domenica, novembre 18, 2018

ORISTANO: IL TERZO GREMIO RIMASTO IN VITA, QUELLO DEI MURATORI, HA FESTEGGIATO DI RECENTE I 4 SANTI CORONATI, PROTETTORI DELLA CORPORAZIONE. LA PARTICOLARE STORIA DI QUESTI SANTI.


Oristano 18 Novembre 2018
Cari amici,
Ad Oristano non sono rimasti in vita solo i due Gremi che organizzano la Sartiglia, quello dei Falegnami e quello dei Contadini, ma ne è sopravvissuto un altro, ugualmente operoso e attivo, il Gremio dei Muratori, che ha come Patrona Santa Lucia, la cui Chiesa si trova in Via La Marmora. Di questo antico Gremio ho avuto modo di parlare e scrivere su questo blog in precedenza, come può essere visionato cliccando sui seguenti link: http://amicomario.blogspot.com/2014/03/la-chiesa-del-gremio-dei-muratori-di.html messo in rete il 19 Marzo del 2014 e quello reso disponibile il 18 Aprile 2018, http://amicomario.blogspot.com/2018/04/il-gremio-dei-muratori-di-oristano-il.html.
Una storia antica e complessa quella del Gremio dei Muratori di Oristano, come può essere rilevato dalla lettura dei due miei post prima citati, che oggi voglio riprendere in occasione dei recenti festeggiamenti che questo sodalizio ha tributato ai 4 Santi Coronati, Severo, Cappoforo, Vittorio e Severiano, protettori dell'antica Corporazione. I festeggiamenti in loro ricordo sono posti in calendario l’8 di Novembre, data della loro morte. Questi cristiani, che operavano nel settore lapideo (scalpellini), furono martirizzati sotto Diocleziano, per non aver voluto scolpire l'immagine di un dio pagano.
Nella piccola ma accogliente Chiesa di S. Lucia questi Santi sono rappresentati in quattro statue lignee ed in un antico e particolare quadro, esposto in una parete (entrando nella Chiesa sulla destra). La strana particolarità di questo quadro, che li rappresenta affiancati, sta nella parte bassa del quadro: sotto i piedi dei quattro santi sono chiaramente rappresentati i simboli della Massoneria Universale: squadra, piccozza, riga e compasso. La semplice affermazione che siano i simboli dell’attività svolta da questi Santi nel settore lapideo, non appare sufficiente a giustificare la loro presenza nel dipinto.
La stranezza del dipinto, se così può essere definita, rappresenta finora un caso unico in Sardegna tra quelli riconducibili all’iconografia dei Santi Coronati, e riveste una straordinaria importanza per la storia di questi 4 personaggi, considerati i protettori della Corporazione.
Importanza e curiosità che ha alimentato voci e supposizioni di un misterioso legame tra questo Gremio oristanese e la Massoneria, tanto che, come ho avuto modo di scrivere nei post prima citati, la curiosità ha contagiato anche il gruppo dei massoni cagliaritani. Questi “liberi muratori”, appartenenti alla casa massonica cagliaritana (Piazza Indipendenza 1), tempo fa, hanno ospitato una conferenza dal titolo: "La rappresentazione dei Santi Quattro Coronati dal Medioevo all'Età Moderna, nuove acquisizioni per un progetto di ricerca".
All’interno della conferenza, che ricostruiva un percorso iconografico a partire dalle prime rappresentazioni dei Santi, non attestate agli inizi dell'era cristiana, ma ben riscontrabili a partire dal XII secolo, è stato presentato e messo a punto un progetto di ricerca e di maggiore conoscenza di questi martiri, partendo proprio dal ritrovamento - all'interno della chiesa oristanese di Santa Lucia - delle quattro statue lignee e del dipinto, riconducibili all'iconografia dei Santi Coronati.
Tornando ai recenti festeggiamenti di quest’anno, è stato, come sempre il Consiglio di amministrazione del Gremio, composto da Franco Spiga, presidente, Chiarella Fadda, presidentessa, Angelo Marras, vice presidente, Ignazio Meloni, tesoriere, il segretario, Antonello Cugurra e i consiglieri Marchello Alessandro, Osvaldo Salaris e Roberto Solinas, ad organizzare nel modo più consono il tributo da rendere ai Santi Protettori. A celebrare la S. Messa, è stato chiamato don Antonio Muscas e, dopo la cerimonia ampiamente partecipata, è stato servito un ricco rinfresco a tutti i presenti.
Cari amici, la storia del Gremio dei Muratori e Picapedras di Oristano, è ben più antica di quella degli altri 2 Gremi. Essa inizia prima del 1615, data certa questa, figurante nel primo documento ufficiale, costituito dai Capitoli dello Statuto, il più antico finora noto tra quelli delle vecchie associazioni di mestiere. Basti pensare che l’altro Statuto più antico è quello del Gremio dei falegnami, che risale al 1693, mentre quello del Gremio dei contadini non è stato ritrovato. 
Un Gremio antico, dunque, che ancora oggi continua la sua opera di mutualità ed assistenza trai Soci.
A domani.
Mario

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