Oristano 12 luglio 2020
Cari amici,
A me personalmente la
Passiflora, come pianta da giardino, è sempre piaciuta molto. Adorna il giardino della mia casa al
mare, e tra l’alta primavera e l’estate mi delizia con i suoi bellissimi fiori,
che ricordano proprio gli elementi della passione di Gesù. Ma vediamo meglio le
caratteristiche di questa pianta.
La Passiflora appartiene
alla famiglia delle passifloracee, che comprende circa 465 specie. Originaria
dell'America centro-meridionale, comprende anche alcune specie che provengono dal Nord America,
Australia e Asia; il nome Passiflora (adottato da Linneo nel 1753), deriva dalla conformazione del suo fiore (che significa
"fiore della passione", dal latino passio = passione e flos = fiore),
e gli fu attribuito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somiglianza di
alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Gesù: i
viticci alla frusta con cui venne flagellato, i tre stili ai chiodi, gli stami
al martello, la raggiera corollina alla corona di spine.
Oltre alle varietà da giardino,
con i fiori che sono sempre un incanto, c’è una varietà di passiflora con
bellissimi frutti commestibili, che hanno anche delle buone proprietà medicinali. Nell'antichità
gli Aztechi utilizzavano la passiflora come rilassante; l'infuso, lo sciroppo e
l'estratto fluido, infatti, hanno proprietà sedative del sistema nervoso, con effetti tranquillanti, ansiolitici, antispastici, curativi dell'insonnia, della
tachicardia e dell'isterismo. Assumere la passiflora induce un sonno fisiologico e aiuta a svolgere l'attività diurna
priva di ottundimento. Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora
fu utilizzata nella cura delle "angosce di guerra".
La varietà commestibile è
la Passiflora edulis, meglio nota con il nome di Maracuja (o Maracuya). Il
frutto di questa varietà ha un profumo intenso e caratteristico e una polpa
morbidissima con all’interno dei numerosi, piccoli semi. In commercio si trova
in due varianti: la maracuja viola, con la buccia rossa tendente al
viola e con frutti un po’ piccoli, e la flavicarpa, detta maracuja gialla,
con i frutti di dimensioni leggermente maggiori. Nelle sue diverse varietà il
frutto della passione è sempre molto apprezzato, sia nei Paesi d’origine che in
quelli dove si è ben acclimatata (in Italia la Sicilia).
Il frutto della passione
è ricco di antiossidanti, sali minerali, vitamine e fibre. È una buona fonte di
fibre alimentari che contribuiscono a regolare il funzionamento dell’intestino
e i livelli di colesterolo nel sangue. Questo frutto è inoltre un leggero
lassativo e contribuisce a proteggere le mucose intestinali riparando il colon
da sostanze potenzialmente tossiche. È anche una fonte di vitamina C, che aiuta il
corpo ad aumentare la nostra resistenza all’influenza e a contrastare i
radicali liberi.
Oltre alla vitamina C, il
frutto della passione contiene vitamina A e antiossidanti come il betacarotene.
La vitamina A, in particolare, è essenziale per migliorare la vista e per la
salute degli occhi. Vitamina A e antiossidanti proteggono pure la pelle e i polmoni.
Tra i sali minerali presenti nel frutto della passione troviamo potassio, che
contribuisce a regolare la pressione sanguigna e il battito cardiaco, ma anche
ferro, rame, magnesio e fosforo. Il frutto della passione, infine, aiuta a
migliorare la digestione, stimola il sistema immunitario e contribuisce alla
salute cardiovascolare. La scienza sta studiando i suoi effetti protettivi anche
in merito ai tumori.
Cari amici, ma come
possiamo godere dei tanti benefici apportati da questo magnifico frutto? La Maracuja
viene utilizzata soprattutto per la produzione di succhi, gelati e altri
preparati alimentari. Dal frutto della passione si ricava un succo fresco che
può essere bevuto da solo oppure in abbinamento ad altri succhi; ad esempio si
può abbinare il succo della Maracuya al succo d’ananas, di mango e di papaya
per creare un cocktail tropicale; viene inoltre utilizzato per decorare o per
arricchire numerosi tipi di bevande, compresi i frullati. Con questo frutto si
preparano anche sorbetti, creme per guarnire i dolci, liquori e vari tipi di dessert, comprese le mousse; inoltre con il suo succo si possono
preparare anche conserve, budini, sciroppi e marmellate oltre a salse speciali
per dare un sapore agrodolce ai piatti salati. Si può aggiungere il frutto
della passione anche alle gustose macedonie.
Preparare il succo del
frutto della passione è abbastanza semplice. Se si hanno a disposizione alcuni
frutti (4/5 ben maturi), dell’acqua e a piacere un dolcificante, versate la
polpa del frutto della passione in un frullatore insieme ad un po’ d’acqua e
frullate per un paio di minuti. Al termine basta filtrare per separare i semini
e bere subito il succo fresco, ricco di vitamine, sali minerali e
antiossidanti.
Come accennato questo
frutto si presta bene a preparare tutta una serie di ricette, come ad esempio: Crema
al frutto della passione (è una salsa dolce e un po’ acidula a base di
uova, zucchero e burro), che può essere utilizzata spalmata sul pane, per
farcire una crostata o altri dolci, Semifreddo al frutto della passione
(con ricotta e panna), Risotto al frutto della passione, con i gamberi,
e tante altre possibili ricette, alle quali questo frutto darà sempre un tocco
speciale.
Anche per consumare il
frutto della passione, è necessario stare attenti alle controindicazioni per
eventuali allergie. Chi assume farmaci per l’ansia o la depressione e
medicinali anticoagulanti dovrebbe chiedere maggiori informazioni al proprio
medico sulle possibili interazioni con il frutto della passione; frutto che è anche
inserito tra i cibi a rischio per chi è allergico al lattice, insieme a banane,
avocado, castagne, albicocche, papaia e kiwi. Le reazioni che possono comparire
sono diverse, dall’orticaria al vero e proprio shock anafilattico. Non è quindi
un rischio da sottovalutare!
Amici, il frutto della
passione, però, è davvero di una bontà straordinaria e sarebbe un peccato non gustarlo!
A domani.
Mario
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