Oristano
30 Marzo 2015
Cari amici,
il proverbio dice che “il vino buono sta nelle botti piccole”,
così come afferma che i grandi uomini nella gran parte dei casi non sono quelli
più alti! Ebbene, anche per il mangiare il detto risulta valido: come nei pesci,
per esempio, dove il più grande non sempre è il più gustoso e salutare. Perché oggi
ho fatto questa introduzione? Semplicemente per parlarvi di un piccolo pesce,
considerato “povero”, ma che invece non è solo buono e gustoso, ma contiene
elementi molto importanti per la nostra salute. Oggi, infatti voglio parlarvi
di un pesce comune, la “Sardina”, da
tanti scartata al mercato come pesce poco pregiato, ma che invece dovrebbe
avere migliore considerazione. Ecco cosa dovremmo sapere su questo pesce, povero solo di nome.
La Sardina (Sardina
pilchardus, Walbaum 1792) è un pesce che appartiene alla famiglia dei Clupeidae.
Diffusa in molti mari del mondo, è molto comune anche nel
Mediterraneo. Vive in acque aperte (senza avere contatti con il fondale), e, riunita
in grossi branchi, si può trovare sia lontano dalle coste sia, soprattutto
durante la buona stagione, in acque basse e costiere. Le
sardine sono spesso confuse dal consumatore inesperto con le alici (o acciughe), anche se in realtà
queste due specie appartengono a famiglie diverse e anche il loro aspetto è abbastanza
differente. La sardina ha corpo affusolato ma più alto e più compresso
lateralmente rispetto all'acciuga, e sul ventre porta una fila di scaglie
rigide ed appuntite (scutelli).
Questo pesce minuto e
affusolato si nutre esclusivamente di plancton, soprattutto zooplancton (in
particolare crostacei), e per le sue eccellenti qualità alimentari viene
consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella
prevenzione delle cardiopatie, specie nelle persone affette da
ipercolesterolemia, in quanto le sue carni sono particolarmente ricche di acidi
grassi essenziali Omega 3. Le
sardine, inoltre, sono l'alimento più ricco di DHA e EPA (1.73 e 2.35 per 100
mg di prodotto fresco), e anche di acido arachidonico. Eppure, nonostante
queste particolari qualità, questo piccolo pesce è da sempre considerato un alimento povero, che anticamente
abbondava solo nelle dispense povere, disdegnato dalle mense ricche e abbienti.
Oggi, invece, possiamo
affermare che questo pesce non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole,
considerate le sue alte qualità: ricca di grassi insaturi essenziali, sali
minerali e calcio, la Sardina presenta anche proprietà anti ossidanti ed anti
infiammatorie, oltre a poter essere considerata un alimento “leggero”, sia per
quanto riguarda le calorie che per il suo modesto prezzo di mercato. L’utilizzo
in cucina di questo pesce lascia grande spazio alla fantasia: innumerevoli le
ricette possibili. Uno dei piatti più noti, le Sarde in beccafico, tipico della
cucina siciliana, ha lontane origini popolari: la denominazione
“sarde a beccafico”, infatti, fu attribuita dai popolani palermitani, che le
preparavano come surrogato dei beccafichi, presenti nella cucina dei nobili.
Anticamente preparate
sotto sale le sardine risultavano di grande comodità per la loro conservazione (erano
utilizzate in particolare dai pescatori che avevano l’esigenza di tenere il
cibo a bordo per lungo tempo), e, da questa esigenza, nacquero incredibili
varianti di ricette per il loro consumo. Attribuita con merito ai pescatori
veneziani, per esempio, è la ricetta delle “Sarde in saor”, preparate con un
gustoso condimento a base di cipolle in agrodolce. Oggi le sardine possono
essere utilizzate anche per uno sfizioso antipasto, veloce, economico e
saporito, come le sardine alla griglia.
Come antipasto,
componente saporito dei primi piatti (la pasta con le sarde), o come gustoso
secondo, le sardine possono arricchire la nostra tavola nutrendoci in modo
sano, genuino e salutare, senza dimenticare il risvolto economico! Pensiamoci,
cari amici! Come ho detto in apertura di questa riflessione non è il prezzo,
spesso, a fare la qualità. Ecco, prima di chiudere, una delle innumerevoli
ricette, che tutti Voi potete facilmente provare: le sardine alla griglia.
SARDINE
ALLA GRIGLIA.
Ingredienti (dosi per 8
persone):
16 sardine, 2 limoni,
Sale, Olio extravergine di oliva, 1 ciuffo di prezzemolo.
Preparazione.
Lavare le sardine e pulirle bene, eliminando le teste e le pinne, eccetto
quelle della coda. Aprirle all’altezza dell’addome praticando un’incisione con
delle forbici e procedere poi ad eliminare i visceri, rilavandole con cura e
mettendole a scolare. Collocare i pesci in un piatto piano, cospargendoli con
una spolverata di sale. Ungere nel frattempo con dell’olio o strutto la griglia
del barbecue o quella del forno, adagiando poi le sardine su di essa. Cuocerle
per circa 4 minuti su ogni lato, fino a quando la polpa diventa bianca e la
pelle sarà un po’ bruciacchiata. Servire a tavola le sardine grigliate ben
calde su un piatto di portata, dopo averle spolverate con prezzemolo tritato e
accompagnandole con degli spicchi di limone. Vi renderete conto di quanto sono
buone!
Cari amici, questa è
solo una delle innumerevoli ricette che con questo pesce si possono realizzare!
Se capiterà, in una delle mie prossime chiacchierate, potrò raccontarvi quanto
sono gustose impanate e fritte (in filetti), oppure cucinate in una insolita
versione: cotte al forno, farcite con la lattuga!
Ciao, a domani!
Mario
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