Oristano 29 Marzo 2015
Cari amici,
finora certe cose le
potevamo leggere solo sui libri di favole: persone che scomparivano dalla
nostra vista e, pur presenti, non era possibile ne vederle ne toccarle. Ora,
dalla fantasia tutto questo è passato alla realtà! Per quanto riguarda il
proteggersi dalla vista, è stato studiato un mantello particolare, una specie
di lenzuolo che sembra di plastica, ma il particolare materiale di cui è
composto, riflettendo la luce in un modo diverso, è in grado di mimetizzarsi
con l’ambiente, consentendo alla persona o cosa contenuta all’interno del
mantello, di mantenersi invisibile.
Insomma, la magia del
famoso mantello di Harry Potter che diventa realtà! Certamente questo
particolare mantello risulterà utilissimo in campo militare (pare sia stato
pensato per i soldati americani), consentendo un sicuro vantaggio tattico sul campo
di battaglia. «I test sono stati completati e tra sei mesi al massimo sarà
disponibile anche sul mercato civile», spiega Guy Cramer a capo di Hyperstealth, un’azienda canadese
specializzata in mimetica militare. Nella sua carriera Cramer ha disegnato
oltre 120 mila ritrovati fra i più fantasiosi e rifornisce le forze armate in
50 Paesi nel mondo.
Dopo i primi positivi
esperimenti condotti in Gran Bretagna, si prevede a breve la produzione su
larga scala del nuovo ritrovato. L’innovativo nuovo sistema, testato nell'Università
di Cambridge e pubblicato sulla rivista Nature Communications, permette di
produrre questi particolari “materiali dell'invisibilità” in quantità tali da
avviare una produzione in serie. ''Abbiamo ottenuto un tale livello di
controllo delle strutture che finora non era stato possibile raggiungere e
questo apre la strada ad un ampio numero di applicazioni pratiche'', osserva
uno degli autori della ricerca, Ventsislav Valev.
L'esperimento ha
permesso di ottenere stringhe di particelle d'oro 'cucite' fra loro in una
struttura ordinata grazie alla luce. La struttura che ne risulta è tale che il
materiale riesce a controllare il modo in cui la luce li attraversa. La chiave
dell'invisibilità sta, infatti, nel modo in cui la luce interagisce con un
materiale. In condizioni normali, quando la luce colpisce una superficie può
essere assorbita o riflessa e questo è ciò che permette di vedere un oggetto.
Queste regole non valgono più nel mondo dei materiali che appartengono al mondo della nanotecnologie, dalle dimensioni
di pochi miliardesimi di metro.
Questi particolari materiali
possono controllare il modo in cui la
luce interagisce con essi: in altre parole, un meta materiale può
rifrangere la luce nel modo 'sbagliato', rendendo così un oggetto invisibile
oppure facendolo sembrare qualcosa di diverso. I ''mattoni'' dei materiali
dell'indivisibilità costruiti nell'università di Cambridge sono stati
assemblati a partire da nano particelle d'oro tenute insieme da luce laser non
focalizzata che si comporta come miliardi di minuscoli aghi. In questo modo
sono state ottenute lunghe stringhe impilabili l'una sull'altra come fossero
mattoncini Lego. Molecole a forma di barra chiamate cucurbiturili (CBs)
agiscono come distanziatori, bloccando ciascuna stringa al suo posto e rendendo
la struttura ordinata.
Cari amici, le nuove
sensazionali scoperte, di uso principalmente bellico ma certamente anche di uso
civile, non finiscono certo con il ritrovato del “mantello
dell’invisibilità alla vista”, c’è dell’altro, forse ancora più
interessante! Si è arrivati anche a scoprire “l'invisibilità
al tatto”: che significa ché è possibile anche rendere gli oggetti non solo
invisibili ma anche "intoccabili"!
Si, dopo la scoperta della possibile invisibilità ora si può anche
impedire di toccare un oggetto! Cioè possiamo proteggere determinati oggetti,
rendendoli intoccabili. Come direte Voi? Ecco come.
Il gruppo di ricerca tedesco
del Karlsruhe Institute of Technology
(Kit), coordinato da Tiemo Bückmann, ha realizzato una sorta ‘guscio
cristallino’ con una struttura che crea attorno all'oggetto un volume tale da
impedire di percepirlo al tatto, proprio come nella favola della principessa
sul pisello (nella favola di Andersen la principessa percepisce la presenza di
un oggetto piccolissimo nonostante il materasso)! Nessuna illusione mentale o
trucco: i ricercatori hanno usato un mantello dell'invisibilità meccanico,
completamente nuovo, basato su un meta materiale (cioè un materiale che una
volta modificato nella struttura acquista proprietà diverse da quelle finora
note) costituito da un polimero, una sostanza cristallina strutturata con
un'accuratezza inferiore al micron, fatta di coni a forma di aghi, le cui
estremità si incontrano.
Sotto questo 'mantello dell'invisibilità', i
ricercatori hanno inserito nello strato inferiore un cilindro duro, nella cui
cavità può essere messo qualsiasi oggetto. In questo modo sono
riusciti a isolarlo, impedendone la percezione al tatto.
Cari amici, la ricerca
scientifica ci dà ogni giorno notizie di scoperte che, a volte, sembrano quasi pura
fantasia. Invece sono una gran bella realtà. L’importante, bisogna essere
chiari su questo, è che non giochiamo a
fare Dio, distruggendo, spesso in maniera irreversibile la grande e
bellissima realtà qual è il Creato. Utilizzare il mondo nel modo migliore significa
goderne ampiamente i frutti, ma sempre conservandolo integro, per trasmetterlo sano e
salvo alle generazioni future!
Ciao, a domani.
Mario
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