venerdì, novembre 21, 2025

ALBERI FRUTTIFERI ANTICHI E LONGEVI: IL PISTACCHIO. MOLTO DIFFUSO IN SICILIA, È NOTO COME “L’ORO VERDE DI SICILIA”.


Oristano 21 novembre 2025

Cari amici.

Il PISTACCHIO dal greco Pistàkion è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae e del genere Pistacia. E' una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, e le prime coltivazioni risultano effettuate in Persia, in Siria e nell'India, dove il frutto era chiamato in modi differenti: pistakia, bistachion e pistakion. Albero antichissimo, lo troviamo menzionato addirittura nell’Antico Testamento. Il Pistacchio è un albero maestoso, che può raggiungere un’altezza anche di 11-12 metri; è alquanto longevo, tanto che alcuni alberi possono arrivare a vivere anche 200 anni.

Come altri alberi in natura, il pistacchio è una pianta dioica, nel senso che, per produrre frutti, sono necessarie sia la pianta maschile che femminile. Il frutto di questa pianta è una drupa con un endocarpo ovale, con il guscio sottile e duro contenente il seme, chiamato anch’esso pistacchio. Sotto la robusta buccia violacea il seme è di un colore verde vivo. Ben acclimatata in Italia, la pianta del pistacchio è coltivata in modo eccellente in Sicilia, dove pare sia arrivata portata dagli arabi. La raccolta dei frutti viene effettua solitamente ogni due anni, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, in quanto il ciclo produttivo della pianta è biennale.

La zona ideale per la coltivazione di questa pianta è quella posta alle pendici dell’Etna, in particolare il territorio di Bronte, dove ha trovato eccellenti condizioni ambientali per crescere. Nella nostra isola maggiore il pistacchio, che da tempo ha “conquistato” anche i mercati europei, è più noto come “’Oro Verde di Sicilia”, in quanto le richieste sono addirittura superiori alla produzione. Quello di Bronte, come prima accennato, è il più richiesto per la sua bontà, in quanto cresciuto in un terreno ideale, concimato in modo naturale dalle ceneri del vicino vulcano, l’Etna, che ne favorisce la qualità.

Amici, BRONTE, centro in Provincia di Catania, è ormai da anni città così rinominata da essere definita “la città del pistacchio”. Questi semi, così graditi e ricercati, si presentano con sfumature violacee all’esterno e un caratteristico colore verde smeraldo all’interno. È facile riconoscerli i pistacchi di Bronte, rispetto a quelli coltivati in altre zone, perché si differenziano per il loro gusto dolciastro, oltre che per il loro particolare aspetto. Ecco le altre zone italiane dove esistono altre importanti coltivazioni; sono soprattutto nel Meridione: rinomati sono anche i pistacchi di Adrano, sempre sulle pendici dell'Etna, quelli di Raffadali, e i pistacchi di Stigliano, in provincia di Matera, la cui produzione è tra le più vaste a livello europeo.

I Pistacchi si raccolgono rigorosamente a mano: vengono scossi i rami, facendo cadere le drupe su dei teli posti a terra. Una volta raccolto, il pistacchio viene prima fatto asciugare, poi bisogna togliere il mallo che ricopre il guscio legnoso, infine si fa seccare per consentire la conservazione per un lungo periodo a cui segue la vendita. I pistacchi vengono utilizzati sia sgusciati sia pelati, spesso tostati e salati. L’uso è alquanto ampio: dalla pasticceria, alla preparazione dei gelati, dalle creme alle bevande, e, non ultimo, l’utilizzo per la produzione di salumi, o come condimento per primi e secondi piatti. Quanto alla composizione e ai valori nutrizionali, i pistacchi sono formato per il 55-60% da lipidi, per il 18-22% da proteine e per il 4-6% da carboidrati. Contengono anche sali minerali e molte vitamine.

L'Italia è oggi un grande produttore di Pistacchi: è passata da una produzione di 2.400 tonnellate nel 2005 a 2.850 tonnellate del 2012, diventando il settimo produttore al mondo. Il prezzo del pistacchio viaggia su prezzi alti nel mercato: si aggira tra i 30 e i 50 euro al chilo all’ingrosso, per arrivare a 100 euro al dettaglio. Da questo si evince il perché della denominazione “oro verde di Sicilia”. In un anno di buona produzione si raccolgono dai 4 ai 4,5 milioni di pistacchi. Sono quasi 4 mila gli ettari di terra occupati dai pistacchieti.

Cari amici, secondo studi scientifici consumare con moderazione i pistacchi fa bene alla salute. Alcune molecole presenti nel pistacchio aiutano a proteggere la salute cardiovascolare, possono risultare utili contro l’ipercolesterolemia e anche per ridurre le infiammazioni. Altre ricerche hanno associato ai pistacchi benefici in termini di controllo del peso e del livello di zuccheri nel sangue. Infine, questi semi sono ideali come spuntino dopo lo sport; i loro nutrienti aiutano infatti a soddisfare i fabbisogni dell’organismo dopo l’attività fisica. E allora, amici lettori, “viva il pistacchio”, ma consumato con moderazione!

A domani.

Mario

Nessun commento: