martedì, novembre 06, 2018

A VILLAURBANA SI È FELICEMENTE CONCLUSA LA 21^ EDIZIONE DELLA SAGRA DEL PANE. ANCHE QUEST’ANNO UN GRANDE SUCCESSO.


Oristano 6 Novembre 2018
Cari amici,
A Villaurbana anche la 21^ edizione della bella Sagra del pane, che da anni cattura un crescente numero di visitatori, si è conclusa con piena soddisfazione degli organizzatori. La manifestazione è stata promossa dall’Amministrazione comunale ed è stata portata avanti con la collaborazione della Pro loco e delle diverse associazioni locali; si è svolta in un clima di festosa collaborazione grazie anche al contributo fattivo di gran parte della popolazione. 
Anche quest’anno, dunque, Villaurbana ha acceso i diversi forni adibiti alla preparazione del pane per la Sagra, rassegna diventata ormai una tra le più importanti del suo genere in Sardegna. Ogni anno che passa il programma viene ulteriormente arricchito di manifestazioni collaterali e il calendario globale della manifestazione di quest’anno ha dimostrato una completezza davvero eccellente.
La sagra, che si è svolta da Venerdì 26 Ottobre a Domenica 28, aveva in programma un ricco calendario di appuntamenti. Villaurbana, seppure sia un modesto centro del Campidano di Oristano (conta poco più di 1.200 abitanti), è ormai nota come la “Città del pane”, considerato l’apprezzamento e la bontà del pane che vi viene realizzato con antica maestria. Per realizzare al meglio la sagra anche quest’anno in tanti si sono rimboccati le maniche e si sono messi al lavoro, già diversi mesi prima dell’ufficiale apertura della manifestazione.
Preparare un sagra nel modo migliore, possibilmente il più accogliente possibile, richiede un lavoro certosino, tale da permettere ai visitatori, provenienti da tutta la Sardegna e anche dal Continente, di degustare la bontà e la fragranza del pane tipico del paese, a pasta dura o con mollica, preparato in diverse forme e in modi diversissimi: con i salumi, fritto o a zuppas, solo per citarne alcuni. Questo lavoro, in gran part fatto da collaboratori e collaboratrici volontarie, ha consentito ai visitatori di fare buoni acquisti negli stand allestiti lungo il percorso, fino ad esaurimento scorte; vi era presente una grande varietà di tipi di pane, in gran parte portati poi a casa per essere gustati al meglio nei giorni successivi.
Negli stand opportunamente allestiti erano esposti anche diversi altri prodotti locali e di artigianato tipico. Il pane però è stato il vero protagonista, in particolare presso la Casa Museo del Pane, dove strumenti antichi di uso quotidiano e diversi tipi di pane raccontavano le memorie storiche del paese e dei centri della Sardegna.
Ad accompagnare felicemente i visitatori tanta musica, spettacoli folk e molto altro, il tutto messo in campo da diversi, qualificati operatori dello spettacolo sia locali che nazionali e internazionali, per far sì che la rassegna dimostrasse come e più che in passato, la sua magnificenza.  
Quest’anno si sono esibiti diversi, importanti gruppi: un gruppo folk proveniente dalla Croazia, un altro gruppo folk Re Pambanelle Tarantella e Pizzica dalla Puglia, il gruppo musicale Fais, Bande, Tangianu e altri; presenti anche i Mamutzoned Antigos di Samugheo, l’associazione culturale Ittiri Cannedu e il gruppo musicale Diriana, il gruppo folk Arcidanese, con le massaieddas de Campidanu e la compagnia d’armi medievale di Sanluri.
Cari amici, certamente una bella sagra, ampiamente partecipata, che ha dato grande soddisfazione ai visitatori ed alla popolazione tutta. Personalmente, come ho scritto altre volte per manifestazioni similari, sono convinto che ogni centro, piccolo o grande che sia, ha il dovere di mantenere vive le sue tradizioni e di trasmetterle alle generazioni successive, in modo che non se ne perda il ricordo. Il futuro sarà certamente migliore, se trarrà esempio e insegnamento dal passato.
Un’ultima cosa, ma non per questo di minore importanza. Manifestazioni di questo tipo nell’odierna società della comunicazione, servono da “cassa di risonanza”, sono necessarie per far conoscere anche ai visitatori della nostra bella isola che la Sardegna non è solo mare pulito, coste belle e magnifiche zone costiere. La Sardegna è qualcosa di molto più grande! 
L’antichissima civiltà della nostra terra è sotto certi aspetti unica, avendo costruito una storia ultra millenaria, fatta di Nuraghi e di Giganti, di Paesaggi naturali unici e di endemismi straordinari, di antichi saperi e sapori unici al mondo.
Ecco, valorizzare tutto questo significa aprirci al mondo, dimostrare che la nostra terra è magica, capace di calamitare un flusso turistico di prim’ordine, in grado di rivitalizzare tutta l’Isola, a partire proprio dalle zone interne. Tutto questo, non dimentichiamolo mai, sarà una spinta in più per poter allontanare quel terribile spetro dello spopolamento che aleggia purtroppo su molti dei nostri centri dell'interno e che potrebbe portarli all’estinzione.
Credo che tutti, amici, siamo tenuti a fare la nostra parte.
A domani.
Mario


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