Oristano 30 luglio 2025
Cari amici,
Essere FELICI è,
di norma, uno stato di allegria e di spensieratezza riservato all’età
giovanile, quando non si hanno ancora i carichi di responsabilità che ci
ritroviamo poi in età adulta. Eppure non è detto che con il passare degli anni non
si possa più essere gioiosamente felici e allegri, di norma dopo i 50 anni,
ovvero in quell’età matura successiva che precede la senilità, quando terminati
anche gli impegni lavorativi si ritorna ad essere padroni della propria vita.
Si, la felicità nella senilità non solo è possibile, ma anche altamente
consigliata!
Seppure si viva un’epoca
così densa di impegni familiari, lavorativi e sociali, nessuno dovrebbe mai
essere escluso dal vivere, in particolare gli anni finali della propria vita, in
un modo spensierato e felice. Si, non è mai troppo tardi per essere felici!
Vivere in spensierata allegria, non è più patrimonio delle generazioni più
giovani. Una vita felice si può e si deve costruire giorno dopo giorno con
fatica, fino a quando, terminata l’attività lavorativa, dobbiamo ritrovare il
sorriso gioioso e disincantato degli anni giovanili.
Ovviamente, come ben
sanno quelli che hanno alle spalle una lunga vita lavorativa, nessuno ci regala
nulla, e, anche per quanto riguarda il ritorno alla felicità giovanile, tocca sempre
proprio a noi ritrovare “il bandolo della matassa”, ovvero ritrovare quella
felicità che avevamo negli anni della gioventù. Essere felici è una pratica ardua, che
richiede moltissimo impegno e anche un pizzico di fortuna. Gli studiosi
sostengono che “La curva della felicità” si rappresenta con la forma di una “U”,
o di un bicchiere. Un primo picco è nell’infanzia e nella gioventù, poi una
progressiva, inesorabile caduta nel pozzo profondo delle responsabilità adulte,
e infine una risalita della china dopo i 60 anni: in tempo per godersi le
proverbiali gioie della terza e quarta età.
Certo, con il passare del
tempo, tutto cambia, e anche la curva della felicità è cambiata non poco! Oggi,
anche le nuove generazioni vivono in modo molto diverso dai coetanei del secolo
scorso; quelli di oggi sono schiacciati da ansia, depressione, paure e
iper-connessione, vivendo in modo molto diverso dalle generazioni precedenti. La
vita, oggi, è carica di ansie e timori fin dagli anni della formazione, anche
se le gioie non mancano. Poi, al termine dell’attività lavorativa, la curva della
felicità, dovrebbe presto ripartire, rincominciando a sorridere e a vivere in
allegria.
Uno studio ancora
parziale, realizzato dal Global Flourishing Study, nato dalla
collaborazione tra ricercatori di Harvard (quando ancora avevano ricchi
finanziamenti e la scure di Trump non si era abbattuta su di loro) e della
Baylor University, ha in corso un’indagine,
che durerà cinque anni (è partita nel 2023), ed è basata su un campione di
oltre 200mila persone in oltre 20 Paesi. La misura della “ri-fioritura” senile degli
individui esaminati, prende in considerazione diverse variabili, tenendo conto
anche della salute fisica e mentale, della realizzazione personale, della
sicurezza finanziaria e della qualità delle relazioni.
Amici, nel caotico mondo
che stiamo vivendo i nostri figli e nipoti hanno molto bisogno di un nostro aiuto
per sorridere! Si, il mondo di oggi ha bisogno degli “anziani over 50” (ovvero della GENERAZIONE ANZIA), anche
se non sempre siamo in grado di renderli felici. Tra figli, nipoti, sorelle e
fratelli minori, che brancolano nella loro miseria (materiale e interiore), siamo
noi quelli che dobbiamo essere un punto di riferimento, ovvero quelli che
seminano i sassolini nel loro difficile percorso. Noi negli anni abbiamo
imparato a sentirci contenti, e, anche a dispetto dell’evidenza, abbiamo capito
che era una condizione necessaria per diventarlo. Sorridere nonostante tutto,
massimizzare la probabilità che intorno a noi altri potessero seguire la stessa
linea, hanno consentito di godere di una certa felicità.
Cari amici, essere felici
in età senile è possibile anche oggi. È possibile se ci accontentiamo delle
piccole cose. La felicità è una “dolce fragolina” da cercare nelle pieghe delle
nostre vite normali. Sta nel caffè con un’amico o un'amica, in un film guardato sul divano
con un figlio adolescente che ride con noi (e non di noi!), in un libro bello,
in una domenica mattina pigra con il sole alto fuori dalle finestre, nella
crema idratante profumata che siamo convinti che ci ringiovanisca, nell'amicizia con le nuove, vivaci generazioni... e anche nella gioia di soffiare la candelina sulla torta per festeggiare gli 80 anni! La
felicità è fatta di frammenti, di tessere di un grande puzzle, e di una grande
serie di fotogrammi, che ci riportano tutta quella lunga serie di momenti piccoli e
straordinari che abbiamo vissuto!
A domani, cari amici
lettori.
Mario
1 commento:
La verità o meglio il segreto è vivere un giorno alla volta e ringraziare il Signore che ci fatto questoregalo
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