sono più efficaci dello yogurt, che contiene una minore varietà
di specie batteriche e lieviti. Occorre introdurre alimenti nuovi per garantite
la salute metabolica e immunitaria. Variare nella qualità e vincere la pigrizia
del supermercato».
Cari amici, gli studiosi
confermano che sta emergendo un asse biologico tra il microbiota intestinale e
il microbiota polmonare, per cui il kefir può essere d’aiuto anche per attivare
una migliore funzionalità respiratoria, risultando utile, con la vitamina D,
anche per combattere il nuovo virus Covid-19. L’intestino è il nostro “secondo
cervello”, ed ansia e stress si può dire che nascono nella pancia. Perché allora
non pensiamo di introdurlo nella nostra dieta?
A domani, amici.
Mario
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