Oristano 24 novembre 2020
Cari amici,
Sul pan di sapa ho
scritto già diverse volte su questo blog. L’ho fatto parlando dell’antico modo
di preparare in Sardegna i dolci delle feste di fine anno, dove in particolare
è presente “Su pan ’e Saba”. Questo tipico dolce viene preparato utilizzando
come “ingrediente dolce” proprio la sapa, che può essere ricavata da diversi frutti.
Nei secoli scorsi le famiglie più abbienti che avevano vigne ricavavano la sapa
dal mosto d’uva, mentre le famiglie povere, che non potevano permettersi il
costoso mosto, ricavavano la sapa dai fichi d’india. In alcune zone, invece, per
ricavare questo sciroppo dolce venivano utilizzate le arance.
RICETTA DELLA SAPA
DI ARANCE.
INGREDIENTI: 3
kg di arance circa (da cui si ricava circa 1 litro di succo di arance), 700 g
di zucchero, 3-4 chiodi di garofano. Ovviamente per quantità superiori di Sapa, aumentare gli ingredienti.
PREPARAZIONE. Per
prima cosa lavate le arance, asciugatele, tagliatele a metà e spremetele tutte
fino ad ottenere un litro di succo. Dopo averlo filtrato versate il succo delle
arance e lo zucchero in una pentola, date una mescolata e fate andare a fuoco
dolce per un paio di ore, mescolando e schiumando di tanto in tanto; attenzione
a non cuocere la sapa per più di due ore, perché diventerà troppo densa e
addirittura amara. Capirete che la sapa è pronta quando inizia ad assumere un
meraviglioso color caramello; la consistenza vi sembrerà subito fluida, ma non
preoccupatevi: raffreddandosi si addensa. Dopo aver fatto raffreddare il
composto, potete conservarlo in vasetti di vetro puliti e sterilizzati, chiudendoli
con il coperchio e mettendoli a testa in giù. Cosi conservata la sapa di arance
durerà a lungo…diciamo anche anni!
La Sapa di arance, al
pari degli altri tipi di sapa, si usa, in particolare sotto le feste di Natale
e Capodanno, per fare su pani ‘e saba, le pabassinas de saba, e altri dolci
tipici del periodo. È particolarmente profumata e agrumata, e, per la sua
consistenza mielosa, risulta ottima anche da spalmare su una fetta di pane
tostato a colazione; è ottima anche come eccellente accompagnamento per gustare al meglio i
formaggi stagionati.
Cari amici, purtroppo il
clima che quest’anno precede le feste non è dei migliori, ma tornare alla
scoperta di antiche ricette ha il duplice vantaggio di riportare in auge vecchi
sapori e anche di tenere occupata la nostra mente, distraendola dai disastri
che ogni giorno mettono in crisi la nostra esistenza. Speriamo di poter
trascorrere il prossimo Natale, che si sta velocemente avvicinando, con una maggiore
serenità.
Grazie, amici, a domani.
Mario
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