lunedì, novembre 05, 2018

CELEBRATA IN CATTEDRALE AD ORISTANO LA “GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE”. UN 4 NOVEMBRE NEL PARTICOLARE RICORDO DEI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA.


Oristano 5 Novembre 2018
Cari amici,
La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate in Italia fu istituita nel lontano 1919, per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale. Storica anche la data stabilita: il 4 di Novembre, quella dell'entrata in vigore dell'armistizio firmato a Villa Giusti (il 4 Novembre 1918), che sanciva la resa dell'Impero austro-ungarico. Da allora, di anno in anno, in tutta Italia ogni 4 Novembre viene celebrata questa ricorrenza, che quest’anno riveste un particolare significato in quanto coincide con il centenario della fine della prima guerra mondiale: "1918 - 2018"; un giusto tributo, un deferente omaggio ai tanti che per difendere la patria hanno dato la vita.
Anche Oristano ha sempre celebrato con grande affetto questa ricorrenza, alla quale partecipano le più alte autorità militari, civili e religiose del territorio. Di norma il rito civile commemorativo si svolge in Piazza Mariano, dove è collocato il monumento ai caduti, ma quest’anno le condizioni del tempo, che da giorni permangono perturbate, hanno suggerito una cerimonia al coperto, che si è svolta nella Cattedrale di S. Maria Assunta.
Dopo l'omaggio di una corona d'alloro al milite ignoto nel monumento di Piazza Mariano, il corteo si è spostato in Cattedrale, dove, nella Chiesa già gremita, alle 10,00, è stata celebrata dall'Arcivescovo di Oristano Mons. Ignazio Sanna la Santa Messa. In prima fila le massime autorità della città e del territorio: il Prefetto, Dottor Giuseppe Guetta, il Questore, Dottor Ferdinando Rossi, il Col. Domenico Cristaldi, Comandante dei CC, il Col. Andrea Taurasi, comandante della GDF, oltre ai vari comandanti dell’Esercito e delle altre forze armate; quanto alle autorità civili: il Sindaco, ingegner Andrea Lutzu, il Commissario della Provincia, dottor Massimo Torrente, il comandante dei Vigili del Fuoco, ingegner Luca Manselli.  
Presenti, oltre ai numerosi altri militari di ogni ordine e grado, i componenti la Giunta comunale, diversi Sindaci del territorio, le Associazioni combattentistiche e d'Arma e una rappresentanza di scolari e studenti della Città. La S. Messa è stata accompagnata dai canti del coro della polizia municipale della città. Durante l’Omelia l’Arcivescovo ha lodato l’impegno dei militari costantemente prestato per difendere la pace, sacrificando per questo nobile missione anche la vita. Al termine della cerimonia prettamente religiosa, ha fatto seguito quella civile.
Il Prefetto, salito sull’altare ha, in primo luogo, dato lettura della lettera pervenutagli dal Presidente della Repubblica. Nella lettera il nostro Presidente, ha voluto ricordare che fu il 4 Novembre di 100 Anni fa che il Generale Armando Diaz, Comandante Supremo del Regio Esercito, annunciò ufficialmente la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella “Grande Guerra”; “un evento che segnò l’inizio del Novecento, e che rappresentò il traguardo di un lungo, doloroso e travagliato percorso, frutto di uno sforzo collettivo nazionale: “un moto di coscienze che scosse le genti di allora e le rese un Popolo”. In chiusura della lettera il Presidente della Repubblica ha inteso rivolgere "un grande ringraziamento ai militari e ai volontari impegnati nei soccorsi" e alle popolazioni delle zone colpite "la solidarietà piena e concreta di tutta l'Italia".
Al termine della lettura del messaggio del Presidente della Repubblica il Dr. Guetta ha voluto esprime le sue personali considerazioni. Oggi il popolo italiano, ha detto, ricorda con mestizia i tanti caduti per la patria, quelli che hanno consentito a noi tutti di vivere oggi in un mondo di pace. Ma oggi ricordiamo anche con orgoglio le nostre capacità di riscossa, dimostrate in particolare con la sofferta vittoria di un secolo fa. Proprio da quella vittoria è nata la “Giornata dell'Unità Nazionale”, non per festeggiare il trionfo in guerra ma il trionfo della pace. Non dimentichiamo che se viviamo senza guerre, a partire dagli inizi del secolo scorso, è merito anche di una nuova unità, nata fra popoli che si sono prima aspramente combattuti. Oggi l’Europa è una realtà, e, nonostante frizioni e dissidi, la pace che viviamo in Europa è sicuramente merito di questa unione.
Al termine del discorso si sono alternati diversi rappresentanti dei corpi militari e infine, iniziata da uno dei militari, è stata recitata la loro preghiera. In chiusura il Prefetto ha consegnato l’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica” ad un funzionario di Prefettura in quiescenza: la dottoressa Annalisa Orrù. Ha anche annunciato alla città, seppure con un sorriso, la sua prossima dipartita da Oristano, per ‘raggiunti limiti di età’. La partenza ha detto che è imminente, ed ha invitato tutti alla cerimonia di saluto.
Auguri di cuore Eccellenza, credo che ci mancherà una persona squisita, un amico, così come penso che a Lei mancherà il calore della nostra città.
A, domani amici.
Mario

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